Claudia1221 ha scritto: Provo a spiegare perché ho scelto questi libri. Comincio dal terzo perché più semplice. Conosco la storia di Franca Viola da tempo, ed era da un bel po’ che cercavo un libro che raccontasse la sua storia. Una storia di ribellione, coraggio e forza Contro le convenzioni del tempo. Credo che possano nascere delle belle discussioni su questo tema! Inoltre penso che la storia di Franca meriti di essere conosciuta.
Per quanto riguarda il colore viola, la mia voglia di leggere il libro deriva dalle recensioni lette su Anobii. Cercavo libri da aggiungere alla mia lista e mi è caduto l’occhio su questo. I commenti erano quasi tutti entusiasti. Tutti sottolineavo l’importanza degli argomenti e delle discussioni che potevamo nascere , ho quindi pensato subito che potesse andar bene per il club e l’ho quindi memorizzato proprio per questo scoop. Infine il terzo libro è stato scelto per ultimo. Ammetto che non era la mia prima scelta, ne avevo in mente un altro ma per via delle categorie non ho potuto inserirlo. Sono andata quindi alla ricerca di qualcosa da poter incastrare, ma che non fosse, come ho già detto, un libro cuscinetto, ma
Che potesse avere un valore. Ho cercato nella mia lista di libri da leggere e ho deciso subito per questo. Non ricordavo neanche dove lo avessi pescato, l’ho ricordato grazie al commento di Erica. Mi affascina questa idea di uno scenario alternativo, inoltre da amante della storia credo sia perfettamente nelle mie corde. Non ho letto nessuno dei tre libri, magari saranno una delusione, ma non credo che mancheranno gli argomenti di discussione.
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Non so perché ma leggendo il tuo post ho percepito in qualche modo la sensazione che vorresti leggere il libro di Franca Viola più degli altri... o mi sbaglio?

O almeno, questo è quello che mi ha trasmesso ciò che hai scritto.
Direi che argomenti di discussione non mancheranno con nessuno di questi libri ma dovendo scegliere, più che il libro di fantascienza sono ancora maggiormente attirato dalla storia vera di Franca Viola.
Anche a me è tornato alla mente
L'arte della gioia letto lo scorso anno. Sarà perché la protagonista è sempre una donna. L'ambientazione è sempre la Sicilia degli anni '60/'70, ecc. Però ho l'impressione che le due donne raccontate in questi libri, benché abbiano qualcosa in comune, di fatto abbiano caratteri e storie molto diverse. O almeno che il messaggio che le autrici vogliono trasmetterci mediante la loro storia sia diverso.
Del secondo libro forse mi affascina più che altro il blasone, la fama, la notorietà. Come tu stessa dici, le molte recensioni positive mi danno fiducia ma benché l'argomento trattato sia altrettanto importante, credo che forse in questo momento lo sceglierei più per la sua fama che per l'interesse verso la storia in sé stessa. Ed è un errore che non vorrei commettere.
Sono ancora indeciso tra i due mentre sono sempre più convinto che il libro di Dick non regga il confronto con gli altri due anche se il libro di Dick senza dubbio ha potenziale e sembra curioso ed interessante, soprattutto perché l'autore ricorre al meccanismo del "metalibro" che mi affascina ogni volta. Inoltre il libro è stato vincitore del Premio Hugo come miglior romanzo nel 1963.
Il romanzo si distingue, però, soprattutto per la sua costruzione. Uno dei personaggi del romanzo, lo scrittore Hawthorne Abendsen, è famoso per aver scritto e pubblicato un'opera fantapolitica (nel suo mondo), in cui Hitler ha perso la guerra: La cavalletta non si alzerà più (The Grasshopper Lies Heavy). Si tratta di un "libro nel libro" (un metalibro, o pseudobiblium) che risulta speculare a quello di Dick.
La finzione letteraria ricorre quindi a un narratore interno per mettere in contrapposizione due universi paralleli che si escludono e, tuttavia, si sognano e temono l'un l'altro. Gli anni dal 1945 ai sessanta (vale a dire quelli di Abendsen) diventano così due binari della Storia su cui corrono due mondi, il primo alternativo al secondo e viceversa. È altresì importante il sottotesto del Libro dei Mutamenti, il libro cinese degli oracoli, usato da vari personaggi del romanzo, e forse dallo stesso Dick nella stesura del suo romanzo.
(fonte:
Wikipedia
)
Non è facile la scelta... Però sono contento di essere in difficoltà... magari sarò contento in ogni caso!