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Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley

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10/05/2023 14:45 #63480 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley
Sicuramente Connie sarebbe stata male comunque con Clifford, un po' per via della sua arroganza aristocratica, un po' per la differenza caratteriale. Sarebbero stati probabilmente incompatibili lo stesso in camera da letto, perché lui tende ad intellettualizzare, mentre lei è una donna molto sensuale. Uso questa parola in senso ampio, intendendo Connie come una personalità che ama interagire con le cose attraverso i sensi, toccare, odorare ecc., si pensino a tutte le passeggiate nel bosco e all'amore per gli animali. Quindi, se già la carenza d'affetto e di affettuosità è qualcosa che fa male a tutti, figuriamoci a una come lei, che ha chiaramente bisogno di contatto per sentirsi amata. Mi sembra evidente che è il sesso con Mellors a spianare la strada per l'amore, si innamora perché la tocca e la tocca nel modo giusto, senza paura, senza tirarsi indietro. Quindi sì, è una base importantissima.

Poi io penso che comunque ci voglia di più; questo libro fa scattare con troppa immediatezza l'amore dal sesso, tra i due non ci sono vere scene di tenerezza (nel film sì, hanno integrato questo aspetto). Anche Mellors alla fine poi di discorsi intellettuali ne fa, anche se non fini a sé stessi come Clifford, però io penso che sia l'autore che scivoli dappertutto. ;) È vero che è molto presente, e secondo me questo fa scendere il libro un gradino appena più in basso di ciò che avrebbe potuto essere, perché mi sembra di avere "beccato" l'autore in un momento in cui era ancora in elaborazione di tutto questo disagio.

Un esempio su tutti, che non ricade solo su di lui ma sulla cultura a lui contemporanea, ovviamente: bella la riscoperta della fisicità, dirompente e giusta; ma nell'esaltarla scivola secondo me in un paradosso che è l'esaltazione del supermaschio virilissimo (Mellors) contro il maschio inetto, inadeguato e "senza palle" (Clifford). Mellors su certi aspetti è un cliché vivente: si pensi a come ordini rudemente a Connie di stendersi, delle sue continue potentissime erezioni senza tempi di recupero, dei suoi sfoghi misogini sulle donne che non gliela danno ecc. Per questo dico che non c'è ancora un equilibrio maturo. Anche se gli riconosco il pregio di avere dipinto personaggi femminili fatti di carne e innocenti nel loro desiderio, che è una bella novità. 

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
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10/05/2023 21:36 - 10/05/2023 21:43 #63485 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley

Guido:
Secondo voi, se Clifford non fosse stato menomato, la relazione tra lui e Connie sarebbe stata diversa da quella descritta?
Quanto la menomazione di Clifford può aver influito nell’allontanamento emotivo tra i due?
 

Forse un po' meglio, ma il problema non è il sesso, il problema che i due sono assortiti malissimo a livello intellettuale. Fintanto che lui era sano, ancora ancora poteva incantare Connie con le sue discussione filosofiche, ma ci sarebbe stato un momento in cui la stessa donna si sarebbe rotta le scatole. Connie mi fa venire in mente Madga (la moglie di Furio/Carlo Verdone, povera stella). La malattia ha acuito la pochezza interiore di Clifford, l'assoluta freddezza... ricordiamoci che si è sposato quasi per dovere, che non ribatteva al padre e che è capace di dire alla moglie di fare un figlio con un altro perché al paese serve un erede!

Sono arrivata al capitolo 9 e sì, sono d'accordissimo con Bea quando dice che a Clifford serve una platea, qualcuno che gli faccia pubblico e che possa modellare: che si chiami Connie o sig.ra Bolton poco cambia.

Robi:
E invece cosa ne pensate di quanto l'essere umano diventa egoista quando entra nella malattia? Io purtroppo lo sto sperimentando non direttamente.  

Temo sia inevitabile... chi sta male è completamente focalizzato sul proprio dolore, che sia fisico o interiore. Poi, in base al tipo di malattia, si può avere tempo per accettarla e conviverci, trovare un altro modo per sentire di avere un senso a questo mondo, ma tutto dipende sempre da come si guarda al mondo... se si apprezza comunque il presente o se si pensa a ciò che non si potrà più avere, a ciò che non c'è più, ecc. Penso che la discriminante sia sempre l'approccio personale che uno ha di fronte alla malattia, certe volte c'è bisogno di parecchio tempo per farsene una ragione e non è detto che ci venga concesso questo tempo...

Tornando al libro, ho mal sopportato tutto il gossip della signora Bolton ma, quando parla dei problemi degli operai che si lamentano delle macchine e cita i telai, la mente è volata immediatamente a "Nord e Sud" della Gaskell.
Mellors capisco possa attirare Connie perché, se non altro, è diverso e pare avere qualcosa dentro invece di essere "niente" come il resto della combriccola. E, però, io due schiaffi glieli tirati... non ha fatto un ingresso trionfale, anzi.
Continua a non piacermi molto lo stile di Lawrence, mi ha dato lo stesso effetto di George Eliot in "Daniel Deronda" (che caso, due autrici da lui stesso citate nel libro!): certe volte interrompe la storia e fa, non dico dei pipponi, ma quasi. Mi lasciano molto perplessa i discorsi sul sesso e sull'amore che fanno, almeno fino a questo momento, i vari personaggi... mi manca evidentemente un passaggio storico-sociale tra fine Ottocento e il primo trentennio del Novecento, non comprendo questo inaridimento interiore. Basti vedere, tra l'altro, cosa dice Michaelis a Connie nel quinto capitolo, dopo aver fatto sesso. Che schifezza.


Alcune frasi che ho sottolineato:
- La nostra è un'epoca essenzialmente tragica, perciò ci rifiutiamo di viverla tragicamente.
Non so dire perché mi ha colpito questa frase, che poi è l'incipit del romanzo. Forse ci leggo una sorta di "vivi la vita con più leggerezza, ché già di suo è pesante", non so.

- "Siamo freddi come cretini e senza passione come idioti".
Questa mi pare l'unica frase sensata detta da uno della combriccola di Clifford!

- Il bambino, il bambino che lei avrebbe messo al mondo, non era che una cosa per lui.
Questa si commenta già da sola, che squallore Clifford!

- Il suo destino era veramente quello di lasciarsi assorbire nella vita di quell'uomo fino alla morte? nient'altro?
Legata al fattaccio precedente, è il momento in cui Connie finalmente inizia a capire che razza di vita tremenda stia facendo.

- E, vagamente, intuì una della grandi  leggi dell'animo umano: che quando l'anima emotiva riceve un colpo violento, che non uccide il corpo, l'anima sembra guarire insieme al corpo. Ma è solo apparenza. Si tratta solo del meccanismo dell'abitudine, che riprendere a funzionare. Lentamente, lentamente la ferita dell'anima comincia a farsi sentire, come un'abrasione che solo con lentezza spande il suo dolore lancinante, finché non riempie tutta la psiche. E quando cominciamo a credere di essere guariti e avere dimenticato proprio allora si va incontro a terribile ripercussioni.
Questa risponde all'interrogativo di Bibi.

- "Gli uomini possono amare le donne e parlare con loro. Non riesco a capire come possano amarle senza parlare, e creare un rapporto intimo e d'amicizia. Come possono?"
Io mi ritrovo in questo pensiero di Connie, infatti come vi dicevo prima, non comprendo i discorsi degli altri... a me questa sembra la cosa più naturale del mondo. Parlare significa interagire con l'altra persona, quindi conoscerla e accettarla. E solo dopo aver fatto queste cose puoi effettivamente amarla.
 

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Ultima Modifica 10/05/2023 21:43 da mulaky.
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10/05/2023 22:17 #63486 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Re:Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley
Comunque la domanda che si è fatta Bea in contrapposizione alla domanda che mi ero fatto io ha molto senso.

Parafrasando, quanto la buona alchimia sessuale tra due amanti può mitigare la mancanza di un rapporto intellettuale, maturo? Ma soprattutto, per quanto tempo può farlo?

Perché al netto di casi molto particolari, è naturale che in un rapporto questo aspetto (la passione) negli anni possa più o meno gradualmente decrescere. In tal caso, se la coppia ha basato la sua storia principalmente sulla passione, è normale che possa verificarsi anche un graduale distacco.

E per adesso, andando avanti con la lettura (sono a quando Connie sta per partire per Venezia), il rapporto tra lei e Mellors mi pare molto focalizzato sull’aspetto sensuale.

Ad un certo punto Mellors fa dei ragionamenti maschilisti che se l’autore non ci dicesse da che bocca escono li potremmo attribuire a Michaelis… eppure li fa Mellors ma in questo caso Connie sembra non farci caso o comunque non gli dà molta importanza…

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11/05/2023 10:52 #63490 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley
Anche io ho avuto un po'la sensazione che si semplificasse troppo velocemente il fatto che se l'intesa sessuale c'é, allora è amore e tutto il resto passa in secondo piano. Ho finito il libro ormai da qualche giorno e più ci penso più mi sembra quasi un trattato sulle varie sfaccetature dell'animo umano, passione, vanità, frustrazione, rapporto con natura e progresso, mascherato da romanzo, e forse per questo mi é piaciuto di più Figli e amanti , perchè anche se vi son trattati molti temi, è sicuramente un romanzo vero e proprio, con una storia al centro, mentre ne L'amante di Lady Chatterly mi sembra che la storia sia il pretesto per parlare di tante altre cose.

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11/05/2023 17:35 #63492 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley
Allora ho letto il capitolo 10 e la storia tra Connie e Mellors inizia ed inizia fisicamente... e non mi è piaciuta. Ma che è "si stenda lì"? E che trip si fa lei con tutte quelle domande quando fanno sesso? E perché rimane immobile e insoddisfatta? Ok, forse per le parole di Michaelis, ma... boh. Sono basita anche perché dopo poco, quando scambiano due parole, lei dice "è solo amore"... eh??? Ma così de botto senza neanche conoscerlo? Immobile anche le altre volte, ma perché questa donna subisce passivamente? Non lo capisco. La terza volta va meglio, tanto che lui si rende conto che l'orgasmo lo ha anche lei, ma allora perché non ha fatto niente le due volte precedenti? Comunque, è un inizio che mi pare esclusivamente fisico, non vedo tenerezza, vedo solo gli ormoni galoppanti e non dico sia sbagliato, ma questi discorsi sull'amore sono assurdi e completamente fuori contesto.

Il capitolo 11 mi è sembrato lungo 350 pagine tanto Lawrence mi ha annoiato sui discorsi della vecchia e nuova Inghilterra, lavoro, politica, economia, il nuovo che avanza e che distrugge il vecchio, spariscono edifici e ne nascono di nuovi. Per carità, tutte cose che fanno contesto storico, ma che pesantezza. Non conosco la vita dell'autore, ma dalla lettura di questo romanzo mi pare che vivesse parecchio male il suo tempo.

Non riesco a farmi coinvolgere più di tanto dalla storia, vuoi perché i personaggi fanno discorsi per me un po' illogici o comunque che sento distanti da come sono fatta io, vuoi perché sono interrotta con i discorsi "sociali" di Lawrence. Ormai sono a metà libro e devo dire con onestà che mi aspettavo di meglio, ma c'è ancora tempo per migliorare... spero

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12/05/2023 17:41 #63497 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley
Avendo già letto il libro, seguo i vostri commenti  .

Ci si domanda se ciò che lega Lady Chatterley al guardiacaccia sia sentimento profondo, o gusto per l’avventura; vero amore, o soltanto sesso. Personalmente, condivido i dubbi che sono stati espressi in merito alla presunta solidità di questo rapporto, almeno in prospettiva futura. Ma bisognerebbe forse anche chiedersi se questa è la prospettiva cui guardavano Lawrence e i suoi personaggi: perché il fatto stesso ch’essi - al contrario di Clifford e della sua combriccola – non stiano a porsi vane distinzioni di significato, li porta a non nutrire alcuna incertezza.

Non so se la durata nel tempo sia l’unico criterio valido per rendere un amore degno di questo nome, o quanta parte giochi il sesso in tal senso. E’ però certo, per Connie e per Mellors, che ciò che conta è il momento che stanno vivendo, ossia il presente. E il loro presente è l’espressione d’un bisogno: un bisogno così acuto da indurli a bruciare le tappe e a sovvertire l’ordine del processo di conoscenza, che qui passa prima attraverso il contatto fisico e che solo successivamente potrà (o potrebbe) trasformarsi in intesa intellettuale. Che in questa fase può senz’altro sembrare un po’ zoppicante, proprio perché - per affinarsi - avrebbe appunto bisogno di tempo: quel tempo che solitamente noi ci concediamo, prima di entrare in intimità con l’altro.  

Ne L’amante di Lady Chatterley la sequenza è invece invertita: questo in noi genera scetticismo, se non scandalo. Ma basta per concludere che non si tratti d’amore? Credo di no: perché nel contesto in cui Connie e Mellors vengono calati - quell’angolo di Paradiso terrestre ch’essi si creano e ritagliano in mezzo al nulla (inteso anche – o soprattutto - come vuoto sentimentale) - l’inversione diviene (al di là di qualche più che comprensibile impaccio iniziale) fatto spontaneo, naturale. Aggettivo non casuale, se pensiamo alla Natura - in tutte le sue declinazioni – come vera, grande protagonista del libro: fosse anche solo in veste di nostalgico rimpianto d’un’epoca - e d'una genuinità di sentimenti - ormai tramontata o perduta.

Quanto poi per la coppia in questione non conti soltanto il presente (e quindi non solo l’istinto), ma anche il futuro (che implica progettualità), lo chiarirà lo sviluppo della vicenda. Resta il fatto che qualche parola o tenerezza spesa in più avrebbe ammantato la storia d'un'aura più romantica e meno trasgressiva. Ma questo avrebbe probabilmente impedito al libro e al suo Autore di guadagnarsi una fama tanto duratura    . 
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12/05/2023 21:10 #63499 da Gisella
Risposta da Gisella al topic Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley
Ciao a tutti...
È un po' che non scrivo qui sul forum, anche se vi leggo spesso...
Ho partecipato anche io alla lettura del libro del mese. Di Lawrence avevo letto Figli E Amanti e mi ricordo che mi piacque molto. Con L'Amante Di Lady Chatterley ammetto di aver ritrovato il piacere di una bella lettura (dopo il libro di Barbero del mese scorso, che ammetto, ho lasciato dopo una 70ina di pagine. Ancora una volta un saggio mi ha fatto capitolare). L'ho terminato in una decina di giorni e le pagine scorrevano che era un piacere. Mi sono piaciuti soprattutto i tanti spunti di riflessione, sia quelli sullo status sociale, che sulle condizioni della campagna inglese dei primi Novecento, e ancora tutto l'aspetto sul capitalismo e le sue conseguenze. 
Sono contenta di aver scoperto un bel libro.
I protagonisti li ho trovati tutti doppi. Mentre una figura che mi é piaciuta veramente tanto é stata il padre di Connie, del quale ho apprezzato le larghe vedute e l'educazione "libera" impartito alle figlie. 

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13/05/2023 09:22 #63508 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley
Tornando invece sulla figura di Clifford, nel capitolo 13 si apre un'altra questione. Lui e Connie parlano della questione sociale, delle differenze di classe, di cosa determina il far parte della massa o meno (non il sangue, ma l'ambiente in cui si cresce ad esempio). All'inizio Clifford dice che i suoi dipendenti, i minatori, sono liberi di andarsene, di scegliersi un altro mestiere, e che nessuno li costringere a mantenere quel ruolo che stanno assolvendo. Poche pagine dopo invece dice in tono di sfida che sa perfettamente che i suoi dipendenti vorrebbero dirgli "tienitele le tue due sterline, io me ne vado", ma non possono permetterselo, e quindi lui, Clifford, è quasi magnanimo a dar loro questa possibilità, anche se appunto così dicendo sembra quasi non accorgersi che il suo potere fa sì che possa sfruttare persone disperate.
Io sono abbastanza convinta della massima homo faber fortunae suae e che se non ti piace la tua vita, agisci proattivamente e cambiala invece di lamentarti (come emigrata mi capita in continuazione di avere queste discussioni con persone che si lamentano di vivere in Italia, della situazione in italia, che non è possibile costruire una carriera solida, metter su famiglia, e di quanto sono fortunata io; ma io non mi sono risvegliata un giorno in Germania dal nulla, quindi se effettivamente la tua condizione non ti piace, agisci e cambiala. Allo stesso modo per i tanti italiani che vivono all'estero e si lamentano di quanto é migliore l'Italia: nessuno li costringe a stare lontano dalla famiglia, in stare in un posto di cui non conoscono bene la lingua, ecc, se son così scontenti nessuno li costringe a rimanere!). E anche grazie alle persone che si son rimboccate le mani per cambiare la propria situazione, facendo rinunce e sacrifici, si è potuto ottenere un cambiamento sociale; ma credo sia stato anche possibile grazie all'intelletto, alla cultura, alla lungimiranza e all'umanità di persone che si ritrovavano in posizioni forti e che hanno potuto quindi aiutare e accompgnare questo cambiamento. Se ci fossero state solo persone come Clifford, credo il progresso nell'abbattimento delle differenze di classe sarebbe stato molto più lento e meno efficace, perchè è troppo semplicistico dire che basta avere la volontá di cambiare la propria condizione e rimboccarsi le maniche e le cose cambieranno,e che quindi il destino del singolo dipende unicamente da lui e non anche dalle circostanze esterne.

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14/05/2023 12:19 #63522 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Maggio 2023 - L'amante di Lady Chatterley
Ho finito questo romanzo e, alla fine, devo dire che non mi è piaciuto. Forse avevo aspettative diverse e sono sicura che, sul mio giudizio negativo, abbia influito anche la traduzione della Newton, che è decisamente sconsigliabile (l'ho trovata un po' troppo moderna e alcuni termini un po' troppo volgari).
Per me il problema non è la storia in sé che, anzi, per certi versi ho anche apprezzato perché si parla di emancipazione e libertà sessuale, di una donna che vuole seguire la strada che ha scelto, a dispetto dell'etichetta e dei vincoli di classe sociale. Il problema sta tutto nel modo di raccontare di Lawrence: in primo luogo, anche io come Bea, credo che questa storia sia il pretesto per parlare, in realtà, di altro (ho già citato i temi nel mio post precedente, qui aggiungo solo la rigidità dei rapporti, nati per etichetta/dovere, ma inconsistenti a livello umano, insomma povertà d'animo); poi, come ha già riscontrato Maria Chiara e non ricordo chi altri, lo stesso Lawrence mi pare un po' maschilista; tre, non sono sicura che sapesse mettersi davvero nei panni delle donne e capirne la psiche, non mi sono "riconosciuta" (da donna, intendo) in nessun personaggio femminile; quattro, per me è mancata la capacità di coinvolgere il lettore, cioè entrare in un personaggio.


Potrei anche concludere qui la mia avventura con Lawrence, ma avendo letti alcuni commenti su "Figli e amanti", penso che gli darò un'altra occasione.

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14/05/2023 14:01 #63524 da elis_
Ho iniziato anch'io la lettura del mese, mettendo in pausa il Conte e alternando due letture per la prima volta in vita mia, grazie a Bea che è riuscita a convincermi! :laugh: non avevo alcuna aspettativa su questo libro onestamente, solo curiosità, e devo dire che mi è piaciuto fin dall'incipit, non solo per i temi trattati ma anche per lo stile di Lawrence. Sono arrivata al capitolo 6, concordo con praticamente tutto quello che è stato detto nei commenti precedenti per cui eviterò di ripetere, aggiungo solo che non riesco a vedere Clifford come una persona cattiva, il suo distaccamento nei confronti del sesso penso sia causato anche e soprattutto dalla sua menomazione, c'è un passaggio nel libro che dice proprio chiaramente come alcune ferite del corpo possano poi espandersi fino all'anima e insensibilizzare anch'essa; Clifford non è più soltanto menomato fisicamente, la sua menomazione l'ha inglobato totalmente e lo sta rendendo insensibile anche ai sentimenti e alle emozioni per cui non riesce a vedere il malessere interiore di Connie ed è convinto che invece vivano una vita in armonia, nonostante ciò credo che provi del vero affetto per sua moglie. Non sono del tutto d'accordo sull'idea generale che si possa scindere completamente sesso e amore, chiaramente il sesso può anche essere un'azione meccanica e animalesca in cui semplicemente si soddisfa un bisogno, slegato dall'affetto, ma che dopo ti lascia svuotato e triste, completamente diverso è fare sesso con del sentimento, allora diventa un'esperienza olistica e meravigliosa, e penso che dovrebbe essere sempre così, altrimenti non ha granché senso.
Concordo inoltre con chi dice che tutti i personaggi maschili non sono granché, in effetti finora gli uomini non fanno per nulla una bella figura, sembrano tutti uguali e tutti troppo concentrati unicamente su sé stessi.
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