Ciao a tutti!
Pieni di buoni propositi per il prossimo anno e speranzosi in una maggiore partecipazione all'iniziativa rispetto a quanto avvenuto per il 2016, andiamo a proporre i possibili temi da approfondire il prossimo anno mediante una serie di letture che saranno suggerite una volta scelto il tema e che ciascuno di noi potrà in seguito anche proporre.
Sarà possibile esprimere un voto fino al 31-12-2016, dopodiché decreteremo il tema vincitore e sarà il nostro Tema dell'Anno 2017!  
Di seguito le descrizioni dei vari temi proposti al raduno nazionale di Catania.
"Catania letteraria e la sicilianità"
Il raduno 2016 appena concluso si è svolto a Catania. Questa cornice così particolare  porta alla memoria alcuni letterati famosi: Giovanni Verga, Luigi Capuana, Vitaliano Brancati (catanese d'adozione), Mario Rapisardi, Salvatore Battaglia, Domenico Tempio, il napoletano d'adozione catanese Federico De Roberto, Ercole Patti. E tanti altri!
Tutti autori da scoprire e riscoprire in una girandola di tempi e storie che riguardano anche la Sicilia ma che sono metafore dell'umanità intera. Un anno di magnifiche letture, con scrittori siciliano-catanesi e la loro "universale" sicilianità.
"Letteratura di viaggio"
Il viaggio nella sua accezione fisica e spirituale è un tema affrontato da diversi scrittori. Un buon libro sui viaggi allarga i nostri orizzonti, ci dà la carica e ci suggerisce nuovi modi di guardare e vivere il mondo.
La letteratura di viaggio come arricchimento della nostra conoscenza del mondo.
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La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno."
(Francis de Croisset, Le cœur dispose, 1912)
La metafora della lettura come viaggio di introspezione, di crescita e scoperta riscuote sempre un grande fascino nel panorama letterario. Nel particolare i libri che hanno come tema il viaggio inteso in senso geografico permettono di visitare posti lontanissimi e culture diversissime, facendoci entrare in contatto con altre realtà.
"Il teatro Shakespeariano"
L'Inghilterra era uscita dalle due grandi guerre che l'avevano travagliata e forgiata. La prima, esterna, la Guerra dei Cent'anni, aveva sancito il definitivo ritiro nell'isola; l’altra, interna, la Guerra delle Due Rose, aveva dato inizio alla dinastia Tudor. La scoperta dell’America, e dunque l’apertura delle rotte commerciali verso il nuovo continente, la Riforma Religiosa e l’inizio dell’età elisabettiana, avevano creato grande fermento politico, sociale  culturale. In tale contesto vive e opera William Shakespeare; e i 400 anni dalla sua morte (1616-2016) sono l’occasione per rileggere le sue opere e per riflettere su ciò che è stata ed è ancora l’Inghilterra.
"Reportage di guerra"
Riviviamo attraverso reportage giornalistici di guerra le vicende belliche dal 1955 in poi. Partendo dalla  guerra del Vietnam , dove il giornalismo fu importante per le sorti di questo conflitto, per spaziare alla guerra del Golfo, la guerra del Kosovo fino all'Afganistan e Iraq, per tentare di conoscere le drammaticità della guerre attraverso grandi giornalisti.
"Criminalità e letteratura"
E' la letteratura dell’illegale, della sopraffazione, della follia, del crimine. Quello immaginato, concepito "in vitro" e quello reale della cronaca, analitico, documentale, che ha purtroppo e tristemente inflitto sofferenza vera. L'idea è quella di analizzare insieme, attraverso un percorso fatto di romanzi duri, difficili da leggere ma intensi e forti, i tratti salienti del genere di cui ne studieremo storia e genesi.
Avremo l’opportunità, leggendo, di approfondire i meccanismi psicologici che da sempre fanno si che la criminalità susciti nelle persone un coacervo di sensazioni contrastanti: curiosità, atavici sensi di colpa, catarsi.
Leggeremo i romanzi e i saggi che ci hanno raccontato le storie criminali più drammatiche, tristi e spaventose, nella speranza che fungano da monito e contemporaneamente gettino luce negli gli angoli più bui della nostra anima di essere umani.
Ci soffermeremo anche sulla letteratura che ha descritto e indagato la criminalità organizzata nei vari paesi del mondo e sulle radici che l'hanno generata.
Scopriremo, o forse avremo semplicemente conferma, di quanto sia sottile e labile il confine tra giusto e sbagliato, corretto e scorretto, legale e criminale, senno e follia.
"Il piacere della lettura"
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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso" (Marcel Proust)
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Nessun vascello c'è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane" (E. Dickinson)
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Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine" (Virginia Woolf)
Sono solamente alcuni dei moltissimi aforismi che testimoniano il piacere della lettura. Eppure leggere è un piacere che non tutti si concedono. In Italia, in particolar modo, colpisce come sempre il dato Istat: nel 2015 quasi 6 italiani su 10 non hanno letto nemmeno un libro, mentre un lettore su due non è andato oltre il terzo. Mancanza di tempo, forse; o più probabilmente di interesse. Ma per gli irriducibili, che per i libri nutrono curiosità e passione, che cosa significa leggere?
"Il mondo all'inizio del Novecento” 
Era un mondo di estremo e positivo ottimismo verso il futuro, era il mondo del liberty ma anche il mondo del futurismo, era il mondo delle grandi fiere internazionali, era il mondo figlio della seconda rivoluzione industriale e di decenni di pace. Un mondo in cui si respirava un solare sentimento di fiducia nel progresso.
Un mondo poi travolto dalle guerre, dai massacri, dall'incubo nucleare, dalla globalizzazione, dalle grandi migrazioni umane, dal male dei tumori e dall'inquinamento di un secolo di sversamenti industriali nell'acqua e nell'aria.
Dopo cento anni, dotati del “senno di poi” cosa possiamo rispondere alle speranze dei nostri bisnonni? Che insegnamenti possiamo trarre per interpretare  il nostro tempo che invece la speranza l'ha persa?
"La poesia com'è oggi"
Che fine ha fatto la poesia? Perché al giorno d oggi non se ne sente il bisogno come un tempo? In fondo la poesia nasce da una emozione per poi essere trascritta e resa solo più bella e ornata. Che la tecnologia e i pensieri superficiali della quotidianità hanno fatto dimenticare cosa vuol dire distillare le emozioni e renderle fruibili a tutti?