Sabato, 06 Settembre 2025

"Il mago M." di René Barjavel

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17/01/2024 15:38 #65554 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Il mago M." di René Barjavel
Eccomi! Io sono più indietro di Giorgia ma ho iniziato: dopo un approccio cauto, mi ha piano piano coinvolta, e ieri sera sarei andata avanti molto lungo, non fossi cascata dal sonno... :D

Barjavel ha davvero un bel modo di scrivere! Poetico, suggestivo, delle bellissime descrizioni! Come si osservava, essendo questa materia di un ciclo epico viene rimaneggiata ogni volta a piacere, perciò sarei curiosissima di capire cosa viene dalle leggende e cosa è farina del sacco dell'autore francese. Facendo il percorso a ritroso, per ora non ho risposte! Ma ho ritrovato tanti degli episodi de "Il romanzo di Merlino" che, per quanto barboso, si rifaceva comunque alle fonti, quindi già da qui mi pare di capire che il racconto sia fedele, ma arricchito dall'immaginazione di Barjavel.

Meraviglioso per me il capitolo sulla nascita di Merlino e soprattutto sulla sua "lotta mentale" con il Diavolo, e meravigliosa anche l'atmosfera di sincretismo di tutte le divinità, dove si racconta che c'erano gli dèi antichi, che mano a mano hanno ceduto il posto a un nuovo Dio, ma enza andarsene del tutto. Come se ci fosse una specie di riciclo naturale! E poi colgo una vena di satira là dove si fa intendere che il Diavolo l'hanno praticamente inventato gli uomini, a furia di dar regole... 

Mi è molto piaciuta anche Viviana, ancora un'apparizione, o quasi, ma di una fortissima vivacità innocente. Ai personaggi femminili di solito presto attenzione, che non siano troppo piatti, e per ora mi sento soddisfatta. Ma vediamo Morgana... ancora non ci sono arrivata!

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)

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17/01/2024 16:53 #65558 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Il mago M." di René Barjavel

lettereminute post=65554 userid=6958Come si osservava, essendo questa materia di un ciclo epico viene rimaneggiata ogni volta a piacere, perciò sarei curiosissima di capire cosa viene dalle leggende e cosa è farina del sacco dell'autore francese. Facendo il percorso a ritroso, per ora non ho risposte! Ma ho ritrovato tanti degli episodi de "Il romanzo di Merlino" che, per quanto barboso, si rifaceva comunque alle fonti, quindi già da qui mi pare di capire che il racconto sia fedele, ma arricchito dall'immaginazione di Barjavel.

Per me è difficile capire, non ho una conoscenza fondata su basi così solide. Teoricamente, tutti dovrebbero basarsi su Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth, che purtroppo non ho letto perché non si trova più in italiano... possibile che un testo così fondamentale non sia più in catalogo? Sono a dir poco indignata
Comunque dopo Goffreddo, dovremmo avere la versione di Chrétien de Troyes e poi quella di sir Thomas Malory. Il primo ancora non l'ho letto (ho l'edizione Mondadori) e a lui dobbiamo Lancillotto, Parsifal e la ricerca del Graal. Poi ci sono state altre storie, ma credo che la più famosa e quella che tutti conosciamo sia l'opera di Malory, a cui dobbiamo la rielaborazione della morte di Artù (anche questa edizione Mondadori, che rileggerei per rinfrescarmi la memoria). Ho letto La storia di re Artù e dei britanni (Historia brittonum) di Nennio e La morte di re Artù di Pseudo Walter Map, entrambi pubblicati dall'editore Il Cerchio, per approfondire ma non ho trovato nulla di rilevante ai fini della storia del ciclo bretone (ovviamente saranno più interessanti per i medievalisti e gli studiosi). Non ho idea, invece, di quale sia la versione su cui si fonda la monumentale opera della Einaudi, Artù, Lancillotto e il Graal, che conta ben 4 volumi e 3500 pagine, alla modica cifra di 90 euro a tomo (un giorno la troverò in una libreria e darò uno sguardo... e chissà, magari farò la pazzia e me la regalerò!)

lettereminute post=65554 userid=6958E poi colgo una vena di satira là dove si fa intendere che il Diavolo l'hanno praticamente inventato gli uomini, a furia di dar regole... 


 

Ahahahah! Ho riso anche io e ho pensato a tutti i regolamenti della nostra "semplicissima" burocrazia  (potremmo tranquillamente fare concorrenza al famigerato lasciapassare A38 di Asterix)

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

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18/01/2024 20:16 #65579 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mago M." di René Barjavel
Iniziato anche io, sto al 10%; narrazione sicuramente più scorrevole e appassionante de Il romanzo di Merlino. Anche io per adesso ho apprezzato più di tutte la parte sulla religione e la "creazione" di dio e del diavolo, anche io ci ho trovato molta ironia, chissà invece la chiesa come si è posta nel corso dei secoli nei confronti di questa leggenda.
Viviana e Artù invece per ora mi son risultati antipatici, vediamo un po.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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19/01/2024 09:12 #65588 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Il mago M." di René Barjavel
Ieri sera sono andata avanti anche io! Prosegue la storia d'amore tra Merlino e Viviana, che piano piano comincia ad appassionarmi: è ritratta molto bene la passione, ancora più bruciante perché non può essere consumata. Di Viviana mi affascina come sia ritratta perfettamente esplicita con i suoi desideri, non c'è nessun riserbo sulla fisicità femminile e soprattutto non è accompagnata da biasimo: continua ad essere una creatura bella, innocente e sincera.

Sappiamo bene che di solito i personaggi femminili che osano mostrare il proprio desiderio sono connotati negativamente, e qualche accenno di questo c'è in Morgana, per come viene presentata; tuttavia, almeno per ora, mi sembra semplicemente un carattere volitivo, forse poco accomodante, ma non ancora un'antagonista. Come dice Giorgia, vedremo!

Meno fortunata Ginevra, povera stella. Barjavel decide di darle delle delusioni da subito sulla sua vita coniugale con Artù, il che dà un po' di dispiacere, perché i due si erano piaciuti da subito. Ma evidentemente non è bastato!

Al momento non ho simpatie o antipatie marcate, tutta la narrazione si gioca su questo piano magico e un po' sospeso, perciò sono semplicemente presa dalla storia.

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Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)

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22/01/2024 17:16 #65637 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Il mago M." di René Barjavel
Sono a pagina 239 e le invenzioni dell'autore si vedono, ci sono infatti delle parti in cui introduce decisamente cose del nostro tempo (penso alla stufa, ai cibi nelle scatole di latta, al carrello e al supermercato).
Sicuramente anche la narrazione è moderna, ci si sofferma abbastanza sulle doti fisiche e sensuali (se non proprio sessuali) dei personaggi, in particolar modo le donne o sono sante (ben poche) o sono alla disperata ricerca di un uomo che dia loro piacere. Ecco, questa cosa mi ha leggermente disturbato: se degli uomini si parla di prodezze o con ingenuità quando c'è un rapporto sessuale, con le donne l'ingenuità non c'è mai e, anzi, viene sempre narrata l'arguzia (e il lato da peccatrice) che permette loro di raggiungere lo scopo, cioè infilarsi nel letto dell'uomo, facendo la parte della povera donna da sola, umile, crocerossina, indifesa. L'unica eccezione è solo Ginevra perché Viviana chiede più volte a Merlino di "concretizzare". Ginevra, invece, non si sa spiegare cosa vorrebbe raggiungere, non ha ancora davvero contezza del suo corpo e della passione, la vediamo come una povera martire che ama il marito (con cui ogni tanto fa la lagnosa - sì, non amo Ginevra!) eppure le manca qualcosa... quella passione ardente che inizia a provare quando arriva a Camelot un certo giovane.

Comunque, a metà libro viene riservata ampia parte alla ricerca del Graal e al Seggio Periglioso, chi dei nostri baldi cavalieri arriverà al castello del Re Pescatore? Nel frattempo, vediamo crescere Lancilotto fino all'investitura a Camelot e mi ha fatto molto tenerezza Viviana perché ritorna ad essere sola.

Impossibile poi non parlare di Stonehenge, del resto è vicina Salisbury che da sempre è collegata al ciclo arturiano. La leggenda narra quello di cui parla Barjavel e cioè che Merlino riuscì a strappare, in Irlanda, il cerchio megalitico ai Giganti e a trasportarlo a Stonehenge. Ovviamente la verità degli studiosi di oggi è un'altra e cioè che le pietre provengano, invece, dal Galles, precisamente dalla sponda opposta a quella dell’Irlanda. Ho trovato un interessante articolo su Stonehenge (studi, un po' di leggende, ricerche varie) sul sito di National Geographic Italia .

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22/01/2024 18:41 #65641 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mago M." di René Barjavel
Sono al 62%, fino a metà l'ho divorato, mi piace molto il tipo di narrazione, dà il giusto spazio ai singoli personaggi e alle loro vicende riuscendo però a mantenere un filo unico, mentre ne Il romanzo di merlino ho il ricordo di episodi troppo indipendenti tra loro. Però nelle ultime pagine ho cominciato ad annoiarmi un po'per la ripetitività di alcune scene, ma suppongo sia normale in questo tipo di storie in cui l'attenzione è sugli episodi e i personaggi singoli piuttosto che sulla trama in generale.
Artù mi sembra inetto ne Il romanzo di merlino e mi sembra scialbo anche qui, non sembra avere caratteristiche da re e di fatto senza merlino non andrebbe da nessuna parte. Non mi è piaciuta la svolta negativa di Percifal, troppo repentina.
Per le donne, Ginevra una noia mortale, spero acquisisca più carattere in questa seconda parte. Viviana anche non mi piace, ma forse perché prima di leggere Il romanzo di merlino non conoscevo minimamente la sua figura e per la prima volta l'ho vista là, descritta in modo fatalista, e quindi forse parto anche qui prevenuta; apprezzo invece Morgana, anche adesso che sta acquisendo più importanza (sono arrivata al punto in cui si fa fare un castello) e in negativo, ma mi sembra abbia carattere, anche se troppo piena di un orgoglio che le fa falsare la realtà, come accade spesso alle persone orgogliose.
Riguardo alla riflessione di Giorgia su come sono rappresentate le donne rispetto agli uomini, io invece ne sto avendo un'impressione opposta! Gli uomini sembrano dei bambacioni senza cervello, con un gran fisico e abili con la spada, in preda a pulsioni primordiali incontrollate, mentre le donne mi sembra che sotto l'aspetto sessuale sappiano cosa vogliono e se lo prendono, la stessa Ginevra, seppur remissiva, è consapevole della sua insoddisfazione, mentre tantissime donne, letterarie e non, nella storia e in tempi più recenti, non avevano la consapevolezza che anche loro potessero provare piacere e che potessero avere anche loro esigenze e che l'atto sessuale non dovesse essere semplicemente un obbligo per la donna ogni volta che l'uomo schioccava le dita. Quindi non so, in realtà mi sembra che le donne ne escano meglio degli uomini!

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24/01/2024 12:26 #65698 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Il mago M." di René Barjavel
Anche io sto andando avanti con molto gusto, anche se più lentamente. Il libro mi piace, così come il modo di raccontare, ma è molto ricco e mi prendo un po' di tempo per assimilarlo. Mi appassionano molto le gesta dei cavalieri della Tavola Rotonda, piano piano sto cominciando a conoscerli, da quelli che erano solo dei nomi!

Mi piace poi quest'alone di mistero che continua a circondare le cose: il Graal solo intravvisto e mai sfiorato, ho l'impressione che sia una ricerca destinata a durare, forse a non avere una conclusione... il Re Pescatore, figura misteriosissima! E Merlino, che sembra sapere tutto tranne pochissimi angoli ciechi.

 le invenzioni dell'autore si vedono, ci sono infatti delle parti in cui introduce decisamente cose del nostro tempo (penso alla stufa, ai cibi nelle scatole di latta, al carrello e al supermercato).


A me sta roba ha fatto ridere un sacco, si vede già nel capitolo sulla madre e la figlia (Benigne e Benie) quando Merlino riempie la dispensa alla madre di quelle che sono evidentemente provviste in scatola, e l'ho trovato brillante perché in effetti Barjavel, essendo un narratore contemporaneo, può "potenziare" Merlino dandogli effettivamente in prestito degli oggetti dal futuro! :D

Sono l'unica a cui piace Viviana quindi?   La trovo molto autentica, è tutta istinto, fiduciosa con Merlino, che ha scelto come compagno per la vita, ma ferina quando entra in modalità protettiva, facile sia alla gioia che al pianto, insomma senza censure sulle sue emozioni. E il fatto che continui a chiedere a Merlino di rendere il loro rapporto fisico lo trovo abbastanza verosimile :D Sedici anni in eterno, tutta questa vitalità, un amore così ardente, ricambiato, e tutta quella frustrazione... diciamo che ci riproverei anche io, a cadenze alterne. :D :D Tipo "ma sei sicuro-sicuro-sicuro"?

Più che peccatrice lei, vedo una certa rigidità nel far coincidere la purezza (di cuore, di carattere ecc., almeno così si sottintende) con l'astensione o repressione della sessualità. Dopotutto anche Parsifal viene dipinto come un bambino innocente, da questo punto di vista (non mi sembra che abbia capito molto bene che gli è successo con la castellana, ma comunque l'ha trovato piacevole e naturale, quindi non si è fatto troppi problemi). Voglio dire, più che il comportamento dei singoli, che non mi pare particolarmente peccaminoso (ok, Galvano un po' esagera, ma si trattiene sempre da azioni violente, che è la cosa importante, no?), è la moralità in generale ad essere assai severa. Ma questa tradizione credo venga dal cuore della leggenda, no? Il Medioevo è uno dei momenti in cui la separazione corpo/mente/anima si è fatta più rigida (forse però, contrariamente a quanto si pensa, la cosa si è inasprita ancora più con la modernità: cogito ergo sum).

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
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24/01/2024 21:57 #65714 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Il mago M." di René Barjavel
Questo pomeriggio ho finito il libro, nel complesso mi è piaciuto pur sapendo che non si parla di mito puro. Il finale è, forse, la parte che mi stona un po' di più perché ci sono varie (troppe) cose diverse da come le ricordavo, anche a livello di reazioni dei personaggi, suppongo che Barjavel abbia rimaneggiato con mano pesante e, sicuramente, l'estrazione della spada nella roccia non è "quella" da lui raccontata, ma comprendo l'occasione ghiotta di infilarla lo stesso perché non si può parlare di ciclo arturiano senza una spada da estrarre.

Maria Chiara, per tutta la vicenda del Graal ti consiglio caldamente di leggere Il libro del Graal di Robert de Boron (tra l'altro Adelphi sconta del 20% in questo periodo) perché è incentrato solo su questo ed è stato proprio lui a dare una dimensione spiccatamente cristiana al Graal che, nelle antiche saghe celtiche, era una specie di calice (piatto o vassoio) che simboleggiava l'aldilà in senso spirituale o comunque una sorta di "nutrimento" spirituale. Fu proprio Boron il primo ad associare la figura del Graal all'Ultima Cena di Gesù Cristo, prima non era un calice "sacro" in senso cristiano.

Viviana mi piace, tutto sommato si assiste a una crescita del personaggio perché nel corso delle pagine si comporta un po' più da adulta, ma è sempre Merlino che deve darle una direzione, Viviana seguirebbe il cuore e non sempre sarebbe giusto (e Merlino segue l'intuizione, ma anche qui non sempre è giusto!). Ho apprezzato anche il finale, ma è romanzato alla grande e la realtà del mito è diversa... però lo trovo giusto così, avendo Barjavel impostato il romanzo in un certo modo.

L'autore è molto delicato nel descrivere l'amore tra Lancillotto e Ginevra, un po' troppo di parte per i miei gusti. Mi sembra abbia una spiccata preferenza per questi due che io, invece, detesto abbastanza. Oh, li posso leggere in tutte le salse ma continuo a non reggerli minimamente

Sul discorso moralità/sessualità sì, viene dalla leggenda ma credo sia proprio una cosa tipica del tempo. Il sesso è visto come un atto volto alla procreazione (seguendo i dettami del Cristianesimo), non al piacere (che ha sempre connotazioni diaboliche, emblema perfetto è Morgana a metà/fine romanzo). Pertanto, il sesso si fa all'interno del matrimonio come "atto dovuto" e tutto il resto è visto come lussuria... motivo per cui, per essere degno del Graal, devi essere al 100% puro e per essere puro devi essere illibato, non devi conoscere la "bassezza" terrena della carnalità perché l'atto sessuale ti tiene ancorato verso il basso mentre l'essere umano deve elevarsi spiritualmente verso l'alto. Una idea che non condivido e che non condividono tanti altri personaggi del romanzo che, infatti, non riescono a spiegarsi perché una cosa bella fatta con amore e tenerezza deve essere vista come una cosa peccaminosa. Neanche Merlino riesce a spiegarselo, lui che (quasi) tutto sa... poco prima della fine, in qualche modo, approdiamo ad una sorta di "spiegazione".

Per concludere, è stata una lettura gradevole, rivisitata e rimaneggiata in chiave contemporanea per strizzare l'occhio al lettore moderno e trascinarlo in un mondo fatto di miti. I puristi potrebbero storcere un po' il naso perché di certo non parliamo di un'opera tale e quale al mito, ma basta contestualizzarla in modo giusto per ciò che è davvero (una rivisitazione, appunto) e si apprezza senza problemi.

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25/01/2024 17:23 #65738 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mago M." di René Barjavel
Terminato anche io, la seconda metà mi ha messo un po'a dura prova perchè é un tipo di narrazione per me troppo ripetitivo e non ce la facevo più a sentire dei vari duelli. Tuttavia son contenta di averlo letto, penso sia un'ottima opera con cui approcciarsi al mito di merlino, re artù e della tavola rotonda, perchè vengono introdotti tantissimi personaggi dando loro il giusto spazio, narrando la storia proprio come un romanzo in cui quindi ci si riesce ad appassionare. Non mi ha messo la curiosità di leggere altro sul tema, come invece aveva fatto Il romanzo di Merlino, ma forse perchè non è il mio genere e questa lettura ha ampiamente soddisfatto la mia curiosità!
Lancilotto e Ginevra non li sopporto neanche io.

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26/01/2024 10:04 #65757 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Il mago M." di René Barjavel
Io sto ancora leggendo, ma mi mancano solo un centinaio di pagine! Sono arrivata all'amore tra Ginevra e Lancillotto: a me non è che dispiacciano in senso stretto, ma mi lasciano molto più indifferente di Viviana e Merlino, per dire.

Pertanto, il sesso si fa all'interno del matrimonio come "atto dovuto" e tutto il resto è visto come lussuria... motivo per cui, per essere degno del Graal, devi essere al 100% puro e per essere puro devi essere illibato, non devi conoscere la "bassezza" terrena della carnalità perché l'atto sessuale ti tiene ancorato verso il basso mentre l'essere umano deve elevarsi spiritualmente verso l'alto. Una idea che non condivido e che non condividono tanti altri personaggi del romanzo che, infatti, non riescono a spiegarsi perché una cosa bella fatta con amore e tenerezza deve essere vista come una cosa peccaminosa.


Questa cosa mi affascina molto, nel senso che pur essendo questa la moralità vigente all'epoca è interessantissimo notare come la gran parte dei poeti e dei letterati dell'epoca cantino proprio i grandi amori proibiti, ricalcando lo struggimento che crea questa divisione interna tra il dovere e l'amore, forza ingovernabile e su cui non si ha controllo.

Pensiamo, solo per citare l'esempio più famoso, alla grande compassione che mostra Dante per Paolo e Francesca nella Commedia... che tra l'altro s'innamorarono proprio leggendo dell'amore tra Ginevra e Lancillotto, rispecchiandosi nella situazione.

Barjavel qui credo abbia operato una specie di sintesi, nel senso che i personaggi ragionano in maniera coerente col loro sistema di valori, ma essendo lui un contemporaneo può descrivere i moti del corpo e la vitalità che esso esprime con meno timori e censure, il risultato è un romanzo molto fisico.

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Avatar di mulaky mulaky - 24/08/2025 - 14:02

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Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

Avatar di Yuman4 Yuman4 - 15/07/2025 - 22:02

Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

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