Margarethe post=54039Graziella non negherei mai ciò che hai scritto. Si parlava di ritmi di vita e percezione del tempo, a riguardo dico solo che penso che la questione vada oltre ai problemi sociali; che non ci sia una correlazione univoca disagi sociali-lentezza, ma che la lentezza sia determinata anche da altri fattori es. Culturali e ambientali.
Appunto io resterei più su ambientali. Proviamo a muoverci in fretta a 45 gradi all'ombra, in un clima soffocante e afoso, dove il sole è considerato quasi un nemico. E' ovvio che le persone si plasmano secondo l'ambiente in cui vivono. Ad esempio: la pelle nera, i capelli crespi che sembrano fil di ferro. Jeanette, la mia colf, mi spiegava tutto sui capelli: a pettinarli fa molto male la testa, non crescono molto in lunghezza e sono veramente duri come fil di ferro. Lei mi ha parlato molto dell'Africa e del suo mondo, diceva che qui da noi era un altro mondo. Lei ha impiegato molti anni prima di adattarvisi e comprendere. Ora è qui da dieci anni, non per nulla lenta, si attiene alle regole e le rispetta con una certa sollecitazione, è veloce nel decidere cosa fare nella vita, e critica tantissimo i neri rimasti in Africa che non hanno progettualità, che spendono i soldi che guadagnano e non pensano al futuro. Lei viene dalla Costa d'Avorio, dove le cose nelle città vanno benino, alcune famiglie non particolarmente ricche, hanno il frigorifero, le donne stanno a casa e pensano ai figli. Non ho trovato in lei nessuna differenza con una lavoratrice europea, anzi le colf/badanti dell'est sono delle lazzarone. Jeanette ha una sua storia personale, ovviamente, non molto felice, ma da lei ho imparato molto sul suo paese. Abbiamo cercato le differenze e anche ciò che ci accomuna. Anche lei mi ha parlato del loro Presidente nero, che è un dittatore, in combutta con gli ex coloni, cioè i francesi. In Costa d'avorio, si parla in francese.
Poi ci sono dei costumi e culture ambientali che valgono per tutta l'Africa, come quello pagare con una dote da dare al padre della donna che si è scelto di sposare. Il matrimonio legale, davanti ad un ufficiale, non è importante quanto aver pagato prima la dote al padre della sposa. Pagata la dote l'uomo può portarsi a casa propria la donna che viene considerata da tutti come la moglie.
Quindi io continuo a pensare che è l'ambiente fisico naturale ed educativo, il clima, il cibo, che fanno il comportamento umano.
La situazione drammatica di tanti paesi africani, mi fa sanguinare il cuore, mi fa pensare che non c'è altra soluzione che quella di accogliere qui quelli che scappano. Anche se per mancanza di onestà e cecità politica, i migranti non vengono accolti e collocati come dovrebbero.
Faccio un esempio. Qui in Lombardia, a Sud di Milano in quella che chiamiamo "la bassa" ci sono quantità incredibili di cascine enormi abbandonate e che stanno andando in rovina. Una volta solo 50 anni fa erano abitate da parecchie famiglie che avevano stalle con allevamento di mucche e agricoltura varia. Non c'è più nessuno. Cascine bellissime, da un punto di vista architettonico completamente abbandonate.
E' vero quello che dice il "polacco" del libro. Di cibo ce ne è tantissimo, quello non manca, la fame in quel mondo viene creata ad Hoc, da bande di neri che hanno riintrodotto la schiavitù, personaggi che diventano presidenti e spogliano letteralmente la popolazione di tutto, e loro si arricchiscono con case in America, in Portogallo, 10 auto, con le quali andare in giro, e soprattutto armi, e armi per uccidere chiunque, anche persone che non hanno fatto nulla.
I governi dell'Europa non vogliono risolvere veramente i problemi di quel continente, ma fra cento anni tutti gli africani saranno qui in Europa e gli europei saranno in minoranza. L'Africa è un continente sfruttato e anche la poca terra coltivabile non dà più i suoi frutti.
Io la penso così. Ho scritto tutto in modo confuso e con una cattiva costruzione, ma spero ugualmente di essermi fatta intendere.