SINOSSI
Per amore di una bellissima attrice, Isabelle, il barone di Sigognac, ultimo rampollo di una antica famiglia decaduta, lascia il suo castello in rovina e si unisce a una compagnia di attori girovaghi. Qui iniziano le sue avventure: gli incontri, gli ostacoli, le sorprese, le incognite del viaggio, quelle dell'amore e quelle della gelosia.
RECENSIONE
Il capitan Fracassa mi ha accompagnata nelle serate di inverno e primavera e l'ho finito pochi giorni fa. Ho iniziato leggendolo ad alta voce la sera, a mio figlio, e posso dire di averlo letto quasi tutto in questo modo, anche se io sono andata più avanti nella lettura. Questo libro si presta tantissimo a una lettura quasi recitata perché il linguaggio è ricco, plastico, descrittivo e ironico. I fatti e i dialoghi vengono da un'altra epoca, ma sono così sagaci e gustosi che anche un ragazzino può appassionarsi a questa storia. Le ricche descrizioni degli ambienti paesaggistici e architettonici, degli abiti, delle persone, dei gesti e degli animali sono molto accurate e sembra davvero di osservare un quadro. Il lettore, infatti, passa dalla visione letteraria a quella pittorica, come voluto dallo stesso autore. Ciò può annoiare se si ricerca solo l'azione, personalmente l'ho davvero gustato forse perché l'ho letto a piccoli pezzi, a intervalli regolari, a parte le ultime cento pagine che ho divorato. La vicenda si svolge nel 1600, ma il romanzo non ha note storiche, non ci sono tesi morali o religiose, né si dibatte alcun problema politico; i personaggi agiscono, vestono e parlano secondo il tempo. Il carro dei Tespi e la sua compagnia teatrale mi hanno veramente conquistata, è stata una lettura nuova e piacevole, pura e classica. Il barone di Sigognac è un gentiluomo, nobile di fatto e d'animo, ama l'attrice Isabella in modo sublime e casto. Lei si eleva a rinunce, ma ama in modo fedele e completo, rimane coerente e onesta fino in fondo. Nel romanzo troviamo duelli di spade, imboscate e tranelli, castelli sfarzosi e diroccati, ma anche fedeli servitori e vagabondi in cerca di soldi, o ancora pasti opulenti e frugali, ricchezza e povertà, il tutto è descritto in modo così melodioso e suggestivo che ricomincerei la lettura! Citando le parole del Principe di Vallombrosa, personaggio che rivede le sorti dei nostri personaggi alla fine del romanzo, la narrazione di questo libro si può intendere così: "...come potevate indovinare i misteri che si sono squarciati ad un tratto per il concorso di circostanze che si giudicherebbero romanzesche ed inverosimili, se si trovassero in un libro?". E il nostro libro è proprio questo, io ne consiglio la lettura a chi ha voglia di un classico e di immergersi in un'altra epoca.
[RECENSIONE A CURA DI SILVIAM]
Autore | Théophile Gautier |
Editore | BUR Biblioteca Univ. Rizzoli |
Pagine | 595 |
Anno edizione | 2004 |
Collana | BUR I classici blu |
ISBN-10(13) | 9788817002707 |
Prezzo di copertina | 12 € |
Prezzo e-book | 2,99 € |
Categoria | Classico - D'ambiente - Storico |