Mi mancano poche pagine, poi ho finito anche questo interessante libro. I luoghi visitati da Cimarosti mi sono sconosciuti, ma ben conosciuta mi è la Turchia del 1985, 1987, 1989, 1995, 2000. Visita a Istambul due volte.
La prima volta venivamo dalle rovine di Troia, avevamo una roulotte, Istambul ci è apparsa per quello che è, meravigliosa! Le sue Moschee, il Topkapi, (una giornata intiera) Il Bazar e il Mercato delle Spezie, il giro in battello sul Bosforo, fra le due sponde, l'acquisto dei tappeti, ma indimenticabile la visita alla chiesa di S. Salvator in Core, non nominata dalla vostra guida. Noi alloggiavamo in un campeggio, in periferia vicino a un vecchio aeroporto militare; con una metropolitana ogni giornata partivamo per la visita della città. Sulla metropolitana salivano anche ciechi, storpi, a chiedere l'elemosina.
Allora c'era una miseria nera, molti senza tetto dormivano per le strade, i bambini giovavano in mezzo a montagne di rifiuti. Le pelli per la concia venivano lavorate dentro un caseggiato con il cortile e pareva una scena dell'inferno dantesco: pignatte enormi piene di colori tossici, e uomini mezzi nudi, mancavano quelli con la frusta.
Noi quell'anno venivamo dall'isola di Tassos, nel nord della Grecia. Li avevamo passato giorni di mare bellissimi, con una piccola deriva (barca a vela, di metri 4), e trovarci improssivamente in mezzo alla miseria e la sporcizia, ci fece una certa impressione.
Il mare era marrone e non balneabile.
Siamo tornati in Turchia nell'87 a noi interessava, visitarla tutta senza perdere un solo sito archeologico riferito alla magna Grecia e alle rovine romane. La Turchia è tanta roba, come dicono i toscani. Questa volta siamo stati, sempre nei campeggi con una roulotte, a Pergamo, Smirne, Kusadasi, Afrodisias, imperdibile sito archeologico con teatro e odeon, Pamukkale con le sue colline di calcaree bianco e acqua, tanta acqua, Bodrum, Marmaris, e la Cappadoccia con le sue chiese scavate dentro le colline di roccia, il cammino delle fate, spettacolari funghi di tufo altri 200 metri. Siamo anche andati con un battello a vedere una città sommersa dal mare, bagni nell'acqua così limpida. Uno dei viaggi più belli.
Nel 1995, Questa volta con il primo camper. Ho ritrovato un breve diario del giro che abbiamo fatto. Ho annotato che avevamo cambiato 500 mila lire italiane in lire turche, ci hanno dato 13.640.000. La svalutazione in Turchia correva a tutta velocità. Quell' anno la Turchia era messa malissimo economicamente. Anche i famosi spiedini cotti alla brace erano composti da al massimo cinque pezzetti di carne.
Quell'anno grazie anche a un incontro con una coppia di Trento con figlio sedicenne, oltre a recarci ancora a Istambul a visitare le cose per noi più belle, siamo andati ad Ankara, siamo ritornati in Cappadoccia, e siamo andati fino a Side (tutto a Sud) per la visita alle rovine del teatro romano, imponente e meraviglioso. Ancora ad Afrodisias dove gli scavi avevano portato alla luce altre meraviglie.
Dimenticavo, ci siamo spinti fino ad Hattusas, antica terra di Ittiti: svavi e rocce scolpite raffiguranti antichi Re. Più in giù non ce la siamo sentiti di andare, all'epoca c'era la guerriglia con i Curdi. Tutto debitamente fotografata e messo negli album.
Poi l'ultima volta che vidi Istambul, fu nel 2000, quando passammo per la Turchia, diretti in Israele. Alcuni dei nostri compagni di viaggio non avevano visto Istambul, così ci andammo e di fermammo due giorni.
Si alcune cose in Turchia erano cambiate: non c'erano più i campeggi, che avevano ospitato tanti turisti italiani. Qua e la c'erano dei villaggi turistici, non adatti a gente che vive il turismo per strada, e cerca riparo per la notte.
Spero di non avervi annoiato.