Francesco, non ho visto il film di cui parli ma concordo con te sul discorso di mantenere la suspence ed il mistero. Probabilmente però in un film non avremmo sopportato una fine come quella del libro (vedi commento di Claudia)...
Claudia, in effetti in alcuni momenti il libro può risultare pesante da leggere ma secondo me questo libro resta una perla di rara bellezza.
Non è un esercizio di stile. E' stile!
Posso essere d'accordo sul fatto che l'autore non abbia trattato alcune dinamiche approfonditamente quanto avremmo voluto, ma alla fine sono aspetti importanti ai fini del messaggio insito nel libro?
Maggiori dettagli sarebbero davvero stati utili o, per una volta che un autore riesce a condensare l'essenza del suo pensiero in poche pagine, possiamo esserne felici approfittando dell'occasione per dar sfogo alla nostra immaginazione?
Secondo me ciò che questo libro trasmette è proprio ciò di cui parli alla fine del tuo post relativamente all'
Amicizia (approvo in pieno la tua considerazione). E il pregio di questo libro, almeno dal mio punto di vista, è quello di aver trattato un argomento così importante come l'amicizia in un modo assolutamente non banale, adulto, serio, dal punto di vista di un protagonista che è al culmine della sua vita e che quindi è ormai maturo.
Perché leggere il diario? A quale scopo? E cosa avresti fatto all'amico?
Relativamente al monologo, il Generale pone delle domande ma arriva alla conclusione da solo... la presenza dell'amico probabilmente lo aiuta a ragionare diversamente da come aveva fatto nei precedenti anni di solitudine.
Questo libro non parla soltanto di amicizia. Parla anche di passione, di tradimento, di rancori non affrontati e di paura: paura di analizzare sé stessi (cosa che, giunti ad una certa età, immagino che tutti faremo...)
Riporto di seguito una considerazione che ho trovato online e che ci aiuta anche a fare chiarezza sul titolo della versione italiana.
C’è un’altra domanda che strazia gli uomini quando vedono avvicinarsi la fine: qual è il vero significato che ha avuto la loro vita? La risposta a questo delicato interrogativo accomuna i due vecchi amici anche nella fine, hanno vissuto per amare, per provare la bruciante e corrosiva passione nei riguardi della stessa donna, Krisztina, la passione, che teneva in vita quelle anime angosciate, della quale rimane solo un fuoco senza fiamma. Quando entrambi riescono a riappacificarsi tra loro e con il suo fantasma, onnipresente nello scorrere lento delle loro ormai vuote vite, anche quelle ultime braci possono spegnersi. (
Fonte
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Ho finito di leggere il libro qualche giorno fa. Lo consiglierei sicuramente e sono contento di averlo letto