Sabato, 06 Settembre 2025

Luglio 2021 - L'estate del '78

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06/07/2021 16:32 - 06/07/2021 16:33 #53529 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Luglio 2021 - L'estate del '78
Ho letto solo le prime pagine. Iniziato ieri il romanzo. La mia impressione, per ora iniziale e che lo scrittore propone pensieri e considerazioni più che ovvie. Nello spogliatoio di una piscina, fra donne non si sente parlare che di queste cose e in questa maniera. 
Andando avanti vedrò se potrò tenere in altra considerazione questo romanzo fatto anche di frasi fatte. Ci sentiamo a fine lettura.
Non me ne voglia Bibi. abbiamo appena detto, giorni fa che la critica è al libro e non a chi lo ha proposto.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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06/07/2021 18:08 #53535 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Luglio 2021 - L'estate del '78

Non me ne voglia Bibi. abbiamo appena detto, giorni fa che la critica è al libro e non a chi lo ha proposto.

Ma figurati!  Non sta entusiasmando nemmeno me.. sto provando a rileggerlo con più calma ma l'impostazione che l'autore ne ha fatto non mi invoglia molto. Mi aspettavo di più dalle recensioni che ho letto in giro. 
Anch'io mi prendo qualche giorno per riflette su qualche tematica e torno a darvi la mia opinione finale. 
Ringraziano per il messaggio: Graziella

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06/07/2021 19:52 #53536 da Davide74
Risposta da Davide74 al topic Luglio 2021 - L'estate del '78
Ciao a tutti,

ho da poco finito di leggere il libro. La partenza è stata in salita, perché solo dopo qualche pagina il groviglio dei ricordi si dipana per lasciare intravedere il cuore del racconto. Alajmo a questo punto, abbandonata la comune riservatezza per certi episodi della vita familiare,  sembra essere animato solo da un desiderio impellente di scavare nella memoria più intima. Proprio questo atteggiamento ha rappresentato una difficoltà per me. I fatti narrati sono troppo personali e alcune pagine, pure commoventi, vengono inquinate dall'imbarazzo e dalla sensazione che l'autore parli soprattutto per sé. Lo dico a malincuore perché la scrittura è piacevole, mai involuta, con paragrafi brevi e frasi chiare, ma alle volte tutto è così soggettivo da impedire qualunque immedesimazione. Il bisogno di sviscerare un fatto doloroso è comprensibile, forse terapeutico, ma alla fine sembra chiedere al lettore solo accondiscendenza e questo ti svuota. Per me manca un'elaborazione ulteriore e ho terminato la lettura con l'impressione di essere stato un po' usato.
Resta naturalmente il rispetto per la vicenda narrata che davvero emoziona, anzi vi ringrazio per la proposta, perché probabilmente non avrei scelto questo libro da solo.
Alla prossima lettura! 
Ringraziano per il messaggio: Graziella, nautilus, Mattia P., Marialuisa

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06/07/2021 20:43 - 06/07/2021 20:45 #53537 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Luglio 2021 - L'estate del '78

Davide74: ma alla fine sembra chiedere al lettore solo accondiscendenza e questo ti svuota. Per me manca un'elaborazione ulteriore e ho terminato la lettura con l'impressione di essere stato un po' usato.

Ciao a tutti.
Davide74 devo confessarti che alla scrittura di tipo terapeutico, in questo libro, ci avevo pensato anch'io. E' come se l'autore abbia voluto unire l'utile al dilettevole. Alajmo ha la presunzione di ritenere che la sua storia personale ci può interessere perchè è lui a raccontarla. E, secondo me, per certi versi ci riesce per la sua capacità narrativa, la sua cinica ironia e le numerose immagini e suggestioni che propone e con le quali vuole stuzzicare il nostro intelletto.

Per esempio:

Perché il gioco è una dimensione dove siamo noi stessi a darci regole nuove, stravaganti; e infrangerle significherebbe negare noi stessi. Bisogna diffidare delle persone che scherzano quando giocano: sono tendenzialmente scorrette, incapaci di concentrazione e disciplina.

Si può essere d'accordo o meno, però mi porta automaticamente a interrogarmi, a sondare la mia memoria alla ricerca di quelle persone che erano solite barare. Erano effettivamente come lui le descrive? Mi fa poi riflettere sulla grandezza e  l'importanza del gioco e a quanto ci identifichiamo in esso proiettandoci parti di noi. Forse come dice Graziella, sono cose ovvie, ma il modo in cui lui le pone a me piace.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
Ultima Modifica 06/07/2021 20:45 da Mattia P..
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08/07/2021 10:32 #53573 da gavi
Risposta da gavi al topic Luglio 2021 - L'estate del '78
Anch'io ho finito da qualche giorno la lettura e mi sono preso del tempo per riflettere sulla personale esperienza che l'autore ha voluto condividere con i propri lettori. Debbo dire che qui l'autore è riuscito a prendermi per mano e accompagnarmi un po' alla volta nel cuore delle sue vicende e in questo viaggio così personale e intimo ho vissuto da spettatore le esperienze dolorose. L'ho trovato a tratti commovente. Qualche citazione non sembra però del tutto originale, senza comunque togliere spessore all'insieme. Un esempio fra tutti il richiamo a elementi noti: "siamo nani su spalle di giganti...per questo riusciamo a vedere più lontano di loro", una citazione che, usando parole di Elena, direi di newtoniana memoria.

Il tema del suicidio si fa strada lentamente in modo lucido, razionale, senza orpelli emotivi che ne enfatizzino gli aspetti, lasciando al lettore intatta la propria immagine costruita dei fatti narrati.

Sono d'accordo con @petre sulla libera scelta di andarsene. Credo che sia un gesto estremo di profonda coerenza con se stessi se la vita non offre altro che pura sopravvivenza a un tormento interiore che non ha pace. Certo, il gesto in sé stride con il valore della sacralità della vita al quale la maggior parte si ispira ma non posso anteporlo al valore che reputo più alto di autodeterminare la propria esistenza e porvi fine se le condizioni estreme della vita non offrono altra scelta. In questo caso sono io che scelgo e non altri. C'è una bella differenza.

Il termine sopravvivenza lo considero distinto dal termine vivere, riconoscendo al primo un'accezione passiva, omologante alla vita, una sorta di appiattimento, un continuare a campare e non come atto creativo, intenso, emotivo a opera di soggetti pienamente senzienti che associo invece al secondo, ed è per questa ragione che non vedo quel cinismo di cui parla @Mattia p, al contrario, credo che la consapevolezza del dolore vissuto dall'autore attraverso il dramma della madre lo abbia indotto comprensibilmente ad afferrare il significato del termine sopravvivenza nel senso che qui ho richiamato. Egli tenta di superare il dolore, che la vicenda familiare gli procura, con distacco emotivo per ridurne il peso e soprattutto quell'eredità materna racchiusa nelle poche righe dove egli è chiamato in causa:

Voglio, invece, che tutti sappiano CHE HO SCELTO IL IL MOMENTO: è l'ultima vanità, di pavesiana memoria; Roberto mi capirà.


Nonostante gli sforzi l'autore non riesce però a svuotarsi del tutto da questa amara eredità come se la madre lo avesse in essa bloccato; non raggiunge nemmeno la catarsi tanto auspicata ma sospende per il momento quell'autoconvincimento del comune destino che lo attende per amore del figlio e per la vita che scorre riflessa nei suoi occhi dove il mondo riesce per lui ancora una volta a ridipingersi. Questo credo sia un tentativo forte di riaggrapparsi alla vita, non certamente uno sguardo indifferente su di essa, pur se distaccato per le dolorose vicende vissute.

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08/07/2021 18:16 - 08/07/2021 18:40 #53577 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Luglio 2021 - L'estate del '78
Io sono arrivata al 55% del romanzo. Non è un brutto romanzo, si legge un po alla volta. Mi viene in mente Sandro Veronesi con il suo Caos Calmo. Questo scrittore ci presenta il suo romanzo come una confessione che pare riguardare i suoi genitori e la sua famiglia.  I rapporti genitori e figlio affiorano fra fatti e ricordi. 
Non mi sento più di giudicare negativamente questo romanzo al.quale non so dare un nome.
Sono molto interessata al post di Gavi. Lo condivido e vi ritrovo una bella analisi.
Su una cosa però ho da replicare: il suicidio è un atto di estrema violenza contro il proprio mondo, rivolto contro se stesso è orribile. Non sono ancora arrivata al suicidio avvenuto nel alle sue motivazioni. Ho solo letto di polsi fascisti immagino per un taglio di vene. 
l'atto del suicidio io lo ho incontrato sulla mia strada per ben tre volte. L'ultima volta è stata quella di 50 anni fa di una mia giovane amica. I motivi c'erano: violenze sessuali subite dal padre in famiglia. Eppure sembrava averle superate, aveva un compagno e una bimba di due anni. 
Il suicidio è un atto orribile secondo me. La domanda però che mi pongo è sempre la stessa: ci vuol più coraggio a uccidersi o a sopportare la propria vita disgraziata? 
Io so che sopportare le proprie disgrazie può essere traumatizzante ma so anche che ci vuole coraggio perché quando ti toccano le disgrazie devi saperle affrontare. Quindi io non sono la persona più adatta per parlare di certe cose. 

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09/07/2021 18:11 #53587 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Luglio 2021 - L'estate del '78
finito il romanzo. Mi è piaciuto. A quanto pare almeno secondo quanto espresso dall'autore:
" alla fine di tutto questo raccontare, non so se in me è avvenuta la catarsi su cui confidato quando ho cominciato a scrivere questo libro."
E per catarsi intendiamo una purificazione da una tragedia. Quella che i greci ponerano spesso alla fine delle loro tragedie.
Perché di tragedia si tratta. 
 

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09/07/2021 18:15 #53588 da vanna
Risposta da vanna al topic Luglio 2021 - L'estate del '78
Iniziato anch'io ,lette poche pagine, sono molto occupata in altre attività, ma i vostri commenti mi hanno incuriosito.

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09/07/2021 19:00 #53589 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Luglio 2021 - L'estate del '78
Aggiungo che lo scrittore è una persona molto colta. Cita Proust, Freud e molti altri scrittori. 
Per quanto riguarda il suo pensiero e la sua filosofia della vita dico che mi trovo davvero in sintonia con lui. 
Magari vorremmo leggere romanzi con più spessore, però è questo genere che ci può offrire oggi uno scrittore nostro contemporaneo. Bibi, faccio ammenda e affermo che a me è piaciuto e lo ritengo un buon romanzo. Grazie 

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(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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10/07/2021 17:08 - 10/07/2021 17:14 #53594 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Luglio 2021 - L'estate del '78
Terminato questo romanzo che confermo essermi piaciuto discretamente. Sicuramente una lettura che sono contento di aver fatto.

Da credente penso che la vita sia un dono d’amore di Dio che non ho il diritto di auto-de-terminare a mio piacimento quando le cose si fanno difficili. Ciò che posso determinare, o meglio vorrei, nella mia vita, è di amare Dio e il prossimo, cosa tutt’altro che facile.
Ma detto questo, ho un grandissimo rispetto per chi, come @Gavi, non la pensa come me. Nella mia vita ho incontrato il suicidio in persone a me prossime e forse questo mi ha reso immune al giudizio. Ma poi, come si puo giudicare chi compie un gesto così estremo? Come diceva @Graziella, ci vuole un gran bel coraggio a compierlo! Forse solo la forza della più assoluta disperazione. Ma anche quando è estremamente meditato e consapevole, non posso mai sapere cosa c’è nel cuore e sulla pelle della persona e posso solo averne rispetto.

Volgendo il discorso su temi più lieti, mi è piaciuta molto la riflessione che l’autore fa sulla felicità.

Bella l’immagine della felicità come quel treno per cui si è sempre un attimo in ritardo. Personalmente, però, non mi ci sono identificato. Sono sempre stato capace di godere dei miei momenti di felicità. Il mare e i suoi fondali, per esempio, o una bella partita di pallone o la lettura di un buon libro (voi mi capite) mi hanno sempre dato una lucidissima consapevolezza che si trattava di un momento, una esperienza di gioia, sublime, irripetibile. Casomai, a volte, subentrava la consapevolezza di un futuro in cui tali momenti sarebbero stati più rari o assenti del tutto e ciò poteva andare un po' a “sporcare” la grandezza e perfezione del momento. Come una specie di subliminale nostalgia preventiva o contemporanea. Poi però ha sempre prevalso la fiducia che altri ne sarebbero venuti.

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Ultima Modifica 10/07/2021 17:14 da Mattia P..
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Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

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Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

Avatar di mulaky mulaky - 13/07/2025 - 17:10

Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC

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Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

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