Lunedì, 03 Novembre 2025

"Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf

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30/10/2022 10:19 #60996 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf
Sto amando anche io moltissimo il lato umano di Virginia Woolf, che altrove può sembrare così astratta, tutta presa dalla sua mente... ti dirò, le parti in cui parla di soldi, che siano preoccupazioni economiche o vittorie (che immediatamente pensa a tradurre in conquiste più prosaiche, come le nuove tubazioni per il bagno) sono parti che amo molto, perché sono le mie stesse preoccupazioni. :D Ci sta, no?

Nei capitoli precedenti mi ha invece quasi angosciato la gestazione de Gli Anni. Qui il lavoro di scrittrice sembra proprio un vero lavoro per dover guadagnare soldi e non per vocazione o arte. Anche se il problema è che ci mette troppa passione, sembra veramente un´opera di sfinimento, un dovere da compiere, che poco ha a che fare con l´entusiasmo delle altre opere, con le quali anche provava spesso questa alternanza di sentimenti, ma non in modo cosí sfiancante come per Gli Anni.


Io sono arrivata al 1931 e già sto provando un po' d'ansia per la gestazione de "Le onde". È vero che qui però c'è ancora molta gioia. E tuttavia, comincio a intravedere un po' di ossessività...

Io i libri di Virginia Woolf li compro a scatola chiusa, so già che saranno una bellissima scoperta, libri che vorrò rileggere o sfogliare, fossi in te lo comprerei lo stesso


Hai assolutamente ragione! Ho deciso di puntare direttamente al primo tomo di tutti i diari, che proprio quest'anno cominciano ad essere tradotti integralmente! Al prossimo shopping folle in libreria... mamma mia, ne uscirà un colosso, se li colleziono tutti... ma leggere qualunque cosa abbia scritto questa donna, è fuori discussione, ne vale la pena, per me.

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
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01/11/2022 10:07 #61023 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf
Terminata quest'opera incredibile, che finisce solo un paio di settimane prima della sua morte...Leggendo il '40 e il '41 mi chiedo se la guerra abbia avuto un ruolo più importante di quel che sembra sulla decisione di suicidarsi, teoria che non ho mai sentito, ma in queste pagine si sente molto sconforto per la situazione che stava vivendo,oltre al fatto che palesemente la scrittura e la letteratura erano le principali forze che riuscivano a entusiasmarla e si vede dai diari che dal 1939 ovviamente c'era meno spazio per i salotti letterari e il dibattito culturale. Quindi è come se la guerra le avesse tolto il principale motivo che la portava a combattere e resistere alla depressione. Tuttavia leggiamo come ultima pagina delle riflessioni scritte due settimane prima di morire e non sembra affatto un momento psicologicamente così critico, quindi in effetti è stata forse determinante unicamente la depressione, che porta ad avere alti e bassi senza una logica, e nei momenti bassi è difficile reagire e si fanno azioni che fino al giorno prima non si sarebbero mai fatte :-(

comunque,opera straconsigliata, anche se secondo me molto impegnativa.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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09/11/2022 07:00 #61109 da silviArki
Risposta da silviArki al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf
ciao, oggi inizio anch'io....Tolstoji quest'estate mi ha distolto l'attenzione da questa grande scrittrice 

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11/11/2022 08:03 #61120 da silviArki
Risposta da silviArki al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf
Mi sono buttata in questa lettura dei diari della nostra scrittrice dell’anno e mi sono fatta travolgere da questa scrittura coinvolge ma non troppo intima, nel senso che la Woolf scrive soprattutto di “scrittura” e non di sé. Il suo diario riporta i suoi pensieri sulla sua opera e non sui suoi intimi disagi come potremmo aspettarci da un diario che attraversa la maggior parte della sua esistenza; o. forse, questo è quello che ha voluto far trasparire il marito Leonard riportando queste parti dei suoi scritti?
A questo proposito mi ha colpita particolarmente questo passo che riporto:

Perché mai è così tragica la vita; così simile a una striscia di marciapiede che costeggia un abisso. Guardo giù; ho le vertigini; mi chiedo come farò ad arrivare alla fine. Ma perché mi sento così: ora che lo dico non lo sento più. Il fuoco arde; stiamo andando a sentire l’Opera del mendicante. Eppure è intorno a me; non riesco a chiudere gli occhi. È una sensazione d’impotenza; di non fare nessun effetto. Eccomi seduta qui a Richmond, e come una lanterna posta in mezzo a un campo la mia luce si leva nell’oscurità. La malinconia diminuisce mentre ne scrivo. Perché dunque non ne scrivo più spesso? Be’, la vanità lo impedisce. Voglio apparire una donna riuscita, anche ai miei stessi occhi. Eppure non riesco ad andare al fondo di questa faccenda.

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13/11/2022 10:40 #61136 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf

silviArki post=61120 userid=6944Mi sono buttata in questa lettura dei diari della nostra scrittrice dell’anno e mi sono fatta travolgere da questa scrittura coinvolge ma non troppo intima, nel senso che la Woolf scrive soprattutto di “scrittura” e non di sé. Il suo diario riporta i suoi pensieri sulla sua opera e non sui suoi intimi disagi come potremmo aspettarci da un diario che attraversa la maggior parte della sua esistenza; o. forse, questo è quello che ha voluto far trasparire il marito Leonard riportando queste parti dei suoi scritti?
 

Anche a me aveva fatto questa impressione, però mi son trovata a giustificare questa cosa in due modi: 1) il marito stesso dice nell'introduzione che è una questione moralmente difficile decidere di pubblicare ii diari di una persona morta, perchè sono una cosa intima, quella persona ha scritto non pensando di venir pubblicata, inoltre ci si dedica spesso a un diario nei momenti "no", in cui si ha bisogno di sfogarsi; si corre quindi il pericolo che il pubblico percepisca una visione falsata di come era effettivamente l'autrice del diario, quindi secondo me sarebbe comprensibile se il marito possa aver voluto togliere parti più intime, non per voler dare una immagine falsata della moglie e pubblicare solo ciò che gli faceva comodo, ma come una questione di rispetto; 2) secondo me in Virginia Woolf il confine tra gli "intimi disagi" e la sua opera è sottilissimo: se vai avanti con i diari secondo me vedrai anche tu che scrivere era veramente la sua esistenza, un qualcosa che segnava profondamente le sue giornate. A lettura terminata ho ancora la sensazione alla fine di aver letto un diario molto intimo, proprio perchè mi son rimaste addosso la forte inquietudine e l'incredibile passione che questo diario mi ha trasmesso.

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13/11/2022 14:32 #61139 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf

secondo me in Virginia Woolf il confine tra gli "intimi disagi" e la sua opera è sottilissimo: se vai avanti con i diari secondo me vedrai anche tu che scrivere era veramente la sua esistenza, un qualcosa che segnava profondamente le sue giornate. A lettura terminata ho ancora la sensazione alla fine di aver letto un diario molto intimo, proprio perchè mi son rimaste addosso la forte inquietudine e l'incredibile passione che questo diario mi ha trasmesso.


Sono d'accordo, si avverte specialmente per le opere che l'hanno particolarmente tormentata. Ha un rapporto quasi fisiologico con la scrittura. Si vede che mentre scrive è posseduta da una specie di febbre, ci pensa in continuazione, si sforza di imporsi disciplina, andare poco alla volta, per non esaurirsi. Al tempo stesso sembra che scrivere sia l'unica cosa che tiene sotto controllo la sua mente, che altrimenti va su di giri, per non parlare di quelle depressioni che la prendono a romanzo finito.

Leggendo ho anche cercato di fare tesoro di tutti i momenti in cui si sente felice, perché mi confortano. :) E ho notato che spesso sono cose semplici, come le belle giornate, la compagnia degli amici, le passeggiate in campagna... la sento così amica, quando leggo questi passaggi, così simile a noi.

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
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14/11/2022 13:58 #61159 da silviArki
Risposta da silviArki al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf

bibbagood post=61136 userid=1044

silviArki post=61120 userid=6944Mi sono buttata in questa lettura dei diari della nostra scrittrice dell’anno e mi sono fatta travolgere da questa scrittura coinvolge ma non troppo intima, nel senso che la Woolf scrive soprattutto di “scrittura” e non di sé. Il suo diario riporta i suoi pensieri sulla sua opera e non sui suoi intimi disagi come potremmo aspettarci da un diario che attraversa la maggior parte della sua esistenza; o. forse, questo è quello che ha voluto far trasparire il marito Leonard riportando queste parti dei suoi scritti?
 

Anche a me aveva fatto questa impressione, però mi son trovata a giustificare questa cosa in due modi: 1) il marito stesso dice nell'introduzione che è una questione moralmente difficile decidere di pubblicare ii diari di una persona morta, perchè sono una cosa intima, quella persona ha scritto non pensando di venir pubblicata, inoltre ci si dedica spesso a un diario nei momenti "no", in cui si ha bisogno di sfogarsi; si corre quindi il pericolo che il pubblico percepisca una visione falsata di come era effettivamente l'autrice del diario, quindi secondo me sarebbe comprensibile se il marito possa aver voluto togliere parti più intime, non per voler dare una immagine falsata della moglie e pubblicare solo ciò che gli faceva comodo, ma come una questione di rispetto; 2) secondo me in Virginia Woolf il confine tra gli "intimi disagi" e la sua opera è sottilissimo: se vai avanti con i diari secondo me vedrai anche tu che scrivere era veramente la sua esistenza, un qualcosa che segnava profondamente le sue giornate. A lettura terminata ho ancora la sensazione alla fine di aver letto un diario molto intimo, proprio perchè mi son rimaste addosso la forte inquietudine e l'incredibile passione che questo diario mi ha trasmesso.

Concordo Beatrice con quanto affermi, ho apprezzato molto l’introduzione del marito Leonard all’inizio ed in essa traspare chiaramente il rispetto che lui aveva verso il lavoro di Virginia.Inoltre, la stessa scrittrice afferma:Ma che ne sarà di tutti questi diari?, mi sono chiesta ieri. Se morissi, che ne farebbe Leo? Non gli andrebbe di bruciarli; e non potrebbe nemmeno pubblicarli. Be’, dovrebbe cavarne un libro, credo; e poi bruciare il corpo. Direi che c’è un libriccino, dentro; se i pezzi e i bocconi fossero un poco riordinati. Dio solo lo sa. Tutto questo è dettato da una leggera malinconia, che mi assale di tanto in tanto, ora, e mi fa pensare che sono vecchia e brutta e che ripeto sempre le stesse cose. Eppure, per quanto so, comincio solo ora a esprimere quello che ho in testa come scrittrice

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14/11/2022 14:01 #61160 da silviArki
Risposta da silviArki al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf
Molto spesso quando termina un romanzo la trovo soddisfatta del suo lavoro e non me lo aspettavo, mi ero raffigurata una donna molto più depressa. Ho notato in particolare questa sua affermazione in merito alla Recerche che ho condiviso molto.Mi chiedo se questa volta sono riuscita a realizzare qualcosa. Be’, nulla, comunque, in confronto a Proust, nel quale sono immersa. Quello che ha Proust è l’unione dell’estrema sensibilità con l’estrema tenacia. Esamina quelle sfumature di farfalla sino all’ultima venatura. È resistente come il filo per suture ed evanescente come la polvere d’oro di una farfalla. E immagino che m’influenzerà e insieme mi renderà furiosa a ogni frase mia.

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16/11/2022 08:43 #61173 da silviArki
Risposta da silviArki al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf
Ho da poco superato la metà del libro e la lettura scorre veloce, è come se io fossi seduta alla scrivania a fianco di Virginia, la vedo scrivere silenziosa e mi immergo con lei nei suoi pensieri.Mi sorprende sempre più, giorno dopo giorno, pagina dopo pagina questo diario su personaggi letterali del passato (adoro le citazioni su Proust) e scrittori o professori universitari a lei contemporanei. Come vorrei anch’io essere in quei salotti a disquisire di letteratura e libri con queste grandi menti …..e come me immagino molti altri componenti di questo club del libro.Un quesito mi sono posta: è giusto leggere questi diari prima o dopo avere letto le sue maggiori opere quali “la signora Dalloway”, “Orlando” e “le onde”? per il momento prevale l’opzione dopo, perché così si possono comprendere meglio le sue opere ma però anche prima come introduzione ad esse. Voi che ne dite?

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16/11/2022 10:29 - 16/11/2022 10:30 #61174 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf
Io della Woolf ho letto poco, perciò mi trovo nella condizione di leggere questi diari come "anticipazioni", inevitabilmente. Sicuramente leggerlo a posteriori sarebbe più interessante per capire la genesi dell'opera. Però ammetto che le sue riflessioni mi hanno lasciato molta curiosità e ora ho ancora più volgia di leggere certe opere... anche se sto approcciando le due letture all'inverso. :)

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Ultima Modifica 16/11/2022 10:30 da lettereminute.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

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Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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