Finito anch'io. Aspetto qualche giorno prima di commentare per bene, sono un po' turbata!

Sto procedendo a fatica, ma sopratutto non ci sto capendo un'acca.

A me ha lasciato un senso di terrore allucinante.
Confesso che a tratti ho trovato la scrittura lenta, non so se per colpa della narrazione in prima persona o le frasi brevi, probabilmente per entrambe le cose, è strano perché solitamente le frasi breve mi piacciono molto. Le descrizioni dettagliate di tutto quello che circonda la protagonista a volte sono state pesantucce. Forse avrei preferito più dialoghi, più azione, e meno descrizioni, anche se l'ambiente, le circostanze, il di fuori, il contenitore sono le uniche cose che le Ancelle possono permettersi.
Diciamo che ho apprezzato maggiormente la seconda parte del libro, anche se quello che non passa inosservato è sicuramente il tema e il messaggio che Margaret lascia, che a me fa paurissima.
Leggerlo è stato claustrofobico.

Il libro è ambientato a Galaad in cui vige un governo Teocratico e ho trovato un link che parla della nazioni in cui ancora questo tipo di governo è attivo, vi lascio il link. A me sono venuti i brividi. www.giornalettismo.com/archives/31462/teocrazia
Tra l'altro Galaad è il nome di una regione vicina al fiume Giordano citata nella Bibbia.

Io sono circa a un terzo del libro: l'ho iniziato trovandolo molto scorrevole ma man mano che vado avanti lo trovo più lento e descrittivo.
Non ho ancora mai letto 1984 (ho visto però il film) e questo parebbe una versione in chiave femminista.
Non ho ancora ben chiaro dove voglia andare a parare l'autrice ma, visto che è anche un tema che in questi tempi mi sento sempre girare attorno vista l'età, sono stanca di sentire che il valore di una donna è reale solo se ha figli e sono stanca delle pressioni sociali sulle donne che ad una certa età non sono sposate e non hanno figli, ad un uomo queste cose non si fanno (quasi) mai pesare. Siamo in un mondo moderno e tutto sommato se ognuno si facesse la propria vita nel rispetto degli altri sarebbe davvero fantastico. Senz'altro è un argomento che si può sviscerare meglio ma concedetemi un piccolo sfogo

Io sto procedendo a fatica , credo che questo sia un genere di libro che o si odia o si ama...ma tengo duro perche' voglio arrivare a capire il messaggio della Atwood. Appena ho un attimo visiono il link di Bibi

Ciao a tutti, sono una grande fan della Atwood e ho già letto questo romanzo in passato. La parola che mi torna più spesso in mente quando penso a "Il racconto dell'ancella" è "Claustrofobia".
Come parte dello stile della Atwood vi sono le frasi brevi, in questa opera il tutto è esasperato (credo allo scopo di dare il senso dell'angoscia, del pensiero, del braccaggio...).
Spero di farvi cosa gradita condividendo questa video intervista all'autrice dello scorso maggio: video.repubblica.it/edizione/firenze/fir...ncella/304198/304828

"All'epoca scrissi il libro per dire: non andiamo in quella direzione. Oggi la serie serve a dire: siamo quasi arrivati a quella destinazione"

IlariaAngelicchio ha scritto:

Ciao a tutti, sono una grande fan della Atwood e ho già letto questo romanzo in passato. La parola che mi torna più spesso in mente quando penso a "Il racconto dell'ancella" è "Claustrofobia".
Come parte dello stile della Atwood vi sono le frasi brevi, in questa opera il tutto è esasperato (credo allo scopo di dare il senso dell'angoscia, del pensiero, del braccaggio...).
Spero di farvi cosa gradita condividendo questa video intervista all'autrice dello scorso maggio: video.repubblica.it/edizione/firenze/fir...ncella/304198/304828

"All'epoca scrissi il libro per dire: non andiamo in quella direzione. Oggi la serie serve a dire: siamo quasi arrivati a quella destinazione"

Ilaria, scusa, non c'entra nulla ma non ho mai capito cosa dovevamo fare tu e io ha proposito del "Maestro e Margherita"
Sono rimasta sospesa, fammi sapere, grazie.

Io ho letto il libro in due giorni come già avevo detto, l’ho trovato intrigante e ben scritto, e dirò della fine quando molti ci saranno arrivati.

Mi piace la fantastoria ma non le dò un significato mistico, è affascinante ma non attribuisco a questo tipo di opere grande potere divinatorio. Sono esercizi interessanti che possono darci molto a livello di riflessione sull’animo umano, non moltissimo invece quanto a previsione del futuro. Secondo me eh.

P.S. Riguardo l’articolo postato da Bibi, raccomanderei prudenza. Oltre che datato, è a larghi tratti impreciso (già solo quanto alla definizione di teocrazia)


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Ho iniziato anche io la lettura del libro del mese. Ho dato uno sguardo ai vostri commenti ( sperando di non leggere spoiler :-P) e ho letto che molti di voi hanno scritto che le frasi brevi sono, nello stile dell’autrice, quello che vi ha dato più fastidio in corso di lettura. Personalmente quello che non mi piace di questo testo, o per lo meno che non mi convince, sono i salti temporali, trovo che non siano fatti bene, disturbano la lettura alle volte rendendola difficoltosa. L’influenza di Orwell e 1984 si percepisce per tutto il libro, non so se l’autrice abbia parlato apertamente di questo in qualche intervista. Non conoscevo ne il libro ne la scrittrice prima d’ora, ma mi sa che mi informerò un po’ in rete.
Ancora non sono neanche a metà della lettura però mi sta coinvolgendo e leggere che più avanti diventa più interessante mi fa ben sperare.