Martedì, 04 Novembre 2025

"La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne

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08/07/2020 10:58 #44732 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne

bibbagood ha scritto: Ho già avuto commenti di chi, dopo aver letto le prime pagine, abbia abbandonato perchè troppo pesante :dry: :unsure:


Per quel che ricordo, confermo ... :dry:

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08/07/2020 16:27 #44743 da Katya

bibbagood ha scritto: Sorpresa sorpresa, direi di rimandare l'inizio di ancora qualche giorno, visto che so che alcuni di voi preferiscono continuare a dedicare ancora un po' di tempo a I miserabili. Per quanto mi riguarda, credo che rimanderò l'inizio a tra circa una settimana.
Ho già avuto commenti di chi, dopo aver letto le prime pagine, abbia abbandonato perchè troppo pesante :dry: :unsure: Ma sono sicura che ce la faremo B) Dopo l'inizio pesante dovrebbe riprendersi più che bene!
Voi come state messi a letture e tempistiche?

Cioè... Io ho già iniziato? Che faccio mi metto in punizione? Non mi state piacendo :D :D :P

Non mi ha invogliato ad abbandonare ma ammetto che è dettagliato nella descrizione e soprattutto fa un giro parecchio lungo per arrivare alla vera storia ma non sono per nulla insoddisfatta della lettura.

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12/07/2020 14:42 #44794 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne
Ho iniziato la lettura e trovo particolarmente interessante il prologo in cui si "autoquestiona" sul proprio ruolo di scrittore.
Ho letto anche qualcosa sul processo alle streghe avvenuto nel 1692.
E voi? A che punto siete?

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13/07/2020 11:50 #44800 da Bibi
Ciao ragazzi, mi unisco a voi in corsa!

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15/07/2020 08:29 #44826 da Katya
Io ho finito la lettura... :D
È molto scorrevole anche se, avendo visto il film, mi aspettavo che fosse raccontata diversamente, già l'inizio mi ha un po' spiazzato ma ho apprezzato la storia. Aspetto altri vostri commenti

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16/07/2020 12:23 #44838 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne
Ho iniziato anche io finalmente la lettura.
Confermo che il primo capitolo, che di fatto è un'introduzione per presentare l'espediente narrativo con cui far partire la storia, è lungo e può risultare noioso, non succedendo di fatto nulla e venendo descritti personaggi, che probabilmente non verranno più nominati. Tuttavia non l' ho trovato così pesante, anzi, mi è piaciuta la descrizione del contesto in cui si muoveva l'autore, della società del New England di inizio Ottocento. La mia edizione ha molte note che spiegano i riferimenti ai partiti politici e ai personaggi popolari e sembra il primo capitolo sia molto autobiografico, anche se non so quanto sia stato in realtà inventato per appunto creare l' espediente con cui iniziare a raccontare.
Ho iniziato quindi poi il racconto vero e proprio della Lettera scarlatta e ho trovato interessante quando dice che appena veniva fondata una città, si costruissero innanzittutto prigione e camposanto, poi il resto. Le chiacchiere delle comari presentano fin da subito e in modo diretto la mentalità puritana in cui si svolge la storia, esprimendo una ripugnanza bigotta e spietata per Hester. Quel sentimento cristiano per cui si battono non arriva a raggiungere la pietà per una neonata che in tre mesi di vita ha visto solo la prigione e mai la luce.
Per ora ne sono soddisfatta e continuo con piacere la lettura :-)

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16/07/2020 15:53 #44842 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne

Tuttavia non l' ho trovato così pesante, anzi, mi è piaciuta la descrizione del contesto in cui si muoveva l'autore, della società del New England di inizio Ottocento.

Ho finito l'introduzione che mi è piaciuta molto per il motivo che hai espresso nel tuo post.
Ho trovato anche molto bello il modo in cui la luce lunare sugli oggetti di uso quotidiano in casa, induca alla creatività letteraria.
Anche se a dir il vero tutte le parti dell'introduzione mi sono piaciute...

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24/07/2020 22:12 #44930 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne
Ho terminato il libro qualche giorno fa.
Per me si tratta di una splendida lettura, ma aspetto che tutti l'abbiano finito per commentarlo.
Un'ultima cosa: leggerlo insieme a I miserabili è stato emozionante.

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31/07/2020 10:35 #44999 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne
Torno a commentare purtroppo solo ora, a quasi lettura ultimata e sicuramente non riuscirò a ricordare tutte le parti che mi hanno colpito e che volevo commentare qui.
A parte il capitolo introduttivo che può risultare lungo, quando inizia la storia la narrazione diventa scorrevolissima, e in particolar modo vengono affrontati tantissimi temi interessanti in modo approfondito, incisivo, ma senza assolutamente risultare pesanti.

Riflessioni sparse:
Bellissima la figura di Perla, che per Hester rappresenta insieme il monito continuo del suo peccato e dalla sua rovina, e insieme l'unica fonte di gioia. Fatto che ho ritrovato già in altri film e libri in contesti più violenti, in cui donne vittime di violenza non sanno se tenere o meno il figlio frutto di quell'atto, perchè ricorderebbe loro costantemente un evento doloroso. Hester è una donna molto forte, ma nel suo rapporto con Perla la vedo un po' contraddittoria: in particolare quando si riavvicina al padre della bambina, lascia un po' interdetti il cambiamento che avviene in lei, coem se quell'uomo, che l'ha abbandonata e lasciata a sè stessa e all'umiliazione per sette anni, rappresentasse un'importanza maggiore della figlia.
Colpisce infatti come in realtà Hester sembri molto più libera di altre donne proprio perchè non deve nascondere peccati e colpe, non deve attenersi a vincoli sociali, non deve fare quello che ci si aspetta da lei come invece devono fare le altre donne, accettate socialmente e quindi meno libere. Poi però nell'incontro del bosco, in cui lei si toglie la lettera e scioglie i capelli, sembra come se non si fosse mai sentita sè stessa nel ruolo che aveva accettato anni prima, come se avesse sempre finto di essere un'altra, anche di fronte alla figlia, e che solo in quel momento si sentisse di nuovo libera. Questa trasformazione mi ha colpito perchè fino a quel punto avevo notato una netta contrapposizione tra la personalità e i sentimenti di lei e del padre di Perla: lei è sempre sembrata tranquilla, in pace con sè stessa, perchè consapevole di scontare giustamente (ovviamente non per me, ma per la sua mentalità) la pena e traendo forza proprio da questa punizione, senza bisogno di nascondersi; lui invece, codardo, che si ripete varie scuse per non prendersi le sue responsabilità, vive nell'angoscia di essere scoperto , di dover apparire un'altra persona rispetto a quella che è. Ma dopo l'incontro nel bosco sembra che anche Hester in realtà abbia covato per anni odio e rancore.

Anche se la figura del padre di Perla non mi piace per niente, mette di fronte a un tema importante, ovvero se sia meglio dichiarare i reati fatti e cosi facendo perdere la possibilità di fare del bene, oppure mentire e scontare nel proprio intimo le proprie colpe cercando di fare più bene possibile. è stato perfetto leggere di questo dilemma subito dopo aver letto la prima parte de I miserabili, perchè è lo stesso dilemma che divide l'animo di Jean Valjean: anche Jean Valjean cerca di mentire a sè stesso dicendo che non dovrebbe autodenunciarsi perchè altrimenti tutte le persone che dipendono da lui tornerebbero nella miseria non potendo contare più su di lui; ma poi capisce che sta solo cercando una scoppatoia per poter prendere la decisione che preferirebbe, e che le motivazioni sono più che altro di natura egoistica che pia, e che non riuscirebbe a continuare a vivere con quel peso. Nella Lettera scarlatta invece, il padre di Perla si abbandona alle autoconvinzioni, non volendo affrontare le sue colpe; è vero che cosi facendo ha potuto continuare a rappresentare una figura di riferimento e sostegno per la comunità, ma emerge spesso l'egoismo da cui sono dettate le sue opere.

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I seguenti utenti hanno detto grazie : Margarethe

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31/07/2020 14:39 #45008 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne

Nella Lettera scarlatta invece, il padre di Perla si abbandona alle autoconvinzioni, non volendo affrontare le sue colpe

Diversamente da te, ho interpretato in un altro modo l'atteggiamento del padre di Pearl.
Mi è sembrato che la forte denuncia di Hawthorne sia nei confronti di una religione che costringe uomini e donne a vivere in un'eterna espiazione di atti che vengono considerati peccaminosi. È la società stessa che costringe il padre di Pearl a rinnegare. Non credo che si tratti di vigliaccheria, nel senso che la sua pena sarebbe stata maggiore (penso al carcere, alle torture).
In questo sta a mio parere la forza del libro: la A scarlatta brilla di luce propria e si nutre dei timori altrui.
Cosa ne pensi?

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Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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