Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Il velo dipinto" di William Somerset Maugham

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24/05/2021 23:43 #52992 da Cri_cos
Risposta da Cri_cos al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham
Ho iniziato stasera il libro.  Ho apprezzato la prefazione e il richiamo dei versi di Dante su Pia . La lettura è scorrevole e per ora troppo presto per le valutazioni .Ho letto i vostri commenti (tranne gli spoiler ) e sono curiosa di continuare nel racconto . 
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26/05/2021 18:50 #53004 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham
Ho iniziato la lettura! Ho letto le prime 50 pagine, ancora non ho recuperato i vostri commenti, però mi sento già di dire che Maugham è recidivo   Da quando abbiamo iniziato il percorso di letture questa è la terza volta (su 4 libri) che il personaggio femminile principale è una donna giovane che ha come unica aspirazione quella di trovarsi un marito ricco per poi subito dopo tradirlo/farlo fuori (già inizio a sentirmi dispiaciuta per Walter  ) Se all'epoca era anche normale e i matrimoni erano per buona parte combinati, ciò non toglie che inizio a stufarmi di queste dinamiche in fin dei conti abbastanza simili tra loro. Anche l'ambientazione orientale, arrivata al quarto libro,inizia a perdere un po' del fascino che aveva inizialmente. Le prime 50 pagine mi hanno lasciata con la sensazione di essere di fronte ad una versione evoluta de "la lettera" ma spero di sbagliarmi andando avanti :) 

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27/05/2021 08:22 - 27/05/2021 08:22 #53011 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham

mulaky post=52983

Tralasciando il fatto che la porta al centro di un’epidemia di colera...

 
Eh, appunto... io non ho mai avuto la percezione del perdono di Walter. Uno che perdona non ti trascina in una epidemia di colera


Okay, forse ho commentato troppo velocemente usando la parola perdono, però non la vedo neanche in modo cinico come voi. Waltr avrebbe avuto come opzioni segurie l'orgoglio e quindi chiedere il divorzio: sarebbe stata la rovina per Kitty, sia socialmente che emotivamente, perchè Walter sapeva che Charlie non se la sarebbe presa e quindi Kitty avrebbe avuto una forte delusione. Oppure avrebbe potuto fare finta di niente, e continuare come se nulla fosse. Ma anche cosi si rendeva conto che Charlie la prendeva solo in giro e che Kitty non riusciva a distinguere l'importanza di avere qualcuno che ci amava veramente rispetto a chi ci usa solo come passatempo. Quindi anche se portarla in mezzo a un'epidemia di colera può esser visto come un vendetta, io ci vedo anche un po' una sorta di via di fuga per il loro rapporto, Kitty avrebbe la possibilità di aprire gli occhi e loro due potrebbero affrontare con sincerità il loro rapporto, senza quella sorta di apparenza che c'era stata fino a quel momento.
Quell che mi ha fatto rabbia durante la lettura delle pagine a Mei-tan fu è l'assenza di parole per orgoglio e forse egoismo, ciascuno concentrato su se stesso. Kitty accenna spesso a come i loro problemi sono piccolezze rispetto al dolore che le circonda, però non fa nulla per essere un sostegno per il marito come le suore invece pensano che sia. Continua a pensare a quanto sia ingiusto che lui sia chiuso in sè stesso, ma non fa nulla per abbattere il muro che si è posto tra loro.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ultima Modifica 27/05/2021 08:22 da bibbagood.

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27/05/2021 09:57 #53013 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham


Okay, forse ho commentato troppo velocemente usando la parola perdono, però non la vedo neanche in modo cinico come voi. Waltr avrebbe avuto come opzioni segurie l'orgoglio e quindi chiedere il divorzio: sarebbe stata la rovina per Kitty, sia socialmente che emotivamente, perchè Walter sapeva che Charlie non se la sarebbe presa e quindi Kitty avrebbe avuto una forte delusione. Oppure avrebbe potuto fare finta di niente, e continuare come se nulla fosse. Ma anche cosi si rendeva conto che Charlie la prendeva solo in giro e che Kitty non riusciva a distinguere l'importanza di avere qualcuno che ci amava veramente rispetto a chi ci usa solo come passatempo. Quindi anche se portarla in mezzo a un'epidemia di colera può esser visto come un vendetta, io ci vedo anche un po' una sorta di via di fuga per il loro rapporto, Kitty avrebbe la possibilità di aprire gli occhi e loro due potrebbero affrontare con sincerità il loro rapporto, senza quella sorta di apparenza che c'era stata fino a quel momento.
Quell che mi ha fatto rabbia durante la lettura delle pagine a Mei-tan fu è l'assenza di parole per orgoglio e forse egoismo, ciascuno concentrato su se stesso. Kitty accenna spesso a come i loro problemi sono piccolezze rispetto al dolore che le circonda, però non fa nulla per essere un sostegno per il marito come le suore invece pensano che sia. Continua a pensare a quanto sia ingiusto che lui sia chiuso in sè stesso, ma non fa nulla per abbattere il muro che si è posto tra loro.

Hai un talento da consulente matrimoniale :)

Ci sono senz’altro delle ambiguità nel comportamento di Walter (d’altronde anche lui deve lottare con i sentimenti), però Kitty è molto chiara nel negare ogni forma di amore nei suoi confronti. Al massimo può (e vorrebbe) essergli amico, ma lui non lo accetta.
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28/05/2021 08:09 - 28/05/2021 08:09 #53016 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham

Hai un talento da consulente matrimoniale :)

 
Pensa che proprio di recente un'amica di famiglia mi ha ripetuto che a 18 anni avrei dovuto seguire il suo consiglio e fare l'avvocato divorzista, così che non avrei avuto le perenni crisi esistenziali che mi ritrovo a vivere perchè in realtà era quella la mia vera vocazione 

Comunque, ho finito il libro e anche se come dice Anna ambientazione e trama possono risultare ripetitivi, ho trovato tante altre cose ne Il velo dipinto. Sicuramente la narrazione è molto più dinamica che negli altri libri letti, la lettura è stata molto scorrevole e piacevole. Come negli altri libri e ancor di più, i personaggi son secondo me descritti benissimo, delle vere e proprie tipologie di personalità, e qua mi sembra ci sia ancor più un'evoluzione, una crescita di molti di loro, a partire da Kitty. Credo che il cambiamento in lei, da ragazzina stupidotta a moglie annoiata e amante appassionata, e ancora a moglie pentita, con un sentimento di pentimento che attraversa varie fasi e si trasforma, sia forse la parte forte o una delle parti più forti del libro. Kitty passa da un'emozione all'altra perchè assistiamo alla sua formazione come donna, in cui i diversi eventi la pongono davanti a prove alle quali non sa bene come reagire, e che la portano a pensare tanto e a capire meglio se stessa.

In mezzo all'epidemia di colera, Kitty dice più volte come sia stupido e superficiale litigare per motivi futili come quelli che dividono lei e Walter quando intorno c'è tanto dolore. Ecco, questo è un aspetto in cui, soprattutto l'ultimo anno a causa del covid ma in realtà principalmente a causa della mia età, mi sono ritrovata spesso a parlare con amici. Da un lato è giustissimo quel che dice Kitty, ovvero che quando si è tristi, arrabbiati e insofferenti bisognerebbe cercare sempre di guardare oltre il proprio naso e avere una visione delle cose un po' più ampia in modo tale da rendersi conto che i propri problemi possono essere un po' ridimensionati. Dall'altra però la vita di molti di noi (fortunatamente) è fatta di piccoli problemi quotidiani e penso sia giusto lasciarsi andare al sentimento che si prova senza pensare di star esagerando, senza dover trattenersi pensando che c'è chi sta peggio e quindi non abbiamo il diritto di lamentarci. Altrimenti vorrebbe dire vivere o una vita indifferente o aver raggiunto la superiorità delle sue di Mei-ten fu 

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ultima Modifica 28/05/2021 08:09 da bibbagood.
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01/06/2021 00:00 #53054 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham
Buonasera, ho appena concluso la lettura e purtroppo devo confermare il mio parere iniziale, ovvero che il libro non mi è piaciuto per nulla, tanto che non so nemmeno da dove partire con questo commento.

Innanzitutto il personaggio di Kitty è veramente brutto: l'ho trovato totalmente piatto da un punto di vista psicologico. All'inizio sembra avere un minimo di personalità, che però si sbriciola di fronte alla prospettiva che la sorella si sposi prima di lei. Da quel momento in poi Kitty è sempre costantemente in balia dell'influenza di chi la circonda, Charlie prima, poi Walter, poi le suore, poi di nuovo Charlie e non è in grado di avere una sua personale evoluzione. Il fatto che alla fine rivaluti il marito che aveva deliberatamente cercato di ucciderla la dice proprio lunga sul personaggio. Nella sua caratterizzazione non ho percepito lo sguardo cinico di Maugham, ma la mano di un autore maschile che ha fallito nel tentativo di creare un personaggio femminile credibile.

Più in generale il libro, superata pagina 80, mi ha proprio annoiata: leggere del periodo di tempo che passano nel posto del colera è stata una vera sofferenza che i continui moraleggianti che a quanto pare piacciono tanto all'autore hanno contribuito a peggiorare. Le suore fanno la morale, Maugham è decisamente molto giudicante e anche Walter, che ripeto è un potenziale assassino, pensa di dover impartire una lezione a Kitty, rea di aver tradito un marito noioso e privo totalmente di empatia. Walter, e fatti un esame di coscienza, eh su. Che noia che barba che barba che noia.

Anche la trama mi ha lasciata alquanto perplessa, soprattutto, come fanno notare Davide e Mulaky, nell' ultima parte del libro:
Attenzione: Spoiler!
Poi si dipanano tutta una serie di risvolti veramente degni di una telenovela che hanno come unico scopo quello di dare una mazzata finale al personaggio di Kitty. Per aggiungere un tocco di assurdità in più, nelle ultime due pagine Kitty, che fino a quel momento aveva dimostrato di non vedere ad un palmo dal naso, si scopre anche fine psicologa e riesce praticamente a leggere nella mente del padre.

Senza ombra di dubbio per me questo è il libro peggiore che ho letto finora di Maugham e un po' mi dispiace perché avevo grandi aspettative

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03/06/2021 17:02 #53084 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham
Il commento di Anna mi ha ricordato che dovevo ancora recuperare li spoiler di questa discussione, quindi scusate se commento a singhiozzi.
A me la parte finale non i è sembrata una telenovela, quanto l'affermazione di Kitty come personaggio cresciuto.

Attenzione: Spoiler!


Però leggendo i commenti di Davide e Anna e come riassumono il finale, ammetto che in effetti succedono un po' troppe cose.

Attenzione: Spoiler!


Oh, ottimo il paragone di Giorgia tra Waddington e Maugham! è una di quelle cose che percepivo durante la lettura, ma dal momento che no mi ci ero soffermata molto, continuava a sfuggirmi qualcosa, e invece sì, assomiglia sia tanto al Maugham de Il filo del rasoio, ma secondo me anche al protagonista di Acque morte! Un personaggio-spettatore, a cui i personaggi della storia inconsapevolmente si aggrappano e grazie al quale impariamo a conoscerli. Tra l'altro, a me il personaggio di Waddington è piaciuto, cerca di vivere con leggerezza la situazione in cui si trova, ma allo stesso tempo senza superficialità e dandole una grande importanza e nutrendo rispetto per tutti i coinvolti.
Sulla domanda riguardo all'accoglienza di questo libro quando uscì non riesco a trovare nulla in internet; riesco a immaginare che potesse risultare innovativo per il tema trattato; mi verrebbe da dire che la letteratura e la società inglese degli anni Venti già stava sperimentando molto e il pubblico secondo me era pronto a storie un po' più "scandalose", ma anche L'amante di Lady Chatterly è stato scritto proprio un paio d'anni dopo Il velo dipinto è ha subito una forte censura....ma forse dipende un po' se quel che si descrive è uno scandalo che offende la semplice moralità, come Il velo dipinto, o se può essere interpretato come volgare, come il libro di Lawrence.

Ma invece secondo voi perchè si chiama Il velo dipinto? Io ho sempre una difficoltà incredibile a capire i titoli 

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03/06/2021 17:27 #53085 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham

bibbagood post=53084

Ma invece secondo voi perchè si chiama Il velo dipinto? Io ho sempre una difficoltà incredibile a capire i titoli 


Pare venga da qui: www.thereader.org.uk/featured-poem-lift-...cy-bysshe-shelley-2/

Ma mi è comunque incomprensibile (anche perché non capisco la poesia ).

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03/06/2021 18:22 #53086 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham
Non sollevare quel velo dipinto, quel che i viventi
chiamano Vita: per quanto forme irreali vi sian ritratte
e tutto quello che vorremmo credere
vi sia imitato a colori capricciosamente,
dietro stanno in agguato Paura e Speranza,
destini gemelli, che tessono l'ombre in eterno
sopra l'abisso cieco e desolato. Un tempo
conobbi un uomo che l'aveva sollevato: cercava
col cuore suo tenero e sperduto
qualcosa da amare, ma, ohimé, non ne trovò,
né trovò nulla di ciò che il mondo tiene
cui poter dare la propria approvazione.
Passò in mezzo alla folla distratta, splendore
in mezzo alle ombre, una macchia di luce
su questa lugubre scena, uno Spirito in lotta
per giungere a cogliere il Vero,
ma come il Predicatore, egli non lo trovò.

(Percy Bysshe Shelley)


Collegando la poesia al libro, a me pare che il "velo" rappresenti una sorta di illusione a cui crediamo e che quindi influenza il nostro vivere. E' una visione che copre ciò che sta sotto "l'abisso cieco e desolato" (bella visione ottimista della vita), cioè Paura e Speranza. Secondo me calza perfettamente con la Kitty delle prime pagine: ha paura di rimanere sola (motivo per cui si sposa) e dell'onta del divorzio per adulterio e spera e si illude che Charlie la salvi. Successivamente, quando nella poesia si parla dell'uomo, io ci vedo Walter quando fa quel discorso a Kitty sull'amore ("sapevo che eri una stupida, bla bla ma ti amavo"), ma vedo anche la crescita finale della stessa Kitty che non vede altro che finzione e schifo intorno a lei e così decide di andare via e crescere il figlio in un modo diverso. Non so se Maugham avesse percepita così la poesia, però mi sembra che tutto sommato "suoni" in questi termini. Voi che dite?

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
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03/06/2021 18:28 - 03/06/2021 18:29 #53087 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "Il velo dipinto" di William Somerset Maugham

mulaky post=53086Non sollevare quel velo dipinto, quel che i viventi
chiamano Vita: per quanto forme irreali vi sian ritratte
e tutto quello che vorremmo credere
vi sia imitato a colori capricciosamente,
dietro stanno in agguato Paura e Speranza,
destini gemelli, che tessono l'ombre in eterno
sopra l'abisso cieco e desolato. Un tempo
conobbi un uomo che l'aveva sollevato: cercava
col cuore suo tenero e sperduto
qualcosa da amare, ma, ohimé, non ne trovò,
né trovò nulla di ciò che il mondo tiene
cui poter dare la propria approvazione.
Passò in mezzo alla folla distratta, splendore
in mezzo alle ombre, una macchia di luce
su questa lugubre scena, uno Spirito in lotta
per giungere a cogliere il Vero,
ma come il Predicatore, egli non lo trovò.

(Percy Bysshe Shelley)


Collegando la poesia al libro, a me pare che il "velo" rappresenti una sorta di illusione a cui crediamo e che quindi influenza il nostro vivere. E' una visione che copre ciò che sta sotto "l'abisso cieco e desolato" (bella visione ottimista della vita), cioè Paura e Speranza. Secondo me calza perfettamente con la Kitty delle prime pagine: ha paura di rimanere sola (motivo per cui si sposa) e dell'onta del divorzio per adulterio e spera e si illude che Charlie la salvi. Successivamente, quando nella poesia si parla dell'uomo, io ci vedo Walter quando fa quel discorso a Kitty sull'amore ("sapevo che eri una stupida, bla bla ma ti amavo"), ma vedo anche la crescita finale della stessa Kitty che non vede altro che finzione e schifo intorno a lei e così decide di andare via e crescere il figlio in un modo diverso. Non so se Maugham avesse percepita così la poesia, però mi sembra che tutto sommato "suoni" in questi termini. Voi che dite?


Meno romanticamente avevo pensato che il velo si riferisse alle convenzioni sociali, che sono una pura illusione creata dall'uomo e che impediscono a Walter di accettare il tradimento e a Charlie di lasciare la moglie perché altrimenti addio carriera. Però effettivamente la vostra interpretazione mi suona meglio
Ultima Modifica 03/06/2021 18:29 da Anna96.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

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Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

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Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

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Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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