Vabbè... io volevo dire la mia su questo libro prima di dimenticarmene. Questo soprattutto perché spesso, scrivere opinioni personali sui forum, sul mio sito internet ecc., è per me un modo per fissare in eterno delle sensazioni vissute che magari potrei dimenticare tra qualche anno. Se tra 20 anni qualcuno mi chiedesse se mi è piaciuto questo libro, sarei in grado di ricordare come adesso le sensazioni provate a leggerlo? Probabilmente no... e quindi scrivo qui.. in attesa che magari qualche altro iscritto abbia voglia di commentare il libro.
Innanzi tutto mi sento di dare un voto al "Gusto proibito dello zenzero": un bel 9. 9 perché è stato senza dubbio uno dei libri più belli che abbia mai letto. Non 10 perché mi è parso troppo frettoloso sul finire... anche se devo ammettere che questa "smania" di concludere la storia forse va anche in contro al lettore che tipicamente si fa prendere dalla frenesia (se appassionato al testo) e non vede l'ora di sapere come finisce la storia... in questo caso l'autore ci asseconda in pieno (o almeno io mi sono sentito assecondato). Sempre parlando di formalismi, ho apprezzato tantissimo i capitoli di lunghezza breve che sinceramente trovo apparentemente adatti in maggior misura dei capitoli estremamente lunghi che troviamo in alcuni libri... questo più che altro per un vizio personale... quando leggo odio lasciare un capitolo a metà e dato che leggo la sera prima di andare a letto, capitoli troppo lunghi possono essere difficili da finire. Può essere difficile riuscire a spengere la luce senza crollare nel sonno... con questo libro non poteva capitare perché se iniziavo un capitolo sapevo che in qualche minuto l'avrei finito e mi sarei chiesto se leggerne un altro o no.. e quasi sempre era un si 
Per quanto riguarda la storia, devo dire che è davvero difficile non apprezzarla. Secondo me non è semplice trovare qualcuno a cui non sia piaciuto il libro. E' un misto di sentimenti stupendi e storia riportata alla luce che non può non piacere. Non sapevo niente dei campi di prigionia giapponesi in USA e, per un appassionato di storia, è sempre bello venire a conoscenza di un momento storico che era rimasto a me sconosciuto ma è anche una sensazione triste pensare:"Ma come mai i libri di storia non ne parlano?" Che tristezza...
Due frasi/paragrafi che ho particolarmente apprezzato poiché davvero coinvolgenti e che rendono benissimo l'idea della situazione in cui si trovava Henry sono queste:
"Nel corso degli anni Henry aveva pensato a Keiko in maniera intermittente; passando dalla nostalgia struggente, a una
accettazione sobria e silenziosa, fino al desiderio sincero che stesse bene, che fosse felice. Fu solo in quel momento
che si rese conto che in realtà l'amava. Molto più di quanto avesse sentito di amarla tempo prima. L'amava al punto di
lasciarla andare; di non andare rinvangando nel passato." 
"Le scelte più difficili nella vita non sono quelle fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, bensì quelle fra ciò
che è giusto e ciò che è meglio."
Spero, come si vocifera, che faranno anche una trasposizione cinematografica del libro, per portare alla conoscenza di molte più persone questa storia. Spero anche che se ciò avverrà, sarà fatto in maniera dignitosa. So che l'autore ha già rifiutato un'offerta perché non riteneva la trasposizione cinematografica offertagli coerente con il suo libro... vedremo... nel frattempo... CONSIGLIATISSIMO!