SINOSSI
Combattuta nel 480 a.C. dagli spartani guidati da Leonida e dai loro alleati per difendere la libertà ellenica contro l'avanzata di Serse, la battaglia delle Termopili passò alla storia come un immortale esempio di eroismo. Secondo le cronache antiche uno solo dei trecento guerrieri di Sparta sopravvisse: Aristodemo, ritiratosi in seguito a una ferita e per questo disprezzato dai concittadini, almeno fino a quando non ebbe occasione di espiare la sua presunta viltà. Questo avvincente ed emozionante romanzo storico narra come Aristodemo, seppure scettico e disilluso, si unì a Leonida insieme coi suoi amici, ben più motivati di lui. Insofferente all'implacabile sistema spartano, reo, ai suoi occhi, di creare non uomini, ma meri strumenti per procurare gloria allo Stato, e folle d'amore per una altera femme fatale, Aristodemo disprezza Leonida, anche se il re lo prende a benvolere e gli affida gli incarichi più delicati, fino all'atteso, cruento scontro con i persiani. Pur nella sua ideale opposizione, Aristodemo si batte valorosamente, scegliendo però di sottrarsi alla tragica fine. Il sacrificio dei compagni acquisirà anche ai suoi occhi una dimensione eroica, quando avrà appreso i retroscena che si celavano dietro l'impresa. 300 guerrieri racconta da un punto di vista assolutamente inedito la storia dell'epica battaglia, rivelando le passioni e gli intrighi, la cruda violenza e il coraggio nelle gesta leggendarie di trecento eroi.
RECENSIONE
Voglio partire da un commento espresso dal grande giornalista Corrado Augias che, in un suo intervento a "Il venerdì di Repubblica", si esprime a proposito dell’autore dicendo che «Frediani è un esperto narratore di battaglie». In effetti, gran parte del romanzo è basato sulla preparazione fisica, psicologica e tattica, non di una semplice battaglia bensì della battaglia delle Termopili, dove un numero veramente esiguo di guerrieri, 300 spartani guidati dal re Leonida e affiancati da un’alleanza delle poleis greche, sfiderà l’esercito più grande di sempre, quello del re Serse. Molta attenzione è data ai dettagli e ai tatticismi che, a mio parere, sono un po' troppo prolissi e possono creare una mancanza di attenzione del lettore, il quale è portato a sorvolare, il più velocemente possibile, questi lunghi capitoli alla ricerca del sentimento vero e proprio del romanzo. La narrazione inizia e si conclude attraverso il contrastante sentimento del protagonista, il bell’Aristodemo, vero simbolo del guerriero spartano che, a causa di una passione travolgente che crede essere il suo vero amore, finisce per trovare la propria rovina. Ma uno spartano è uno spartano fino alla fine e Aristodemo lo sa e lo è anche quando tutto sembra perduto. Pur essendo un’amante dei romanzi storici perché mi permettono di vivere tramite le parole dello scrittore un periodo lontano da me, stavolta ho apprezzato il romanzo solo a tratti perché, appunto, è troppo incentrato sulla parte bellica. Probabilmente si tratta di un mio limite personale. Tuttavia, la lettura mi ha travolto nel vero senso della parola, soprattutto quando, attraverso gli occhi del protagonista o dei suoi amici, mi ritrovavo a vivere le loro passioni e le loro paure. Indubbiamente un romanzo di livello, ma che richiede più attenzione di quanto mi aspettassi da una lettura serale rilassante.
[RECENSIONE A CURA DI CARNEMOLLA]
| Autore | Andrea Frediani |
| Editore | Newton Compton Editori |
| Pagine | 375 |
| Anno edizione | 2007 |
| Collana | 9,90 |
| ISBN-10(13) | 9788854108028 |
| Prezzo e-book | 3,99 € |
| Categoria | Classico - D'ambiente - Storico |

