Lunedì, 03 Novembre 2025

"I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij

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25/01/2019 20:26 #39774 da Graziella
"I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij è stato creato da Graziella
Ho iniziato la lettura "I fratelli Karamzov" mi è stata consigliata un'edizione che mi soddisfa molto, sia per l'introduzione di un certo scritto cura di Igor Sibaldi, sia per uno scritto di Proust, messo in post prefazione e tratto dalla Prigioniera, volume V della "Alla ricerca del tempo perduto"
L'edizione è degli Oscar Mondadori del 2017. Le pagine del romanzo sono 800, spero che qualcuno di voi lettori di Dostoevskij si unirà alla lettura. Anche se lo avevo letto tre anni fa, mi sento proprio perchè lo ricordo ancora di rileggerlo in questa nuova edizione.:dry: :blink:

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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26/01/2019 01:04 #39775 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij
A me è stato regalato l'anno scorso dal padre del mio fidanzato che me lo ha descritto come un libro che gli ha cambiato la vita... Da allora sosta sul mio comodino, ma ancora non l'ho letto, forse anche un po' per paura che le aspettative vengano deluse.
Mi piacerebbe iniziarlo a breve, ma non prima di aver affrontato il libro del mese di febbraio :P magari intanto se inizi puoi postare le tue impressioni così mi incomincio a fare un'idea!

L'edizione che ho è Dalai Editore (molto carina, con delle margherite sulla copertina). Per ora ho letto solo la biografia di Dostoevskij che precede l'inizio del libro ed è subito evidente che non ha avuto una vita per nulla felice. In particolare mi ha colpito l'episodio della sua condanna a morte che poi viene tramutata in lavori forzati (in Siberia) un attimo prima di essere eseguita. Sono molto curiosa di vedere come sia riuscito a portare tutte le sue esperienze, la sua visione del mondo e della religione dentro la sua ultima opera

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26/01/2019 12:48 - 26/01/2019 16:50 #39777 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij
L'uscita del Fratelli Karamazovè del 1880 un anno dopo Fedor moriva. L'introduzione al romanzo di Igor Sibaldi è molto interessante e esplicativa ed inizia così:

"Ecco dunque: i figli intorno la padre, che vanno e vengono a quella vecchia casa grigia dal tetto rosso, pien di "vari ripostigli, bugigattoli e scalette segrete". Quattro figli di madre diverse e tutte sventurate"
I fratelli Karamazov hanno avuto in'infanzia amara, il padre, un uomo abietto e dissoluto, se ne è disinteressato fin dalla loro nascita e dopo la morte delle rispettive madri, il vecchio servo si è preso cura di loro fino a quando qualche parente delle madri non ci hanno pensato loro.
Tutti i figli ormai adulti si trovano contemporaneamente nella casa paterna, ognuno con la propria motivazione, ma già si respira un'aria di tragedia, perchè in quella casa avverrà il parricidio.

"Chi non desidera la morte del proprio padre? Anche soltanto quella metaforica!"
"Tutti la desiderano: è la loro stessa vita a desiderarla, così deve essere. Deve avvenire il superamento della condizione filiale: questo è il significato di quella brama naturale, che è tormentosa, furente e piena di sensi di colpa come tutti i desideri dell'adolescenza, in cui la colpa è da un lato la maschera della paura ossessiva di non essere capaci, di non sapere come, e dall'altro lo sgomento dinanzi all'intuizione (che agli adolescenti si schiude ben più facilmente che non agli adulti) della 'dimensione' delle implicazioni immense di quel desiderio di tanto più grande dell' "io" che lo prova. Occorre che il padre si tolga di mezzo mezzo, lì, dentro all' "io", e che la condizione filiale scompaia con lui: si, ma il padre, qualsiasi padre è sempre il nuovo Padre stesso, ogni paternità terrena è il riflesso, il lembo variante della Paternità divina, è prodotta in noi dalla sua stessa matrice. Quel desiderio apre dunque le porte del sacro, dentro l'adolescente, e la paura e gli incubi ne scoccano immediatamente , poichè al di là da quelle porte tutto si presenta sotto forma di conflitto, attrito, rimorso. Il Padre è Dio"


Questo è un primo assaggio all'introduzione della lettura del romanzo. In seguito aggiungerò qualcosa, intanto c'è molto tempo e io sono a pag. 63 libro II, cioè quando avviene la riunione di tutti e tre i fratelli con il padre presso il Monastero alla presenza dello staretsZozima, il santo che vive in un eremo al di fuori del monastero.

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(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 26/01/2019 16:50 da guidocx84. Motivo: Corretto tag corsivo

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04/02/2019 19:32 #39902 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij
Ciao Graziella alla fine hai continuato la lettura dei fratelli Karamazov? Io alla fine ho iniziato, lasciando in sospeso "la storia infinita".... Ho letto un centinaio di pagine tra ieri e oggi e devo dire che mi sta piacendo moltissimo! Faccio un po' fatica con tutti questi nomi però i personaggi che sono stati introdotti fin'ora sono tutti interessanti :) Mi piacerebbe discuterne, ma forse è meglio creare un topic apposito

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04/02/2019 22:46 #39905 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij
Cara Anna, siamo nel topic giusto.
Ho appena chiuso il libro, sono arrivata alla parte seconda. Nella conclusione della prima Alesa si reca alla sera al monastero per dormire. gli dicono che starets sta riposando ma non avrà ancora tanto tempo per vivere. Questo lo scritto per darti un'idea di dove sono arrivata.
La cosa è che questo romanzo di Dostoevskij è un concentrato di vita e di pensieri sull'amore, l'onore, la depravazione, la bellezza, la religiosità, l'intelligenza, la cultura, insomma dubbi e interrogativi dell'animo umano in un solo romanzo. L'ultimo e considerato il più grande romanzo mai scritto. Che dirti, io sono commossa, incantata da tanta bellezza. Tutto è perfetto. E' la terza volta che leggo questo romanzo, a ancora oggi mentre lo rileggo di dico che questo sarebbe il romanzo da leggere tutta la vita, sempre. Non so come dirti, è come pregare.
Non ho capito quando dici che ci sono molti personaggi a chi ti riferivi, se ai Fratelli Karamazov o Alla storia infinita.
Nei fratelli Karamazov, i personaggi non sono molti da ricordare: Il padre, i tre figli più Smediakov che anche figlio di Fedor Palvovic
Attenzione: Spoiler!
Secondo me un po' alla volta entrerai facilmente nella storia.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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05/02/2019 18:21 #39914 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij

Graziella ha scritto: Non ho capito quando dici che ci sono molti personaggi a chi ti riferivi, se ai Fratelli Karamazov o Alla storia infinita. .


Mi riferivo ai fratelli Karamazov! Ad esempio ci sono i parenti delle mogli che hanno accudito i fratelli, o i vari monaci (sono arrivata alla parte del colloquio con lo starets, in particolare al capitolo dello "scandalo"). Poi spesso i personaggi hanno più nomi e l'autore utilizza delle abbreviazioni...

Comunque concordo sulla bellezza straordinaria del testo :) non annoia mai, nemmeno durante le lunghe disquisizioni etiche che anzi danno maggiore spessore ai personaggi e consentono di inquadrarli a seconda delle loro opinioni... Per ora quello che mi appare più incomprensibile è Dimitrij

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06/02/2019 12:03 #39928 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij
Ed è proprio davanti a Dmitrij che lo starets si inchina toccando il pavimento con la fronte. Ma bada
Attenzione: Spoiler!

Tutto sommato Dmitrij è il classico uomo russo che tutto vuole, ha poca voglia di guadagnarsi ciò che vuole. Pretende e ovviamente odia sua padre; un padre del genere non lo puoi certo amare.
Attenzione: Spoiler!
. Dmitrij è un uomo che non vive la vita con amore, ma con odio, è un distruttivo sopratutto di se stesso. I quattro fratelli rappresentano quattro facce di un prisma: Ivan, il pensiero, Dmitrij la sensazione, Alesa, il sentimento, Smediakov, l'intuizione. Ad ognuno di loro è affidata una parte che l'autore svolgerà perché nel suo romanzo egli ci mette davanti al dramma umano, alla tragedia, delle passioni intense che ognuno di noi vive o potrebbe vivere. e tutto ciò lo fa raccontandoci una storia vecchia come il mondo, il desiderio o il bisogno di uccide il padre che abbiamo durante l'adolescenza, per far posto al nostro diventare adulti. Dalla introduzione di Igor Sibaldi.
"Chi non desidera la morte del proprio padre?

Tutti la desiderano: è la loro stessa vita a desiderarla, così deve essere. Deve avvenire il superamento della condizione filiale: questo è il significato di quella brama naturale, che è tormentosa, furente e piena di sensi di colpa come tutti i desideri dell'adolescenza, in cui la colpa è da un lato la maschera della paura ossessiva di non essere capaci,di non sapere come, e dall'altro lo sgomento dinanzi all'intuizione (che agli adolescenti si schiude ben più facilmente che non agli adulti) della dimensione, delle implicazioni immense di quel desiderio di tanto più grande dell' "io" che lo prova. Occorre che il padre si tolga di mezzo, lì, dentro dall' "io", e che la condizione filiale scompaia con lui: si ma il padre, qualsiasi padre e sempre di nuovo il Padre stesso, ogni paternità è riflesso, lembo variante, della Paternità divina, è prodotta in noi dalla sua stessa matrice. Quel desiderio apre dunque le porte al sacro, dentro l'adolescente e la paura e gli incubi ne scoccano immediatamente, perché di la da quelle porte tutto si presenta sotto forma di conflitto, attrito, rimorso. Il Padre è Dio,"


Nell'edizione Adelphi, mi pare: copertina azzurra con un uomo a mezzo busto, all'occhiello della giacca un fiore rosso, ci dovrebbe essere alla fine del romanzo, così mi hanno detto ma è meglio assicurarsene, il famoso saggio di Freud che scrisse nel 1927 e si trova nel X libro dell'opera Omnia Boringhieri, dal titolo "Dostoevskij e il parricidio", sono poche pagine, circa 60 e se vai su Internet con questo titolo trovi eventualmente un libretto in stampa. Sempre se ti interessa l'argomento dal punto di vista della psicanalisi. Freud non usa parole tecniche e ne ha fatto una piccola opera divulgativa.
Inoltre pare, così dicono i biografi di Dostoevskij, che lui fino all'ultimo giorno della sua vita è stato in dubbio sull'esistenza di Dio e un giorno sì e uno no si dichiarava non credente.

"Come annotava Dostoevskij in quello stesso quaderno del 1880 - 1881, riguardo ai critici di sinistra:
"Le canaglie deridono la mia ignorante e retrograda fede in Dio. Quei babbei non si sono nemmeno mai sognati una forza di negazione di Dio come quella che ho messo nell' "inquisitore" e nel capitolo precedente, la risposta al quale è data da tutto quanto il romanzo. Non è come un imbecille (fanatico) che io credo in Dio. E quelli là vogliono insegnare a me e ridevano della mia arretratezza! Sì, ma la loro stupida natura non si è nemmeno mai sognata una forza di negazione come quella che ho attraversato io. Loro vorrebbero insegnare a me!"
Spero di non averti tediato con queste aggiunte critiche, che io ritengo essenziali per me, che sto leggendo per la terza volta questo capolavoro.
Io vado lenta perché porto avanti la lettura di Proust che intervallo con i Karamazov, comunque sono già all'inizio della Seconda parte e stasera riprendo al avanzare lentamente.
P.S. Tutti i parenti delle mogli non sono personaggi importanti. I protagonisti infondo non sono così tanti e si impara a conoscerli man mano che appaiono.
Ciao:) :)

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09/02/2019 20:12 #39940 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij
Anna a che punto sei? Io sono a quando lo starets Zosima, racconta ai suoi monaci la storia della sua vita, Una decina di pagine prima della parte terza. Leggo abbastanza lentamente, in questo romanzo c'è molto del pensiero filosofico russo dei pensatori dell'epoca di cui l'autore fa parte. Tutto il suo discorso verte su Dio, il cattolicesimo e il cristianesimo ortodosso russo. L'argomento non è certo trattato in modo accademico, ma direi sofferto da ognuno dei personaggi e dall'autore stesso che non nasconde al lettore la sua zona d'ombra più profonda.
Tolstoj non aveva finito questo libro, e lo richiese alla figlia, fra alcuni altri, da leggere poco prima della sua morte. Insomma, ti dirò mi trovo davanti un libro che si fa leggere ma lentamente, poche pagine al giorno.
Hai ripreso la Storia Infinita?

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10/02/2019 12:52 - 10/02/2019 12:53 #39943 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij
Ciao! Sì sto andando avanti anche se non tantissimo, sono arrivata al pranzo di Alesa con Ivàn mentre entrambi cercano di incontrare Dimitrij. Hai ragione, si tratta sicuramente di un libro che si lascia leggere, ma richiede anche molto tempo per rifletterci su... Quello che più mi fa sorridere è Ivàn e il suo tentativo di dare una spiegazione razionale alla fede in Dio (senza riuscirci ovviamente). Il fatto che ogni fratello rappresenti un'aspetto diverso della vita mi spinge a chiedermi se intraprenderanno mai un cammino per migliorarsi oppure no... per ora comunque l'unico fratello veramente positivo è Alesa, ma anche lui (come tutti i personaggi del libro) è profondamente umano e può sbagliare. L'unico fratello che, per il punto in cui sono arrivata io, mi è ancora incomprensibile è Smerdjacov. Non si intuisce molto del suo carattere... Più avanti si scoprirà di più.

De "La storia infinita" leggo qualche pagina quando vado a dormire e sono troppo stanca per capire i Fratelli Karamazov, ma non mi entusiasma particolarmente :)
Ultima Modifica 10/02/2019 12:53 da Anna96.

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10/02/2019 13:09 #39944 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij
Ciao, bella riflessione la tua su Ivan che cerca di spiegare razionalmente l'esistenza di Dio, io non ci ero arrivata: vedi il vantaggio di fare una lettura condivisa!
Finisco le poche pagine fino alla terza parte poi ti aspetto.
Pare comunque attualissimo Dostoevskij, non so se hai notato ieri su internet da "Il Giornale.it c'è una recensione di un certo Daniele Abbiati su un libro appena uscito di Ferruccio Perazzoli "il Grande Peccatore", Bompiani editore pagg. 238 € 17, una biografia su Dostoevskij.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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