Finalmente posso recuperare i miei!
Il libro estratto domenica è "
Il Quadrato dei Sette", che mi ha caldamente consigliato di leggere una mia amica ed è piaciuto molto anche a mio padre. A proposito, lo leggerò entro la fine dell'anno, se qualcuno è interessato mi faccia sapere (qui la
sinossi
), si tratta di un giallo di ambientazione storica, costruito a scatole cinesi, con enigmi, rompicapi, misteri e morte sospette!
La pagina 98 si apre con un dialogo tra una ragazza e il signor Antrobus, che credo sia il suo tutore, in merito al fatto che una cliente assidua della fanciulla è alla ricerca di libri rari sulla chiaroveggenza e sulla divinazione (tematiche che mi affascinano moltissimo!). La discussione si sposta poi sulla voglia della ragazza di visitare Londra da sola, cosa che non potrebbe fare perché a quel tempo era disdicevole, ma riesce a intortare l'uomo e alla fine va a fare la piccola esploratrice. Due sono le cose interessanti di questa pagina: la prima è ingegnosa perché la ragazza visita la città usando un ventaglio, su cui è disegnata la mappa di Londra, in tal modo non si rende bersaglio di ladri e di mendicanti dato che è senza accompagnatore; la seconda cosa è che, proprio sul finale della pagina, sente un rumore mai avvertito in vita sua e molto fetore... ma non sapremo mai cosa sta per accadere perché pagina 98 finisce così e non voglio spoilerarmi la vicenda prima di aver iniziato la lettura del romanzo!
Ieri ho cercato dappertutto "
Dalia Nera", che i folletti dispettosi hanno nascosto e mi hanno fatto trovare solo stamattina. A pagina 139, sembrerebbe esserci una sorta di interrogatorio/scambio di informazioni, tra una moltitudine di persone, per capire qualcosa in più riguardo l'omicidio della Dalia Nera (fatto realmente accaduto e che ha ispirato questo romanzo di Ellroy). Non c'è granché da dire su questa pagina perché mancano tutti i contesti, però si respira proprio quell'atmosfera tipica del noir in quelle poche descrizioni e nei dialoghi. Ho comprato questo libro quest'anno, in occasione di una promozione Einaudi, perché curiosa e devo dire che questa pagina continua a mantenere alto il mio interesse.
Il libro di oggi è "
Il richiamo del corno" di Sarban, che sto leggendo proprio in questi giorni. La pagina 55 in realtà non è così interessante se non si conosce quello che è successo fino a ora, per cui faccio un breve riassunto. Alan è un ufficiale della Marina britannica, che torna a casa dopo la guerra e una lunga prigionia. Non è più lo stesso a detta di molti perché è diventato molto silenzioso e sembra quasi perso, ma ciò che tutti pensano è che sia cambiato per il conflitto con i nazisti. In realtà, si evince quasi subito da una sua frase ("è il terrore che è indescrivibile [...] il terrore che si prova a essere cacciati") che le cose possano essere diverse da quelle che si credono. Una sera racconta la sua storia a un amico: è in guerra e cade nelle mani del nemico, fugge dalla prigionia nazista e, dopo un certo vagare, si sveglia (probabilmente dal coma?) in quello che pensa sia un ospedale. Questo ospedale, tuttavia, è fin troppo strano perché è silenzioso, non si sentono altri pazienti perché probabilmente non c'è nessun altro, è in mezzo a una campagna non individuabile. Tutto nell'ospedale è troppo nuovo e troppo ricercato, secondo Alan, perché il periodo è quello della guerra, in più non si odono aerei né veicoli bellici. E' osservato da due infermiere, una lavora la mattina e l'altra la notte, nessuno delle due risponde effettivamente alle domande di lui. Ad un certo punto, durante la notte, sente in lontananza un corno. Man mano Alan è sempre più lucido e ascolta sempre più attentamente il suono del corno, assomiglia a quello della caccia alla volpe ma non è lo stesso, è più malinconico ma allo stesso tempo molto selvaggio. Ogni volta sente montare dentro di sé ansia e angoscia, come quando si è minacciati da qualcuno o qualcosa. A pagina 55, il suono si fa più distinto, Alan guarda dalla finestra per cercare di scorgere qualcosa nel bosco e, all'improvviso, vede una figura bianca nella sua stanza, ne ha paura ma poi capisce che è l'infermiera del turno notturno. La donna gli intima di tornare a letto e si mette davanti alla finestra come a fare da barriera, anche lei ascolta quel suono con apprensione e così lui le chiede spiegazioni. Incredibilmente, per la prima volta, la donna dà una vera risposta "E' il Conte che torna a casa". La pagina finisce con il nome del Conte, ma io vi faccio lo spoiler di una pagina e mezza per concludere questo capitolo: 'sto tizio non è mai comparso fino a ora e l'infermiera gli dà il titolo di Gran Maestro delle Foreste del Reich. Peccato che la carica sia di un altro uomo, a detta di Alan, ma quel nome è completamente sconosciuto all'infermiera. Qualcosa non torna e Alan inizia a pensarci su. E io mi chiedo: chi diamine è questo Conte che non dovrebbe avere quella carica di Gran Maestro delle Foreste? Perché questo ospedale è così strano? Perché le infermiere mantengono questo riserbo? Il mistero si infittisce...