Terminato anche il il primo piano. Diciamo che la visione del film me lo ha rovinato visto che questo episodio è identico, l'unica differenza è l'evoluzione successiva della situazione, ma son curiosa di vedere se magari continueremo ad approfondire la storia del primo se si intreccia con quelli degli altri piani!
La scrittura mi piace, ma ammetto di essere un po' delusa per la poca
isrealianità. Per me la scena poteva tranquillamente svolgersi a Roma, come nel film, non c'è alcun elemento che mi abbia trasmesso un'atmosfera più originale, la storia potrebbe svolgersi in qualsiasi parte del mondo. Forse questo vuol dire che problemi e dinamiche simili possono succedere ovunque, indipendentemente da cultura, tradizioni, tessuto sociale; ma nell'altro libro che avevo letto di Nevo, Il vocabolario dei desideri, così come nell'unico libro che ho letto di Yehoshua, quel che mi aveva coinvolto era proprio il leggere di un altro paese.
Comunque, anche a me è piaciuto molto il rapporto padre-figlia, il senso di protezione che non sfocia però in oppressione come accade in molti genitori, che con la scusa di proteggere i figli non permottono loro di far nulla. Qui invece il padre è semplicemente felice se la figlia è felice e dà di matto se gli sembra che lei non stia bene.
La reazione della moglie non so, da una parte capisco che sia difficile giustificare il marito, dall'altro sembra liquidare le preoccupazioni per la figlia forse con troppa velocità; alla fine son solo 5 settimane, mi sembra eccessivo perder la pazienza dopo vent'anni insieme in così poco.
Un ultimo dettaglio: si parla spesso della "torta marmorizzata" di Ruth. Sono sicura al 99% che è la Marmorkuchen tedesca (loro sono appunto tedeschi) la cui traduzione è vero che è torta di marmo, ma è in realtà un ciambellone molto morbido con del cioccolato, quindi metà chiaro e metà scuro, e il cioccolato forma delle righe come le righe che vi sono nel marmo, per quello il nome. Ma secondo me nella traduzione italiana sembra invece una torta durissima