Ho finito oggi il libro. Non sapevo che fosse stato un libro del mese, complimenti a Vanna per averlo proposto!
Ho letto anche i commenti, che alleggeriscono molto il mio, poiché tanto è stato già detto.
A me il libro è piaciuto moltissimo (recentemente capita molto spesso). L'ho letto invogliato dalla visione dei film/serie che ha menzionato Beatrice. Il libro è ovviamente molto diverso, molto più ricco e interessante del film, che comunque mi era piaciuto.
Il romanzo a mio avviso si avvicina ai grandi romanzi ottocenteschi (questa è una delle critiche di uno degli editori che lo ha rifiutato; per me è un pregio) e ha un che di epico (da questo punto di vista si possono perdonare alcuni episodi a mio parere poco realistici).
Come è stato già detto, i temi trattati sono moltissimi ed è difficile sintetizzarli. Concordo con chi ha scritto che è un libro sulla libertà e specialmente sulla libertà delle donne, nei suoi molteplici aspetti.
Mi è piaciuto molto, per provenienza geografica, anche il fatto che fosse ambientato in Sicilia e che le vicende italiane del '900 fossero in qualche misura "filtrate" proprio dal punto di vista siciliano, che è sempre un po' particolare.
Il libro abbonda di numerosissime riflessioni interessanti, proprio come piace a me

Ho trascritto tantissime citazioni che si presentano come massime universali, applicabili in ogni tempo.
Aggiungo un'ultima cosa a proposito della famosa discussione sulla possibilità di pubblicare libri, oggi molto più agevole che in passato. Questo libro, pubblicato postumo in quanto ripetutamente rifiutato dagli editori, è la dimostrazione del gravissimo danno e dei torti che il sistema editoriale può causare e di quanto possa essere importante la libertà di auto-pubblicarsi.