SINOSSI
Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l'Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l'acquisto dell'intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all'amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l'ombra di quell'amore non lo lascia mai, fino all'ultimo… Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent'anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull'altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos'altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d'amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d'Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele. Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola – esaltante e terribile, gloriosa e tragica – di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili.
RECENSIONE
Continua la saga dei Florio in questo secondo romanzo storico della Auci. Casa Florio raggiunge il suo massimo splendore in quanto a potere e ricchezza con Ignazio Florio, figlio di Vincenzo, grazie anche al matrimonio contratto con la nobile Giovanna. L'ascesa dei Florio sembra inarrestabile, Ignazio si mostra carismatico e lungimirante quanto se non più del padre, in più ha garbo e pacatezza. Sacrificherà tutto, anche l'amore, per Casa Florio e una nota di malinconia accompagnerà tutta la sua vita. Fortunatamente non avrà modo di vedere la parabola discendente della sua famiglia, il fallimento delle sue attività e il suo patrimonio completamente dissipato. A chi attribuire la colpa di ciò? A Ignazio junior? Forse, ma il declino di Casa Florio è anche determinato dalla cattiva sorte che si accanisce contro la famiglia più potente della Sicilia. Ignazio junior passa al comando di Casa Florio troppo giovane a causa della scomparsa prematura del padre. Il ragazzo non intende sacrificare la sua vita per il lavoro come hanno fatto suo padre, suo nonno e prima ancora lo zio del nonno. Ignazio junior vuole divertirsi, sposa la donna più bella d'Italia se non di Europa, Franca, ed insieme renderanno Palermo una città magnifica. Ignazio e Franca Florio saranno una delle coppie più ammirate di Europa nel periodo della Bella Epoque. Memorabili le feste da loro organizzate all’Olivuzza, riceveranno personaggi di spicco, imperatori e re, saranno dei formidabili mecenati. La vita però non sorriderà a lungo per loro, la famiglia sarà costellata di lutti e non resterà nessun erede maschio. Il nome Florio sparirà per sempre. Romanzo appassionante, ben scritto e accurato nella ricostruzione storica, che si inserisce nella migliore tradizione della letteratura siciliana e non a caso la critica letteraria ha rievocato Il Gattopardo (capolavoro assoluto) e le opere del Verga.
[RECENSIONE A CURA DI NAUTILUS]
| Autore | Stefania Auci |
| Editore | Nord |
| Pagine | 688 |
| Anno edizione | 2021 |
| Collana | Narrativa Nord |
| ISBN-10(13) | 9788842931546 |
| Prezzo di copertina | 20,00 € |
| Prezzo e-book | 12,99 € |
| Categoria | Classico - D'ambiente - Storico |


Commenti
La saga della famiglia Florio mi ha appassionato molto, il libri sono scritti in modo coinvolgente e ho trovato degni di nota gli "inserti" storici che l'autrice ha inserito all'inizio di ogni periodo storico. Finita la lettura dei due libri ho fatto una mino-vacanza a Palermo, dove non ero mai stata ed è una bellissima città. Camminando per quei luoghi, transitando davanti a luoghi citati nei romanzi, visitare il Teatro Massimo è stato un pò come essere con Donna Florio. Purtroppo non sono riuscita a visitare l'interno del Viilino Florio causa chiusura Covid.