Insomma, come procede la lettura
?
Oggi lascio un po'di commenti sul capitolo 5, molto lungo e complesso per le varie cose che succedono.
All'inizio del capitolo torna un'altra riflessione interessante riguardo lo studio dei classici: quando si inizia ad imparare una lingua straniera, si tende prima a pensare nella propria lingua e poi a tradurre, ma in questo modo la struttura della lingua d'arrivo sarà improntata a quella della lingua madre, non abbiamo maturato un'evoluzione del pensiero:
"Le forme del pensiero, infatti, divengono differenti se forzate entro i rigidi confini di una lingua non familiare. Certe idee comuni divengono inesprimibili, certe altre, che prima neppure ci si sognava, germogliano alla vita, trovano miracolosamente nuova espressione." Anche per questo si consiglia di imparare lingue nuove anche in età avanzata, perchè è uno degli allenamenti migliori per il cervello, non è solamente un'acquisizione di nozioni come potrebbe essere lo studio di altre cose, ma proprio un modo per continuare la flessibilità del cervello, la sua elasticità. Anche i nostri protagonisti sembra che spessino usino il greco e latino per non farsi capire dagli altri, oppure perché immersi nel loro mondo elitario in cui fa fico citare grandi autori, ma in realtà in più occasioni mi sembra usino le lingue morte perchè gli riesce più semplice esprimere concetti complessi che in inglese non renderebbero allo stesso modo.
Sempre in questo capitolo ho trovato un'altra riflessione interessante sugli studi classici, ovvero che chi dedica la maggior parte delle sue energie allo studio dei classici non dovrebbe essere molto disturbato dall'omosessualità. Che ne pensate? Sicuramente una considerazione simile implica come prima dell'arrivo della chiesa l'omosessualità non era un tabù come invece quest'ultima ha imposto e di come prima di essa si fosse molto più tolleranti e liberi (e mi direte brava Beatrice, hai scoperto l'acqua calda
); però è una riflessione che dà anche speranza: la cultura, il leggere, lo studiare può effettivamente fare la differenza, e permette di affrontare con spirito critico la propria società, per quanto bigotta possa essere.
Verso metà del capitolo, intorno a pagina 250, il personaggio di Bunny diviene per me esasperante:
Verso la fine invece del capitolo mi sono chiesta, sempre riguardo al comportamento di Bunny
fatemi sapere a che punto siete arrivati e come procede la lettura
!