ed è anche vero quel che dici riguardo l'essere una povera donna da sola che si è appoggiata alla persona più vicina che aveva però non riesco a non serbarle rancore per questa scelta, mi spiace
Ahah, è nei tuoi diritti! Ci sta, anche perché visto dalla prospettiva di Dantès è davvero da spezzacuore. Io tendo ad essere più comprensiva, anche perché sono dell'opinione che alcune scelte non si possono considerare davvero libere. E questo vale sia per cirscostanze difficili che per momenti di fragilità. Preferisco prendermela con l'infame vero della situazione! Vedremo se il Conte farà il mio stesso ragionamento... ad ogni modo, neanche secondo me si vendicherà su di lei.
Ma quindi voi dite che Mercedes non lo ha riconosciuto e la sua reazione è più che altro data dal fatto che il conte le faccia riaffiorare ricordi? Io lì per lì avevo dato per scontato che lo avesse riconosciuto
Io non sono arrivata dove sei tu, sono andata a intuito. Non ne sono certa eh, non è chiaro e penso che Dumas ci lasci nel dubbio apposta, sicuramente l'incontro l'ha scossa, su questo non ci piove. Secondo me l'ha riconosciuto a livello inconscio, ma non conscio. Se l'avesse riconosciuto di botto, sarebbe molto più sconvolta di così. A proposito di cliché... almeno uno svenimento fatto come si deve, voglio dire!
ha dato molto fastidio anche a me questa vena razzista e sprezzante dell'autore, per tutti, tranne che per Danglars, perché credo che nel suo caso l'essere di cattivo aspetto sia dato principalmente dalle sue espressioni e dal suo modo di agghindarsi (tant'è che dice che è un uomo di 50 anni che cerca di dimostrarne 40, con un grosso diamante sulla camicia, quindi insomma forse è anche un po' pacchiano) che, chiaramente, riflettono l'animo malvagio, è molto comune che una persona cattiva sia anche brutta esteticamente, non tanto per i connotati fisici, quanto per l'espressione, per quello che trasmettono i loro occhi e i loro modi di fare. E poi, onestamente, Danglars si merita questo e anche di più
Ahah beh Danglars l'odio se lo merita a pioggia, quindi per lui facciamo un'eccezione! E concordo che alcuni tratti della sua sgradevolezza fisica derivano dal suo carattere (come il fatto che si sia tutto impomatato e ingioiellato al limite del kitch). E sono d'accordo anche sul fatto che la cattiveria imbruttisce. Probabilmente il tutto mi ha dato fastidio perché nel corso degli ultimi capitoli i cliché si sono un po' accumulati...
Per quanto riguarda Ali, anch'io sono molto perplessa riguardo il loro rapporto, mi ha infastidita leggere che lo considera al pari di un cane (anche perché nel mio cuore rimpiango ancora il giovane e adorabile Edmond che fu), credo che però la verità stia nel mezzo: è ormai evidente che il Conte non prova più sentimenti amorevoli nei confronti di nessuno, però abbiamo anche avuto modo di vedere che tendenzialmente non è una persona irrispettosa, quindi credo che non provi reale affetto per Ali ma che i maltrattamenti siano pubblici proprio per rafforzare la sua sceneggiata agli occhi degli altri. L'altra cosa che mi ha dato molto fastidio è il rapporto con la donna che definisce la sua schiava, non è ancora stato approfondito ma mi inquieta già. Il Conte si difende dichiarandosi uomo di mondo e dalle usanze bizzarre ma temo che in fondo abbia davvero un cuore di ghiaccio, tutti quegli anni a progettare vendetta e covare odio l'hanno reso così.
Alla fine della fiera, penso che comunque ci sia di mezzo una vena razzista di Dumas, che è venuta fuori tramite la personalità del Conte.
Tutto molto interessante, vediamo la cosa come si sviluppa. Sì, anche il rapporto con Haydée è un po' misterioso, al momento. La tratta senz'altro con molto rispetto, e questo non è male. Ma anche con un certo paternalismo, accentuato dal fatto che lei si pone in atteggiamento adorante. Spero che acquisirà più tridimensionalità strada facendo.