Mercoledì, 31 Dicembre 2025

"Cronache dai ghiacci, 90 giorni in Antartide" di Chiara Montanari

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11/06/2021 19:37 #53174 da vanna
Finito di leggere questo diario di un ingegnere donna del Politecnico di Milano dove racconta la sua esperienza di vita e di lavoro in un ambiente gelido ,estremo in cui sopravvivere non è semplice e occorre molto coraggio per un' impresa del genere. Ho apprezzato che a compierla e raccontarla sia stata una donna, genere in minoranza nella base di ricerca Concordia dove gli uomini sono quasi dieci volte tanto e se il cuoco ha un occhio di riguardo per Chiara, i rapporti personali e di lavoro con Andrea non sono facili. Del resto in Antartide non è facile nulla: abituarsi al clima estremo, approvvigionarsi di viveri, materiali e strumenti per i vari studi, curioso quello sulla polvere di stelle, e poi il carburante che arriva via terra solo se le condizioni meteo lo permettono, e se dovesse scarseggiare o mancare si precipita in un incubo...ma la forza di resistere a tante difficoltà sarà compensata da visioni magiche di distese di ghiaccio immerse in un profondissimo silenzio credo inimmaginabile per chi non ne fa esperienza.
La lettura è stata piacevole ed emozionante e quasi mi è sembrato di essere lì e partecipare a tutte le attività dell' autrice ma allo stesso tempo condividere i suoi dubbi e le sue paure in primis quella di ammalarsi e che per raggiungere un ospedale servirebbero tre giorni...
Le precise descrizioni di un' estate in Antartide sono risultate più vivide grazie all' inserto fotografico alla fine del libro che in ebook come ho io non rendono bene come sul cartaceo.


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13/06/2021 19:15 #53200 da Margarethe
Sono finalmente pronta per la lettura di questo libro, un po' in ritardo scusate   I vostri commenti mi stanno incuriosendo. Mi approccio alla lettura ricordando una conferenza a cui ho assistito all'edizione Trieste Next (un festival della scienza) del 2017 se non ricordo male. Al termine di questa conferenza in merito alle attività della ricerca italiana in Antartide ci siamo collegati in diretta skype con la base! è stato emozionante, ci hanno spiegato un po' di cose delle condizioni di vita nella base, mi aveva colpito il fatto che per campionare dovevano uscire legati a un cavo per non perdersi e nonostante l'attrezzatura potevano restare fuori per non più di mezz'ora!

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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14/06/2021 10:16 #53209 da Margarethe
Ho iniziato, mi sta piacendo molto! Pensavo che avrei letto il punto di vista di una ricercatrice, invece è molto interessante leggerne un altro. Se ci pensate una cosa è decidere di andare in Antartide per l'amore della scienza e di quello che si sta studiando, un altro è andarci come cuoco, tecnico, pilota, medico, ingegnere per supportare l'attività delle "rock star"   mi ha fatto riflettere su come probabilmente ogni attività lavorativa possa essere declinata in maniera interessante e avventurosa. 

Molto interessanti le dinamiche sociali all'interno della base, con la differenza tra chi viene solo d'estate e i winterover, che spiccano tra gli altri per la trascuratezza e i modi di fare strani.

Bella anche la descrizione della raccolta differenziata di precisione, finalmente qualcuno che mi capirebbe   e il bookcrossing antartico è fantastico!

Per ora non ci sono grandi descrizioni del tipo di ricerca svolta, solo accenni a carote di ghiaccio, studi di biologia, laboratori di astrofisica, chimica, atmosfera, geomagnetismo, sismologia. Però ho trovato il rapporto PRNA  del 2019. Ci sono anche tante belle foto! Ho letto giusto alcuni studi, molti dei quali sono relativi a comprendere come il cambiamento climatico influenza e influenzerà le dinamiche del pianeta, quale sarà la capacità degli organismi viventi di adattarsi, come risponderanno i ghiacci all'aumento di temperatura, quanto aumenteranno gli inquinanti accumulati dagli organismi marini e tante altre cose. Ad esempio le carote di ghiaccio servono a capire la concentrazione della CO2 nell'atmosfera fino a 800 000 anni fa: questo ha permesso di dimostrare che al momento ci troviamo in corrispondenza di un picco, causato dalle attività antropiche ( qui trovate le concentrazioni attuali). Le osservazioni meteorologiche dell'alta atmosfera sono utili per i sistemi di navigazione e telecomunicazione, altre osservazioni meteorologiche servono come monitoraggio del cambiamento climatico. Le misurazioni di sismologia servono a studiare l'origine dei terremoti e la struttura interna della Terra. Gli osservatori per lo studio delle nubi antartiche servono a studiare i fenomeni di assottigliamento dello strato di ozono stratosferico; scoprire queste dinamiche ha permesso di capire quali composti causavano l'assottigliamento e di bandirli, cosa che ha permesso la risoluzione del problema. Gli studi marini nel mare di Ross sono importanti in quanto la circolazione marina in quest'area è legata a quella oceanica mondiale e di conseguenza ai processi climatici. Gli studi sulle reti trofiche servono a studiare i fenomeni di bioaccumulo e biomagificazione, cioè di come i metalli pesanti in certe concentrazioni nell'acqua raggiungono concentrazioni molto elevate e tossiche per l'uomo in pesci grandi. Un'applicazione locale è lo studio dell'accumulo di mercurio nei pesci delle lagune di Grado e Marano, dove purtroppo c'è molto mercurio a causa della presenza in passato di attività mineraria. Si studia poi la composizione dell'atmosfera per capire come gli inquinanti vengono trasferiti dall'atmosfera ai sistemi terrestri e acquatici e le dinamiche del famigerato particolato atmosferico, tanto importante per la qualità dell'aria nelle città. Si studiano poi i microorganismi: come rispondono a variazioni ambientali, all'inquinamento, e così il loro utilizzo come indicatori ambientali anche altrove, per capire se un luogo è inquinato. Alcuni microrganismi simbionti delle spugne sono possibili applicazioni per ripulire ambienti inquinati, perché filtrano l'acqua e assorbono gli inquinanti, una specie di fitodepurazione. Alcuni studi biologici servono a scoprire sostanze create da organismi poco conosciuti, che potrebbero servire a ridurre l'incidenza di malattie croniche. 

Nel rapporto ci sono anche i dati sull'impatto ambientale di tutte queste attività: La presenza dell’uomo sul territorio antartico causa inevitabilmente un impatto sull’ambiente e sugli ecosistemi, che si va ad aggiungere a fenomeni su scala globale come i cambiamenti climatici. Per limitare al minimo questo impatto il Protocollo sulla Protezione Ambientale stabilisce una serie di disposizioni che coprono tutti gli aspetti delle nostre operazioni. Tutte le attività condotte in Antartide, siano esse attività di ricerca o logistiche, devono essere pianificate e condotte in modo da ridurre al minimo gli impatti negativi sull’ambiente. Sono state anche stabilite delle aree protette ad accesso limitato.

Ma voi, ci andreste in Antartide? Io non nego che qualche pensierino l'ho fatto 

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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15/06/2021 08:47 - 15/06/2021 08:50 #53219 da Margarethe
Mentre leggevo esclamavo continuamente "Ma questa tipa è super in gamba!" Trovo che questo sia solo in parte un libro sull'Antartide, è molto istruttivo per quanto riguarda il modo di relazionarsi con gli altri, affrontare le difficoltà, apprendere la resilienza e l'antifragilità, saper apprezzare il momento presente. Lì è d'obbligo, come dice lei ti ritrovi non solo isolato dal mondo ma anche dal frastuono mediatico che di solito subiamo, pensate a quanto ci si è accaniti sui social durante il lockdown, e ora immaginatene uno senza internet.. Mentre aspetta la collega che sta prelevando i micrometeoriti per un'ora si gode il panorama antartico dimenticandosi perfino del gelo (!!).
Nonostante le grosse responsabilità e gli innumerevoli imprevisti riesce a mantenersi serena e godersi pure piccoli momenti di svago, come la discoteca o la bisca, il cenone di Natale.
Sa che in certe situazioni è inutile strepitare, bisogna solo accettare e andare avanti.

A volte, sembra che questo continente si accanisca soprattutto contro chi si rifiuta di accettarlo. Chissà se alla fine l'incredibile spettacolo degli iceberg in mezzo al blu cobalto di questo mare sarà riuscito a riconciliarlo con il pack?

Eppure a volte si fa l'errore di pensare che quelli che sembrano più forti, più ottimisti, più resistenti alle intemperie della vita, non abbiano mai un momento di cedimento. Impariamo che non è così vedendo come lei ha qualche giorno di sconforto dopo la morte del biologo, eppure non si colpevolizza per questa debolezza, si prende una pausa perché sa che ne ha bisogno e poi riparte.
Nei rapporti umani è abilissima, riesce a mantenere la calma anche quando le mancano di rispetto o la sminuiscono, la sua autostima non ne è intaccata eppure sa che potrebbe essere lei stessa a sbagliare e si prende un attimo per riflettere, alla fine riesce a stemperare la tensione perfino con René e Andrea!

la convivenza forzata è come le esperienze multiculturali: ti rendi conto delle barriere della tua cultura solo quando ti scontri con le barricate di quella degli altri. Così, alla fine, diventi più flessibile e ti apri alle esigenze degli altri.

Ho apprezzato anche le spiegazioni di come in situazioni così estreme sia necessario immaginare gli scenari peggiori, che anche se raramente si avverano, nel momento di emergenza non ti trovano impreparato.

A volte, ho la sensazione di essere il membro di un quartetto jazz in cui uno dei musicisti è invisibile. Quest'ultimo scandisce il ritmo del nuovo pezzo che dobbiamo suonare, e ciascuno di noi riconoscendo lo "swing" comincia a muoversi di conseguenza, come se avessimo capito come seguire il flusso.

Mi ha fatto un sacco ridere la teoria delle donne come nuclei circondati dalla nube di elettroni, assiste pure a uno scambio di elettroni in versione macroscopica 
Bello anche il clima di solidarietà dell'Antartide.
Mi ha stupito sapere che ci sono persone che hanno vissuto ogni estate (inverno) in Antartide per 30 anni!!
Alla fine mi sono commossa a leggere del mal d'Antartide

Prima di partire li ho salutati e ho detto loro di stare tranquilli, tanto gli incidenti possono capitare anche a casa. Ma subito dopo ho aggiunto che se mi fosse successo qualcosa dovevano sapere che ero felice di partire. La consapevolezza dei rischi che corriamo è un pensiero che non ci abbandona mai. Ma nonostante gli incidenti e i pericoli, il mal d'Antartide è una passione che ci divora, magnifica e irresistibile, e nulla riesce a impedirci di tornare, ogni volta. 

E alla fine anche Maurice torna di nuovo.

Che ridere la parte in cui pensa di essere finita in un White Out è invece ha solo gli occhiali appannati! 

Non dissi nulla del film che mi ero fatta nella testa, ma l'immagine ritorna ogni volta che dimentico che la percezione del mondo dipende anche da quello che già conosciamo.

Tra le varie cose che ho imparato in Antartide, ce ne sono due che occupano un posto privilegiato nella mia mente. La prima è che la capacità di non arrendersi si può acquisire. La seconda è che bisogna capire quando si è ancora in tempo ad arrendersi.

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Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

Ultima Modifica 15/06/2021 08:50 da Margarethe.
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18/06/2021 17:17 #53260 da Giami23
Questo libro sorprende ad ogni pagina perchè racconta di una realtà che sembra appartenere ad un altro pianeta, eppure è il nostro. Ti fa capire quanto tutto sia collegato e come ogni ecosistema del nostro pianeta funzioni come una rete di neuroni. Ogni azione genera una reazione. Non solo è istruttivo ma come dice vanna il racconto dell'esperienza personale insegna tanto su ciò che significa sapersi adattare, resistere, sorprendersi.
Mi chiedo come sarebbe fare un'esperienza del genere e se riuscissi ad adattarmi in che modo ..il mio immaginario ipotizza molte scene penose  ​​​​​​​

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

(Francesco Petrarca)
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22/06/2021 09:54 #53285 da Erszebet
Finalmente ho iniziato a leggere questo libro e sono rimasta subito rapita.
Concordo con la Montanari quando dice che (ed io estendo il discorso non solo al mal d'Africa o all'Antartide) le emozioni donate dalla natura meriterebbero una loro sindrome.
Almeno per quanto mi riguarda, meravigliose le opere dell'uomo, ma la natura mi ha fatto provare le emozioni più profonde, quelle che partono dalla pancia e si irradiano in tutto il corpo e, come dice l'autrice, riescono ad annullarti. Quando nei miei viaggi ho provato queste sensazioni non sono mai riuscita a scattare nessuna fotografia ma il ricordo e l'emozione che ho provato sono rimasti indelebili negli anni.
E poi, fantastico poter contare sul mutuo appoggio e tornare al baratto ed alla solidarietà.
Ed infine......anche io vorrei veder spuntare il musetto di una foca dal ghiaccio.
Non vedo l'ora di tornare a casa e continuare la lettura.
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22/06/2021 23:27 #53294 da Cri_cos
Scrivo un commento sul libro trascorsi quattro o cinque giorni dal termine della lettura . Osservo quello che mi lascia . Il diario di Chiara e della sua permanenza in Antartide é  affascinante , non ci andrei mai perché le condizioni di vita che descrive sono talmente estreme che non mi attirano assolutamente , e comunque è  qualcosa di estremo , non c'è  la notte , fa freddo ma rischi di bruciati la pelle , sicuramente ha un  suo fascino. La frase che dopo 5 giorni che ho letto il libro mi torna nella testa é.. ci si abitua a tutto .... 
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23/06/2021 12:56 #53299 da Erszebet
Sto centellinando la lettura per gustarmi quanto più possibile il libro.
Quando la Montanari parla della vita in luoghi estremi, della condivisione di spazi limitati in Concordia, dell'aiuto di tutti nello svolgimento di alcune attività, del riciclo di qualsiasi cosa e dell'impegno a non contaminare un luogo di per sè incontaminato, mi è venuto spontaneo fare un parallelismo con quanto ha scritto Samatha Cristoforetti nel suo Diario di un'apprendista astronauta.
In entrambi i casi, trattandosi di esperienze che pochi fanno, ciò che mi incuriosisce sono proprio le piccole cose, il racconto della vita di tutti i giorni, anche delle cose più banali perché in certi luoghi diventano comunque più difficili.
Se nel forum c'è qualcuno interessato allo spazio, alla vita degli astronauti, alla loro preparazione etc consiglio il libro della Cristoforetti
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25/06/2021 23:18 #53331 da Margarethe

Erszebet post=53285Almeno per quanto mi riguarda, meravigliose le opere dell'uomo, ma la natura mi ha fatto provare le emozioni più profonde, quelle che partono dalla pancia e si irradiano in tutto il corpo e, come dice l'autrice, riescono ad annullarti. Quando nei miei viaggi ho provato queste sensazioni non sono mai riuscita a scattare nessuna fotografia ma il ricordo e l'emozione che ho provato sono rimasti indelebili negli anni.

Non potrei essere più d'accordo!

vorrei leggere il libro della Cristoforetti. Non sono per niente interessata allo spazio, ma alla vita di una persona tanto coraggiosa e forte, che ha realizzato il suo sogno.. pensi che potrebbe piacermi? 

Cristina "ci si abitua a tutto", mi pare un tema fondamentale di questo libro. E se ci pensate è proprio vero! Ognuno di noi può pensare a un esempio nella propria vita: cose che a pensarci sembravano assurde o difficili o paurose e che diventano quotidianità 

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Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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28/06/2021 12:12 #53355 da Erszebet

Margarethe post=5333
vorrei leggere il libro della Cristoforetti. Non sono per niente interessata allo spazio, ma alla vita di una persona tanto coraggiosa e forte, che ha realizzato il suo sogno.. pensi che potrebbe piacermi? 



 

Non so se riesco a consigliarti per bene, io ho una passione smisurata per lo spazio e la vita degli astronauti.
Il libro si compone di due parti, nella prima la Cristoforetti spiega dettagliatamente il lungo percorso compiuto per arrivare a diventare astronauta ed il duro allenamento necessario per arrivare a bordo della ISS. La seconda parte è un diario di bordo, nel quale viene raccontato tutto quello che succede all'interno della stazione spaziale, curiosità e difficoltà di vivere senza gravità. Fa da sfondo il nostro meraviglioso pianeta e tutto il firmamento.
Mi sono emozionata quando ha raccontato il momento in cui il sogno è diventato realtà: avrebbe fatto parte della spedizione !!!!!
In alcune parti il libro è molto tecnico ma è la stessa autrice che avvisa il lettore quali sono quelle che può saltare senza compromettere la lettura (è superfluo dire che ho letto ogni rigo).
Curiosi sono i rituali seguiti da ogni astronauta prima della partenza e poi che dire ...questi astronauti sono goderecci, trovano sempre un momento buono ed una buona occasione per brindare.
Emozionante è il racconto della partenza, mi sembrava di essere lì  e, poi, l'attracco tutto misurato al millimetro, altrimenti ...meglio non pensare....

Ci sono molti parallelismi con Cronache dai Ghiacci: dalla vita vissuta in condizioni estreme, all'incontro di lingue e culture diverse.
Vero più che mai, sulla stazione spaziale viene praticato ciò che la Montanari chiama il mutuo appoggio,la spedizione e la riuscita della stessa non è di uno solo, tutti lavorano insieme ed ognuno apporta la propria conoscenza, oltre che nei vari esperimenti, anche per la soluzione di problemi e allarmi che, inevitabilmente, capitano a bordo di una stazione spaziale.
E poi ci sono mille simpatici aneddoti di vita, per loro (Montanari e Cristoforetti), quotidiana, per me solo un sogno.

Alla fine, per me, il libro merita di essere letto anche da chi non è attratto dallo spazio, si viene comunque a conoscenza di tante cose che, diversamente, non si avrebbe modo di sapere.

Se decidi di leggerlo fammi sapere come lo trovi


 
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Avatar di Mrosaria Mrosaria - 31/12/2025 - 17:19

Ciao a tutti, mi sono iscritta per provare un'esperienza di lettura condivisa. Buon anno insieme!

Avatar di Panadia Panadia - 30/12/2025 - 23:45

Ciao a tutti,Sono una lettrice non molto assidua, mi sono appena iscritta con l' intento di farmi ispirare da voi dai vostri consigli.

Avatar di paolacelio61 paolacelio61 - 29/12/2025 - 11:31

Scusatemi ieri ho sbagliato ed addirittura confuso il giorno l'incontro era il 28 e non il 29. Quindi vorrei prepararmi per il prossimo mi dite dove posso trovare le informazioni, grazie.

Avatar di callmeesara callmeesara - 25/12/2025 - 22:13

Buon Natale!

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 21/12/2025 - 16:13

Ciao Stefania, certo che può esserle d'aiuto. Qua leggiamo e scriviamo, ci confrontiamo e col tempo ci apriamo. La lettura diventa strumento di condivisione e crescita. Vi aspettiamo ;)

Avatar di Cerry Cerry - 18/12/2025 - 00:20

Ciao sono Stefania mamma di una 23enne booklover amante di romance e thriller Mi sono iscritta al club perché ho bisogno di capire se può essere di aiuto a mia figlia in questo periodo difficile

Avatar di mulaky mulaky - 06/11/2025 - 08:33

Vi aspettiamo nel topic di SORPRESE LETTERARIE, il gioco di novembre!!! :D

Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

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