Vi chiedo una cortesia se possibile: cercate di non votare subito. Abbiamo tempo fino al 15 dicembre. Proviamo a parlarne un po' insieme prima? Se vi va ovviamente... altrimenti votate... 
Allora... sembrano tutti e tre dei buoni libri per gruppo di lettura, nel senso che tutti e tre promettono discussioni interessanti. Come scegliere il migliore dei tre? Provo a mettere nero su bianco un po' di ragionamenti... fatemi sapere cosa ne pensate... mi raccomando: per migliore non intendo il testo migliore in assoluto ma il libro che in questo momento sarebbe il migliore per il nostro gruppo di lettura 
La svastica sul sole è un romanzo di fantascienza appartenente a due sottogeneri particolari. È un'ucronìa perché narra una storia diversa da come la conosciamo, ma anche una distopìa, poiché la realtà descritta è così indesiderabile da poter essere considerata l'opposto di un'utopia.
(fonte: 
    Discorsivo
)
Leggendo la sinossi in qualche modo mi sono tornati alla mente 
Cecità, 
1984 e 
Fahrenheit 451, di recente lettura.
Libri che senza dubbio hanno generato buoni spunti di riflessione ma il cui ricordo forse è ancora troppo vivido in noi per avere i giusti stimoli ed imbatterci nuovamente in una lettura simile. Cosa ne pensate?
Per quanto riguarda il secondo libro, 
Il colore viola, sullo spunto di quanto detto da Erica sono andato a leggere in rete un po' di più sull'autrice. Una vita complicata la sua.
Alice Walker, nata in Georgia (USA) nel 1944 è una delle più famose scrittrici afro-americane viventi. Durante la sua infanzia, vissuta sotto le cosiddette leggi di Jim Crow, riuscì a frequentare la scuola, nonostante l'ostracismo dei proprietari terrieri bianchi che pensavano che i bambini neri non avessero bisogno di un'istruzione. All'età di otto anni fu accidentalmente colpita ad un occhio da una pistola e rimase cieca da un occhio. Ciò le causò problemi di autostima, che però superò brillantemente. Nei primi anni sessanta incontrò Martin Luther King e a lui deve l'inizio della sua carriera di attivista politica. Nel 1963 partecipò alla marcia su Washington e continuò ad occuparsi di diritti civili. In tempi più recenti ha protestato contro la guerra in Iraq e ha sostenuto Barack Obama nella sua campagna presidenziale. Nel 1967 sposò un avvocato ebreo e la loro fu la prima coppia inter-razziale legalmente sposata del Mississippi (questo causò però minacce da parte del KKK). Iniziò la sua carriera letteraria con la poesia ("Once"), per poi passare anche alla prosa ("The Third Life of Grace Copeland", "Il Colore Viola", "Possessing the Secrets of Joy", quest'ultimo una specie di seguito de "Il Colore Viola"). E' stata la prima donna nera a vincere il Premio Pulitzer e il National Book Award.
Ho cercato anche il significato del titolo del libro, che riporto di seguito.
Il colore viola del titolo è prima il colore della violenza che le fa odiare tutto, specialmente gli uomini, e che le impedisce di amare la vita. In seguito il colore viola è descritto come il colore di un campo di fiori: se ci passi di fianco ti devi fermare a guardare, perché altrimenti Dio si arrabbia (sono parole di Shug). Significa che la vita deve essere vissuta, si deve amare e fare quello che si vuole, altrimenti non si vivrà mai appieno.
Nonostante a prima vista Il Colore Viola possa sembrare un libro "misandro", cioè che odia gli uomini, in realtà non lo è. Gli uomini cambiano nel corso del libro, imparano a comportarsi meglio con le loro mogli e ad apprezzare il lavoro che fanno per mandare avanti la casa e far crescere i figli.
(fonte: 
    Books of gold
)
La donna è protagonista di questo libro così come lo è nel terzo libro proposto da Claudia. Abbiamo letto molti libri sul tema della donna (La visione della donna è stato anche nostro tema dell'anno) però il libro della Walker mi trasmette un qualcosa in più. La frase "Gli uomini cambiano nel corso del libro" mi affascina perché mi fa intravedere la possibilità di analizzare con voi una sorta di percorso di cambiamento per gli uomini di questo libro in seguito agli eventi narrati. Il romanzo è scritto in forma epistolare. Quindi dobbiamo tenerne conto nella scelta. Personalmente anche questo aspetto mi interessa perché non ho letto molti libri di questo tipo.
Molto molto molto interessante anche la tematica narrata dal terzo libro, che narra una storia vera ma che soprattutto ci fa conoscere uno spaccato dell'Italia anni '60. L'autrice lo presenta così:
Anche in questo caso la donna è al centro della storia ma, rispetto al libro precedente, in questo caso mi pare che gli spunti di riflessione potrebbero essere ancora di più.  L'Italia degli anni '60, la cultura italiana di quegli anni, la ribellione e la forza per attuarla, la lotta alla mafia, la legge assurda di cui parla l'autrice nel video e la battaglia per il cambiamento...
In definitiva, per quanto mi riguarda, sarei fortemente indeciso tra il secondo ed il terzo libro proposti da Claudia. Forse in questo momento propendo più per il terzo perché vedendo che è solo 110 pagine e sapendo cosa contiene mi fa pensare che sia una bomba emotiva! Un vero e proprio condensato di emozioni da leggere e discutere approfonditamente insieme.
Voi cosa ne pensate?