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Scopriamo insieme cosa ci attende nella classifica di luglio con Andrea Bajani e il suo L'anniversario, Gianluca Gotto con Verrà l'alba, starai bene e l'autore giapponese, enigmatico con la sua maschera bianca, Uketsu con Strani disegni. A seguire lo young adult di Stefania S. Red. Colpo di fulmine, Nunzia Scalzo con La regola dell'ortica. Le indagini della grafologa Bea Navarra e l´esordio del vicequestore Rocco Schiavone, nato dalla penna di Antonio Manzini, in Sangue Marcio.

Conquista il primo posto in classifica L'anniversario (Feltrinelli) di Andrea Bajani, proclamato proprio a inizio luglio vincitore del Premio Strega 2025. La storia si concentra su un uomo che, a distanza di un anno dalla morte della madre, affronta un difficile anniversario, cercando di fare i conti con il passato e il significato di quella perdita. Con una scrittura delicata e riflessiva, Bajani indaga le emozioni più profonde legate al ricordo e al dolore, trattando temi universali come il tempo che passa, il senso della vita e il modo in cui ci confrontiamo con il ricordo di chi non c'è più. Un'opera intensa che invita alla riflessione sulla fragilità umana e sull'importanza della memoria.

Sale al secondo posto Gianluca Gotto con il suo Verrà l'alba, starai bene (Mondadori) che ha come protagonista Veronica, una donna che, per sfuggire a un dolore troppo grande, decide di rifarsi una vita a Melbourne. Lì, si costruisce una carriera di successo e appare a tutti come una trentenne brillante e realizzata. Tuttavia, questa facciata nasconde una profonda solitudine e un bisogno maniacale di controllare ogni aspetto della sua vita — dal lavoro all'alimentazione — per non sentire il dolore del passato. Quando lo stress e le sue ossessioni la spingono al limite di una crisi, un evento inatteso la costringe a fermarsi. Un tentativo disperato di fuggire ancora, la porta in una terra lontana, dove incontra un'altra anima smarrita. Questo incontro segna l'inizio di un percorso che la porterà finalmente ad affrontare il suo dolore e a trovare la rinascita.

Chiude il podio Uketsu con Strani disegni (Trad. S. Lo Cigno; Einaudi), che rivoluziona il genere crime. Il romanzo si allontana dalle classiche indagini per immergere il lettore in un'esperienza visiva e mentale unica. La trama si snoda attraverso una serie di disegni, apparentemente scollegati tra loro, che vanno dallo scarabocchio inquietante di un bambino agli schizzi di una vittima. Il lettore non è un semplice spettatore, ma viene costantemente chiamato a decifrare questi indizi grafici, trasformando la lettura in un'indagine in prima persona. L'orrore non è descritto con scene cruente, ma emerge da un'inquietudine sottile e penetrante, che si annida nei dettagli più insospettabili e nei risvolti psicologici dei personaggi. Uketsu manipola abilmente le percezioni, creando un'atmosfera di suspense permanente. Con questa formula innovativa, che fonde elementi di manga, videogiochi e thriller psicologico, ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo, affermandosi come un vero e proprio fenomeno letterario.

In Red. Colpo di fulmin  (Sperling & Kupfer) di Stefania S. troviamo Scarlett Crimson, una ragazza sognatrice e introversa, che si rifugia in un mondo di fantasia per sfuggire alla monotonia della sua vita in un piccolo paese scozzese. La sua estate a Edimburgo, un luogo di ricordi felici, prende una svolta inaspettata quando incontra Ace. Lui, uno studente universitario brillante e razionale, è l'esatto opposto di Scarlett: non crede nei sogni e ha messo da parte l'immaginazione. La loro relazione è il cuore della storia, un incontro tra due mondi che si attraggono e si scontrano. Scarlett, che vede troppi colori, è l'opposto di Ace, che sembra non vederne nessuno, una metafora che nasconde segreti e traumi del passato. Attraverso il loro legame, il romanzo affronta temi come la crescita, il dolore, l'accettazione di sé e la difficoltà di superare le proprie paure. La narrazione mette in luce il conflitto interiore di Scarlett, che deve imparare a lasciare il suo mondo fantastico per affrontare la realtà, scoprendo che la maturità non è solo una questione di età, ma di scelte e consapevolezze.

In quinta posizione Roberto Saviano con il suo L'amore mio non muore (Einaudi), in cui racconta la storia vera e drammatica di Rossella Casini, una giovane di Firenze che si innamora di Francesco, uno studente calabrese legato alla 'ndrangheta. Il loro amore, nato in un contesto di tensione e violenza negli anni '70 in Italia, si scontra con la brutalità della criminalità organizzata. Rossella, piena di vita e speranza, decide di restare accanto a Francesco anche quando scopre le sue radici mafiose, credendo che il loro amore possa cambiare le cose. Tuttavia, dopo una vacanza a Palmi, Rossella scompare misteriosamente e viene riconosciuta come vittima della 'ndrangheta, anche se il suo corpo non è mai stato ritrovato. Il romanzo è un racconto intenso di amore, coraggio e tragedia.

Segue Nunzia Scalzo con La regola dell'ortica (Feltrinelli), un giallo che si distingue per il suo approccio meticoloso e per l'originale professione della protagonista, la grafologa forense Bea Navarra. Il romanzo si muove su due piani temporali: il 1965, anno in cui la giovane Norma Speranza viene trovata morta a Catania in circostanze sospette, e l'attualità, dove Bea Navarra, su incarico della nipote della vittima, riapre il caso. La trama si sviluppa come un vero e proprio "cold case" in cui la grafologia non è un semplice strumento, ma il cuore pulsante dell'indagine. Attraverso l'analisi di un biglietto d'addio, che potrebbe essere falso, Bea decifra non solo la calligrafia, ma anche i segreti e le bugie che si celano dietro le parole scritte.

Torna in libreria dopo vent'anni Sangue Marcio (Piemme) di Antonio Manzini, l'esordio del vicequestore Rocco Schiavone. Al centro della storia ci sono i fratelli Pietro e Massimo, la cui infanzia borghese e privilegiata viene brutalmente spezzata dall'arresto del padre, soprannominato dai giornali "il mostro delle Cinque Terre". Venti anni dopo, le loro vite sono radicalmente diverse: Pietro è un cronista di nera introverso, mentre Massimo è un commissario di polizia tormentato e alcolizzato. I due si ritrovano uniti, e costretti a confrontarsi, da una serie di efferati omicidi commessi da un serial killer. Questo evento li costringe a riavvicinarsi, riaprendo vecchie ferite e costringendoli ad affrontare un passato che credevano sepolto. La forza del romanzo risiede nell'abilità di Manzini di costruire personaggi complessi e credibili, le cui ferite interiori li rendono capaci sia di azioni eroiche che di autodistruzione. "Sangue Marcio" non è solo un'indagine su una serie di omicidi, ma un viaggio nel dolore, nel risentimento e nelle dinamiche disfunzionali di una famiglia distrutta. L'opera si afferma come un thriller che, oltre a tenere col fiato sospeso, spinge il lettore a riflettere sul peso del passato e sulle diverse forme che può assumere il male.

A seguire Isabel Allende con Il mio nome è Emilia del Valle (Trad. E. Liverani; Feltrinelli), che narra di una donna nata a San Francisco nel 1866, con una storia molto interessante. Cresciuta in un quartiere umile del Messico, ha dimostrato fin da giovane di essere brillante e indipendente, scrivendo romanzi d'avventura sotto pseudonimo. La sua carriera decolla quando diventa giornalista e convince il suo editore a mandarla in Cile per coprire una guerra civile, dove vive in prima persona gli scontri, si innamora e riscopre il suo passato familiare. Nonostante le opportunità di tornare a San Francisco e di vivere il suo amore, sceglie di visitare una proprietà ereditata dal padre vicino al lago Pirihueico, in un luogo di grande bellezza naturale. La sua vita è una storia di amore, guerra, scoperta e redenzione, raccontata da una donna coraggiosa che affronta grandi sfide, sopravvive e si reinventa.

Troviamo un altro giallo con Marco Malvaldi e il suo Piomba libera tutti, che mescola ilarità e malinconia in un equilibrio perfetto. In questo nuovo capitolo della serie del BarLume, l'estate porta con sé gioie e dolori: la figlia di Massimo ha scoperto la parola "no" e sua madre, in pensione, torna a riempire la casa. Ma l'assenza più ingombrante è quella di Aldo, uno dei "vecchietti" del BarLume, morto in primavera. La sua sedia vuota nel bar è un vuoto che pesa sul cuore di tutti. Mentre Massimo è impegnato a onorare l'eredità di Aldo, cercando un acquirente per la sua vasta collezione di vinili e CD, il vicequestore Alice Martelli cerca di distrarre i vecchietti dalla tristezza, coinvolgendoli nella sua ultima indagine. Giada Meini, un'impiegata delle poste odiata da tutti, viene trovata strangolata nel parcheggio del suo condominio a Pisa. Tutti gli inquilini sono sospettati, specialmente per i numerosi screzi condominiali e voci di ricatti. La ricerca dell'assassino si complica quando i vecchietti, con le loro ipotesi bislacche, iniziano a darsi da fare e quando sembra che anche il fantasma di Aldo metta lo zampino nella vicenda.

Di madre in figlia (Feltrinelli) di Concita De Gregorio è un romanzo che racconta la complessa relazione fra tre donne di diverse generazioni: la nonna Marilù, la madre Angela e la nipote Adè. Marilù vive isolata su un'isola, portando con sé il ricordo di un passato libero e anticonformista negli anni Settanta, che ha lasciato tracce di trascuratezza nella vita di Angela. Quando Angela si trova a dover affidare temporaneamente la figlia Adè alla nonna, tra loro si riaccendono emozioni e segreti nascosti, legati alla storia familiare e a un passato di figure femminili forti e misteriose. La narrazione si sviluppa attraverso le voci di tutte e tre, esplorando temi come l'amore, la protezione, il lasciar andare.

(articolo a cura di Katya Scarvaglieri)

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