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SINOSSI

Pubblicato in Francia nel 1884, "Controcorrente" (noto anche come "A ritroso") ha segnato in profondità l'immaginario culturale europeo, influenzando la visione dell'arte e della vita, tra gli altri, di Oscar Wilde, Gabriele D'Annunzio e Marcel Proust. Considerato il manifesto, o meglio, la bibbia del decadentismo, il romanzo segue le vicende del protagonista, Jean Floressas des Esseintes, impegnato a sconfiggere la Natura attraverso l'Artificio. La figura di des Esseintes, a sua volta modellata su quella reale del conte Robert de Montesquiou, divenne il prototipo di tutti gli esteti e i dandy di fine secolo. Romanzo atipico, con un solo personaggio, privo di dialogo e delle tradizionali soluzioni narrative, "Controcorrente" si dispiega in un universo di eccentricità, stravaganze, follie, inquietudini, deliri, descritto con un linguaggio prezioso, sfolgorante di inusuali metafore; una scrittura nella quale ogni singola parola, scelta con l'accuratezza e l'amore per la rarità tipici del collezionista, scintilla e luccica, in una perfetta corrispondenza tra lingua e personaggio. Con uno scritto di Guy de Maupassant e uno scritto di Jules Barbey d'Aurevilly.

RECENSIONE

Romanzo archetipo della corrente letteraria del decadentismo, il romanzo di Huysmans ha come protagonista un nobile aristocratico, di nome Des Esseintes, il quale, a causa della sua malattia, la nevrosi, si trasferisce in una villa ai margini della società: egli è un tipo schivo, misantropo, che ama solamente il lusso e la raffinatezza; per questo motivo incarna la figura del dandy, cioè l'esteta che concepisce la sua vita come un'opera d'arte e il cui unico obiettivo è quello di circondarsi di cose belle. Tutto il romanzo si articola nella descrizione minuziosa della villa di Des Esseintes, che ostenta e trasuda la lussuria e la brama di ricchezze del suo abitante: vengono descritti in modo dettagliato le sue opere d'arte, i suoi libri, il suo arredamento e persino i profumi che si respirano in questa casa così opulenta. Tuttavia con il procedere del romanzo, la malattia di Des Esseintes peggiora, e pertanto egli decide di tornare a Parigi. Il finale è molto pessimista e segna la sconfitta del dandy, che esce dalla vicenda sempre annientato, come del resto avviene negli altri romanzi decadenti, come ad esempio quello di D'Annunzio (Il Piacere) e quello di Wilde (Il ritratto di Dorian Gray). Lo consiglio parecchio, soprattutto agli amanti di questo genere.

[RECENSIONE A CURA DI PATTYY]