Katya ha scritto: Io ho finito il romanzo. Posso abbandonare??

Un altro romanzo lo leggerei ma al pensiero che dobbiamo leggere il saggio.....

Ma no, Katya, non abbandonare!! Leggendo una discussione su anobii ho capito che con la Woolf ci si divide in due fazioni: a chi piace moltissimo e a chi non piace per nulla. Però questo succede solo per i suoi romanzi perchè chi parla dei suoi saggi ha sempre una parola di apprezzamento, in generale ho letto di molti che considerano di gran lunga meglio la Woolf saggista che quella romanziera....perciò provaci con noi Katya!
Personalmente proverò a leggere anche un altro romanzo perchè ho letto che Orlando costituisce un unicum nella sua produzione perciò sono curiosa di leggere una sua opera che rispecchi più le sue peculiarità.
Tornando a Orlando...il fatto che si legga velocemente non è sempre un punto a favore perchè in certi punti scorre via come l'acqua senza lasciare nulla dietro di sè e in certi altri sembra una mattonata in testa fatale!

Non mi ricordo dove l'ho letto ma concordo sul fatto che spesso ci sia sfoggio stilistico, voglia di fare qualcosa di particolare per rompere le tradizioni, però a me, che amo i classici ottocenteschi, proprio non mi si confà.
Certo, ci sono molti pensieri notevoli, frasi poetiche e idee profonde ma senza una trama consistente mi sembra che siano sospesi nel vuoto.
Riporto comunque qualche passaggio che mi è piaciuto in particolare:
"Le illusioni sono per l'anima ciò che l'atmosfera è per la terra. Toglietele quell'aria tenera, e la pianta morirà, i colori svaniranno. [..] La verità ci annienta. La vita è un sogno. E' il risveglio ad ucciderci. Chi ci deruba dei sogni ci deruba della vita..."
"Non c'è nel petto dell'uomo passione più forte del desiderio di far pensare gli altri come lui. Nulla tronca alla radice la sua felicità, nulla lo riempie di tanto furore come sapere che un altro tiene a vile ciò che egli pregia."
Quest'ultimo assunto è verissimo, da che mondo e mondo si vuole sempre imporre il proprio modo di vedere le cose (parlo in generale, non per me e per voi), le lotte, le guerre che ci sono state negli anni, nei secoli prendono piede dall'incapacità umana di scendere a compromessi, dal desiderio di supremazia, in fondo dal desiderio di potere, sia esso la conquista di un territorio o l'imposizione delle proprie idee.
Ecco perchè m'incuriosice di più la produzione saggisitica della Woolf, è capace di pensieri profondi e interessanti, e preferisco leggerli svincolati dalla fantasia.