Sono appena all'inizio e mi ha colpita, nella prefazione, la frase: "Vedere con i propri occhi vale più di mille racconti". Mi sembra un pensiero in continuità con quello di Aime, che ha ripetuto svariate volte che bisogna viverle le esperienze non solo leggerle. intanto in questo periodo ci portiamo avanti

Mi piace che dei luoghi di cui racconta inserisce una descrizione attuale e una storica dal momento che ha visitato lo stesso posto a distanza di molti anni ..mi piace un sacco questo libro!!!!!!!!

Ragazzi come procede il viaggio? Io sono partita per San Pietroburgo!
Non mi aspettavo quei racconti sulla periferia di Mosca ..wow

Erszebet ha scritto: Concordo con il senso di spaesamento che prova l'autore per come è cambiata la Cina.
Questa sensazione l'ho provata sia a Praga che in Puglia.
In entrambi i luoghi sono tornata a distanza di molti anni e li ho trovati molto cambiati, letteralmente sommersi dal turismo e dalla globalizzazione.
Praga, poi, è stata sconvolgente. C'ero stata nel 1991, il muro di Berlino era caduto da poco e Praga si stava piano piano aprendo all'occidente ma per la città giravano ancora poche auto e solo Skoda, c'erano pochissimi turisti, non esistevano catene di negozi con insegne sfavillanti.
Ma era magica sia di giorno che di notte.
Sono tornata un paio di anni fa e non l'ho riconosciuta. Al di là dei monumenti poteva essere qualsiasi altra città.
Spero di non essere equivocata, il mio non vuole essere un discorso politico-economico, lungi da me, con quanto ho voluto solo condividere quella sensazione di disorientamento di cui l'autore ha parlato

Capisco, ho vissuto la stessa esperienza a Berlino, che ho visitato due volte a 4 anni di distanza: l'ho trovata molto cambiata, soprattutto la parte che si trovava a est del muro.
La narrazione di Cimarosti è molto diversa da quella di Aime, più descrittiva e meno emotiva, direi più da turista entusiasta è piacevole

Margarethe ha scritto: La narrazione di Cimarosti è molto diversa da quella di Aime, più descrittiva e meno emotiva, direi più da turista entusiasta è piacevole

È venuto automatico anche a me questo confronto

Sinceramente mi sta piacendo lo stile pragmatico e descrittivo di Cimarosti, anche se ammetto che leggere il suo libro genera un tipo di coinvolgimento totalmente diverso in me rispetto alla lettura del libro di Aime.
Quest'ultimo lasciava più spazio alle emozioni, alle sensazioni, all'immaginazione.
Quello di Cimarosti mi cattura proprio per quello che dici te Greta, ovvero che sembra scritto da un turista entusiasta, come potrei essere io quando racconto dei miei viaggi

Me lo sto godendo leggendo volutamente pochissime pagine al giorno. Sono ancora a San Pietroburgo e la mia lista di destinazioni da visitare nella vita cresce...

Iniziato anch'io lette poche pagine in Russia ci sono stata e i ricordi riaffiorano...
Concordo del tutto con Margarethe e Guido sulla differenza fra Aime e Cimarosti

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vanna ha scritto: Iniziato anch'io lette poche pagine in Russia ci sono stata e i ricordi riaffiorano...

Che bello, hai visitato gli stessi luoghi? Cos'hai ritrovato delle tue esperienze?

Che meraviglia!!!!
Il libro l'ho praticamente bevuto, lo scrittore mi ha catturato totalmente l'attenzione. E' palpabile l'entusiasmo che trasmette ed io l'ho seguito molto volentieri in tutti i paesi che ha visitato.
Devo ringraziare chi ha scelto questo libro perché ho scoperto dei luoghi meravigliosi che, forse, non avrei scelto come meta di viaggio ...grazie grazie grazie !!!
Quando siamo arrivati in Turchia ho unito i miei ricordi con le esperienze di Cimarosti ed è stato come tornare di nuovo là.
A proposito di gatti...quando ho visitato Santa Sofia c'era un bel gattone all'interno che accoglieva tutti i turisti

Margarethe il viaggio l'ho fatto nei primi anni Duemila e per il momento ho letto solo Mosca e condivido con Cimarosti le impressioni provate di fronte ai luoghi che lui cita e che ho visto. Confermo che le guide parlavano un italiano perfetto senza aver avuto la possibilità di andare all'estero per questioni politiche, sotto il regime comunista si temeva che potessero fraternizzare con qualche straniero e magari poi scappare o conoscere troppo dell'Occidente e per precauzione con un gruppo di turisti le tenevano solo o mattina o pomeriggio per poi cambiarle con altre, ma per studiare se davano buoni profitti tutto il percorso scolastico fino all'Universita' era a carico dello Stato.Io ne ho conosciuta una abbastanza bene non tanto per visitare Mosca ma l' "anello d'oro" che dista forse un 250- 300 km da Mosca , culla della Russia antica e con una ricchezza di arte e cultura con le tante chiese e cremlini da non credere, ma soprattutto ti permette di entrare in contatto con un ambiente e uno stile di vita che non è certo quello delle grandi città , ho avuto l' impressione che le condizioni fossero quelle di mezzo secolo fa, come le nostre alla fine della guerra, ora immagino qualcosa sarà cambiato. Anche l'autore consiglia questo itinerario come il monastero di San Sergio il centro spirituale della Chiesa ortodossa non lontanissimo da Mosca con i loro pope dalle barbe lunghissime da far impressione!
Le Chiese sono tutte ricchissime di icone non c'è un centimetro quadrato senza un immagine o senza colore e le funzioni religiose durano fino a due, due ore e mezzo e non c'è possibilità di sedersi in chiesa bisogna pregare e non star comodi io ho assistito ad una messa in una chiesetta sulla Piazza Rossa visto che non ho avuto la possibilità di visitare il mausoleo di Lenin che lo tenevano già chiuso , il regime era già crollato da un decennio abbondante e si parlava addirittura di smantellamento, mi fu detto che poteva occasionalmente essere aperto ma senza troppa pubblicità, nei giorni che rimasi in città cercavo di passarci davanti ma niente.
La mitica Piazza Rossa per la prima volta l'ho scoperta di notte ed è stata una rivelazione fantastica che ancora ricordo insieme a mio marito come una conquista visto che dopo cena da un hotel non centrale abbiamo preso la metro con indicazioni scritte in cirillico che per fortuna come grafica simile al greco antico e alla fine ce l'abbiamo fatta! Bella anche San Basilio e L'Università in cima ad una collina dove si gode di un panorama mozzafiato. Inquietanti gli enormi condomini costruiti prevalentemente sotto Krusciov e detti Krusciove che Cimarosti chiama Kommunalka potevano contenere fino a 400 famiglie ed un appartamentino di solito era condiviso da due famiglie , mi hanno fatto davvero impressione sebbene già in disuso per i moscoviti più ricchi che si stavano trasferendo in case singole di proprietà o chi non poteva permetterselo riscattava l'appartamento per 1 euro mi sembra secondo le nuove riforme di Boris Eltsin , certo il passaggio da un sistema pianificato al libero mercato non è stato facile! Treno da Mosca a San Pietroburgo io il viaggio fatto al contrario ....quest' ultima incantevole....



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Grazie Vanna!! Leggendoti mi è sembrato per un attimo di essere stato in viaggio con voi!

Che spettacolo questo racconto di viaggio. Ti ho letto proprio volentieri e mi hai fatto venire ancora più voglia di visitare la Russia. Quando potremo tornare a viaggiare, ti contatterò per qualche dritta