Sabato, 06 Settembre 2025

"La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne

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02/08/2020 18:34 #45093 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne
Sì, sicuramente tutto è riconducibile al contesto sociale, che è anzi di fatto l'unico argomento del libro: non credo si volesse raccontare la storia di Hester o della Lettera scarlatta, ma della società puritana del New England ;-). Nel capitolo in cui si apre la scena della processione, la comunità viene così descritta:
"In quella stagione festosa dell'anno [...] i puritani concentravano tutta la gioia e l'esultanza pubblica che, a loro avviso, si poteva concedere alla miseria umana. Così, dissolvendo per un solo giorno la consueta nube, apparivano soltanto un po' più gravi di quanto non si mostrino quasi tutte le altre comunità in un periodo di afflizione generale".

Tuttavia, per gran parte del libro trovo comunque i due personaggi nettamente contrapposti su come approcciarsi alla società, alle superstizioni, ai pregiudizi, e soprattutto alla colpa che devono portare. Hester tiene la testa alta, lui scompare in sè stesso distrutto da sensi di colpa e vigliaccheria. Che lui sia codardo lo dice Hawthorne stesso sul finale: "Ma combattè contro la debolezza del corpo - e ancora di più contro la codardia del cuore - che tentava di sopraffarlo." Quindi sì, Hawthorne vuole criticare la società e non il padre di Perla, mi sembra ovvio, tuttavia tramite il padre e la madre di Perla descrive anche i diversi modi che si hanno per reagire: ovvero non reagendo e accettando in silenzio, oppure riscattarsi.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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03/08/2020 20:48 #45124 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne

Hester tiene la testa alta, lui scompare in sè stesso distrutto da sensi di colpa e vigliaccheria.

Ciao Beatrice! Hai perfettamente ragione e ti ringrazio per avermelo fatto notare.
Per me è stata una bella lettura.
Grazie per averla proposta!

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07/08/2020 08:41 #45176 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne
Sempre riguardo al confronto tra come i due personaggi abbiamo vissuto le conseguenze del peccato nei sette anni, riporto parti del dialogo nel bosco, in cui i due affrontano il tema dopo tanto tempo, parlandone apertamente: "Il fato e le circostanze avevano contribuito a renderla libera. La lettera scarlatta era un passaporto per regioni dove non osavano inoltrarsi le altre donne. Vergogna, Disperazione, Solitudine! Ecco i suoi maestri - severi e irriducibili. L'avevano rinvigorita, ma l'avevano allevata nell'errore". Quindi Hester ha tratto forza dalle conseguenze del peccato, diventando una donna più libera di coloro che invece non l'hanno conosciuto e hanno vissuto tutta la vita in rigide convenzioni sociali dettate da ciò che è imposto come giusto.
"Al vertice del sistema sociale [..] egli si sentiva più che mai irretito nelle regole, nei principi, perfino nei pregiudizi. [..] era costretto inevitabilmente entro i canoni del suo ordine. In quanto uomo che aveva peccato, ma con la coscienza viva e dolorosamente sensibile agli spasmi di una ferita non rimarginata, forse era più saldo entro i confini della virtù di quanto lo sarebbe stato, se non avesse peccato mai." Quindi invece lui non riesce a trarre forza dalla rielaborazione di quel che è successo, cerca quasi di "rinnegarlo" cercando di attaccarsi e assimilarsi il più possibile alle rigide convenzioni sociali del giusto.


Bella sul finale la descrizione di come l'odio trasfiguri Chillingworth, anche fisicamente, e del confronto tra questo sentimento e l'amore, che sono di fatto al stessa cosa, lo stesso tipo di energia, di linfa vitale.

Un'ultima critica alla società l'autore la dà alla fine, quando sottolinea come Perla, ritenuta frutto del demonio, esclusa per tutta la sua infanzia e adolescenza, improvvisamente diventa un buon partito perchè ricca: "se la madre e la bimba fossero rimaste, la piccola Perla, giunta in età da marito, avrebbe forse mescolato il suo sangue selvaggio con la stirpe del più devoto dei puritani". Insomma, tutta sta storia di pregiudizi, di religione, di principi e poi alla fine viene fuori che è solo apparenza e in realtà non è stato tanto il peccato, quando il fatto che non fossero ricche a determinare l'emarginazione.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ringraziano per il messaggio: Blache_Francesca, Margarethe

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17/01/2021 20:43 - 17/01/2021 20:52 #49563 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne
Una difficoltà che ho riscontrato durante la lettura è stato capire quando l'autore esprimeva un suo pensiero e quando invece esprimeva il pensiero dell'epoca o faceva ironia. Forse questa è una cosa positiva, nondimeno ho provato irritazione probabilmente gratuita verso l'autore in alcuni punti XD

Ecco un momento ironico, quando la gente altrettanto peccatrice parla male di Hester: "la tendenza della natura umana a dir sempre il peggio di sé quand'esso si impersona nel prossimo"!! Se ci pensate è verissimo, spesso le persone che dicono male degli altri sono proprio quelle che covano in sé gli stessi sentimenti negativi, mentre chi è buono è spesso ingenuo perché traspone la propria bontà sugli altri e non li ritiene in grado di commettere certi atti.

Una frase che ritengo rappresenti proprio le idee dell'autore, che comprende appieno la situazione delle donne: "Ella [la donna] discerne forse davanti a sé un compito davvero disperato. Il primo passo dovrebbe consistere nell'abbattere l'intero sistema sociale, per ricostruirlo affatto diverso. E poi, bisognerebbe modificare essenzialmente la natura medesima dell'altro sesso, o la sua lunga abitudine ereditaria ch'è divenuta una seconda natura, prima che la donna potesse assumere quella che sembra una posizione giusta ed acconcia. Infine, ovviato ogni altro ostacolo, la donna non avrà modo d'avvantaggiarsi di queste riforme preliminari finché lei stessa non sarà passata per una metamorfosi ancor più straordinaria: nel corso della quale, si scoprirà forse come l'eterea essenza in cui consiste la sua vita più vera, sia evaporata del tutto". Come interpretata l'ultima parte?!

Bibbagood: Colpisce infatti come in realtà Hester sembri molto più libera di altre donne proprio perchè non deve nascondere peccati e colpe, non deve attenersi a vincoli sociali, non deve fare quello che ci si aspetta da lei come invece devono fare le altre donne, accettate socialmente e quindi meno libere. Poi però nell'incontro del bosco, in cui lei si toglie la lettera e scioglie i capelli, sembra come se non si fosse mai sentita sè stessa nel ruolo che aveva accettato anni prima, come se avesse sempre finto di essere un'altra, anche di fronte alla figlia, e che solo in quel momento si sentisse di nuovo libera. Questa trasformazione mi ha colpito perchè fino a quel punto avevo notato una netta contrapposizione tra la personalità e i sentimenti di lei e del padre di Perla: lei è sempre sembrata tranquilla, in pace con sè stessa, perchè consapevole di scontare giustamente (ovviamente non per me, ma per la sua mentalità) la pena e traendo forza proprio da questa punizione, senza bisogno di nascondersi; lui invece, codardo, che si ripete varie scuse per non prendersi le sue responsabilità, vive nell'angoscia di essere scoperto , di dover apparire un'altra persona rispetto a quella che è. Ma dopo l'incontro nel bosco sembra che anche Hester in realtà abbia covato per anni odio e rancore.


Vero Hester è contraddittoria come dici tu, io ho notato anche la contraddizione tra il fatto che decora la lettera, la porta quasi in segno di protesta, decide di non riferire il nome di lui, definendo così la sua volontà di non conformarsi. Però allo stesso tempo rinuncia alla sua femminilità e cerca di fare più opere di bene possibile per essere apprezzata, però in modo umilissimo senza chiedere niente, sembra quasi un'altra persona! Fino alla fine non ho capito se lei ritiene di voler veramente scontare la pena o se porta la lettera proprio perché la definisce come chi lotta contro il conformismo e ricorda alla società quello che le donne subiscono. Quello che dice l'autore è che "la lettera scarlatta non aveva adempiuto il suo compito".

E quando si domanda del destino di Perla "oppure se la sua indole selvaggia e rigogliosa fosse stata addolcita e mansuefatta, e resa capace delle miti gioie muliebri."

Anche le persone che le stanno intorno sono contraddittorie ma realistiche: da un lato cominciano ad apprezzarla per le sue opere di bene e ne parlano positivamente ai forestieri, dall'altro continuano a sollazzarsi nel piacere del pettegolezzo verso di lei e nessuno si spinge più in là di un apprezzamento muto, si tengono a distanza e nessuno mostra amicizia, tranne la signora Hibbins. Che ne pensate di lei?? Qual è il suo ruolo?? Di mostrare che le streghe c'erano davvero o di mostrare il pregiudizio verso le streghe??

Bibbagood: Anche se la figura del padre di Perla non mi piace per niente, mette di fronte a un tema importante, ovvero se sia meglio dichiarare i reati fatti e cosi facendo perdere la possibilità di fare del bene, oppure mentire e scontare nel proprio intimo le proprie colpe cercando di fare più bene possibile.


Interessante! Forse quello che trapela da qui è anche dai Miserabili è che a volte sia meglio mentire per il bene, anche se spesso questo nasconde egoismo, però accettando che se si finge di essere un'altra persona, prima o poi si perde di vista la propria identità da un lato ("Nessuno può presentare una faccia a se stesso e un'altra al volgo per un periodo abbastanza lungo, senza finir per restare abbagliato e ignorare qual sia quella vera"), e se si è in contrapposizione con i propri ideali si rischia di trasformarsi in persone tristi e ciniche: "Per l'uomo insicero, è falso tutto l'universo; è impalpabile, si riduce a niente sotto la sua stretta".

Blache_Francesca: Mi è sembrato che la forte denuncia di Hawthorne sia nei confronti di una religione che costringe uomini e donne a vivere in un'eterna espiazione di atti che vengono considerati peccaminosi.


sono d'accordo, una critica è anche questa. Forse il libro può essere letto in due propettive: quella di critica alla società e quella del dilemma dell'identità e del vivere sinceramente con sé stessi e la società. Che riporta a un'altra critica alla società: il sistema puritano, al contrario di quello che dovrebbe, non permette alle persone di essere corrette, ma anzi le spingerebbe a essere false per nascondere le proprie colpe.
Una riflessione: lui non ha ammesso la sua colpa, ma secondo voi quale sarebbe stata la sua condanna? E, ci sarebbe stata? Il sistema della A sulle peccatrici era riservato solo alle donne, dopo che era stata eliminata la pena di morte per adulterio. Per questo motivo trovo molto "rivoluzionario" il fatto che lui si sia disegnato la A sul petto, perché dimostra che lui rispetta Hester come sua pari e ritiene giusto che anche lui stesso debba portare la A.

Mi ha fatto morire quando dicendo della festa al mercato, dice che durante quel giorno erano così gioiosi che "apparivano appena più gravi delle altre comunità in un periodo di normale afflizione" XD

Proprio come dici, Beatrice

Bibbagood: Insomma, tutta sta storia di pregiudizi, di religione, di principi e poi alla fine viene fuori che è solo apparenza e in realtà non è stato tanto il peccato, quando il fatto che non fossero ricche a determinare l'emarginazione.

è tutta una questione di ricchezza ma forse ancor più di posizione sociale, che naturalmente viene fortemente influenzata dalla ricchezza. E questo è mostrato anche dalla signora Hibbins che finche è parente del governatore può fare quel che vuole apertamente,
Attenzione: Spoiler!

Ho l'impressione che una riflessione che pone l'autore è anche sul divorzio: viene riportata una lunga riflessione di Hester che ci fa capire come la sua scelta dell'uomo che ha sposato fosse stata sbagliata. Ho avuto l'impressione che in modo velato l'autore volesse suggerirci che forse l'idea di scegliere un compagno a vita in giovane età non è proprio una grande idea! "in un'epoca più luminosa, quando il mondo fosse apparso sufficientemente maturo e nel momento decretato dal Cielo, sarebbe stata rivelata una verità nuova, al fine di stabilire compiutamente i rapporti tra l'uomo e la donna su basi più sicure di reciproca fedeltà"

Poi mi cade così: "L'angelo e l'apostolo della rivelazione imminente doveva essere, sì, una donna, ma nobile, pura e bella; e resa saggia, inoltre, non dal tenebroso dolore, ma dall'etereo strumento ch'è la gioia; e intesa a mostrare come l'amor sacro basti a farci felici, mediante la prova più veridica d'una riuscita in tale senso"
Ma quindi?!

Mi è piaciuta questa frase, la trovo veritiera: "L'odio, mediante processo tacito e graduale, si trasformerà addirittura in affetto, a meno che la metamorfosi non venga impedita da un'irritazione continuamente rinnovata del sentimento originale di ostilità"

Una cosa ho trovato di inverosimile: il linguaggio della bambina!! A me era più quello che il suo carattere a farla apparire demoniaca XD dice "cosa fanno tutti costoro al mercato" o "non potevo capacitarmi". Ha 7 anni!!

Per sdrammatizzare, tutto questo macello per una botta e via, speriamo sia stata almeno piacevole ;)

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

Ultima Modifica 17/01/2021 20:52 da Margarethe.
Ringraziano per il messaggio: bibbagood, Novel67, Blache_Francesca

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19/01/2021 14:43 #49619 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne
Che bello, il tuo commento e la tua analisi mi hanno fatto rivivere alcune parti della storia.

Per quanto riguarda la signora Hibbins: secondo me il suo personaggio indica un altro pregiudizio, cui si dà un gran valore epr poi accorgersi che in realtà la motivazione dietro è un´altra (se sei strana e ricca, allora va bene, se sei strana e povera, allora vieni emerginata e derisa).

Infine, ovviato ogni altro ostacolo, la donna non avrà modo d'avvantaggiarsi di queste riforme preliminari finché lei stessa non sarà passata per una metamorfosi ancor più straordinaria: nel corso della quale, si scoprirà forse come l'eterea essenza in cui consiste la sua vita più vera, sia evaporata del tutto". Come interpretata l'ultima parte?!


Bo :laugh: :laugh: Ammetto che rileggendo alcune parti da te riportate ricordo che alcune riflessioni mi riuscivano un po´ strane da capire, soprattutto perchè come dici tu spesso utilizza molta ironia nel raccontare la società dell´epoca e non si riesce a capire se sta facendo in alcuni momenti riflessioni serie o ironiche.

Una riflessione: lui non ha ammesso la sua colpa, ma secondo voi quale sarebbe stata la sua condanna? E, ci sarebbe stata? Il sistema della A sulle peccatrici era riservato solo alle donne, dopo che era stata eliminata la pena di morte per adulterio. Per questo motivo trovo molto "rivoluzionario" il fatto che lui si sia disegnato la A sul petto, perché dimostra che lui rispetta Hester come sua pari e ritiene giusto che anche lui stesso debba portare la A.


Secondo me anche se non avrebbe dovuto portare l´onta di indossare il marchio del suo peccato ovunque, si sarebbe in ogni caso dovuto ritirare, e questo gli avrebbe impedito di compiere quel che bene che gli permettesse di stare più o meno apposto con la coscienza.

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