Mi è piaciuto tantissimo, il monologo interiore del protagonista è rappresentato in una forma che è efficacissima nel trasmettere le sensazioni di un ragazzo che insonne girovaga nella notte di New York, nel trasmettere quell'idea di solitudine e malinconia. Questa personalità, capace di emettere giudizi netti e categorici nel notare piccole, cose, sfumature degli ambienti, delle persone circostanti, affascina e rende al meglio quest'aura confidenziale, sembra quasi di ascoltare le confessioni di un vecchio saggio che riflette in profondità sulla vita ed esprime una visione del mondo, un complesso di preferenze, di simpatie e antipatie (soprattutto antipatie) ben articolata. Quasi ci sembra di dimenticarsi che stiamo parlando di un adolescente che avrebbe di fronte a sé la maggior parte della vita, le esperienze da compiere. Eppure lo è quel personaggio ancora solo adolescente, e il romanzo restituisce ottimamente il contrasto fra la posa da uomo maturo che il giovane Holden di assumere, mentendo costantemente sulla sua minore età, e la sua reale inesperienza che lo lega ad una condizione di "esistenza in sospeso", in cui non sembra trovare nel mondo un luogo dove davvero sentirsi in casa, assumere una stabilità, una serena autorealizzazione (emblematico il suo pensiero riguardo l'aneddoto scolastico in cui contesta il dover valutare gli allievi in base alla capacità di "restare in tema", quando invece secondo lui è preferibile andare fuori tema, divagare, e in ciò esprime in pieno la sua condizione di viandante irrequieto, alla ricerca di un locale ancora aperto di notte, di un amore che appare lontano, di un'attività in cui sentirsi davvero realizzato, anch'essa utopica, come noterebbe Phoebe,. la sua sorellina, che coglie nel fratello l'assenza di una qualunque cosa possa piacergli). Questo senso di sospensione produce una sensazione di libertà ma al contempo anche di solitudine e incompiutezza, sensazioni in cui tutti noi, in vari momenti dell'esistenza possiamo immergerci, e questo a mio avviso è una delle ragioni di quanto la vicenda riesca ad appassionare e coinvolgere emotivamente il lettore, unita alla grande capacità di rappresentare tutto ciò a livello di flusso di coscienza, mai pesante e noioso.