Venerdì, 05 Dicembre 2025

"La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joël Dicker

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22/12/2020 19:13 - 22/12/2020 21:16 #48584 da SARA1984
scusate se riprendo questo vecchio topic pur non parlando diretta del caso quebert ma è da qui che voglio partire sto leggedo al scoparsa di stephanie sempre di joel dicker
qualcuno lo ha letto ?non lo trovate alquanto simile ...il messa gio trovato nella scatola a posto del fascicolo scomparso cosi come il messaggio nel manostritto del caso quebert poi li sbalzi temporali passato e presente ....il primo inizia con il ritrovamento di una scomparsa il secondo con una scomparsa ....non so la scrittura ti prende fin da subito però ho la perenna sensazione di dejavu
attendo commenti in merito
Ultima Modifica 22/12/2020 21:16 da guidocx84. Motivo: Aperto topic specifico

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23/12/2020 15:55 #48613 da mulaky
Ciao Sara! E' stato un libro del mese di luglio del gruppo di Catania, La Marcia degli Elefanti. QUI il nostro resoconto con commenti sul libro

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare

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26/12/2020 12:30 #48657 da guidocx84

mulaky ha scritto: Ciao Sara! E' stato un libro del mese di luglio del gruppo di Catania, La Marcia degli Elefanti. QUI il nostro resoconto con commenti sul libro


E QUI la recensione scritta da Giorgia ;)

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28/12/2020 10:34 #48688 da SARA1984
appena letta la rcenzione di Giorgia , sinceramente mi ha lasciata senza parole ....mi è sembrato un vero attacco al libro deduco che non ti sia piaciuto ...
..il mio discorso è diverso però il libro in se mi piace è mi sta prendendo molto l'inteccio i personaggi e l'andare avanti e indietro nel tempo non è male è solo che tutto questo mi sembra già letto già visto molto simile al suo libro precedente quindi, presi singolarmente per me sono bei libri che tengono la trama fino all'ultima pagina e li consiglierei ma magari ne basta leggerne uno prorio per le troppe somiglianze che trovo ...
un ultima cosa Francesca mi ha fatto notare che questi libri iniziano con sparizioni e non con un delitto e sono daccordo con lei quando dice che questo destabilizza un pò soprattutto per chi è abbituato ai classici gialli

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28/12/2020 11:45 #48689 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic "La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joël Dicker
Ho terminato di leggerlo una settimana fa e per me è stata una splendida lettura.
Ma avendo poco tempo, ne parlerò in un prossimo post.
Volevo invece riprendere una considerazione di Sara: é il mio primo libro di Dicker per cui non sono in grado di far comparazioni, ma ho voluto approfondire la sensazione di déjà-vu di Sara.
Credo che noi lettori conosciamo solo due o tre temi del genere giallo. In realtà ne esistono una decina e forse anche di più (ma dovrei comtrollare): uno di questi temi è "la sparizione". In questo senso, penso che sia un fattore di destabilizzazione per il lettore.
Faccio un esempio prendendo un classico giallo della Christie:
-presentazione dei personaggi
- assassinio
-inchiesta
-risoluzione delitti
Tutto ciò s'inquadra in un tempo cronologico che inizia nel presente e prosegue fino alla risoluzione del delitto.
Con il tema della sparizione, alcune cose cambiano:
-sparizione persona
- assassinio
- inchiesta
-risoluzione delitto
Ma il tempo cronologico cambia: si può partire dal presente, tornare nel passato, ritornare al presente, proseguire nel futuro per ritornare nel passato (ovviamente un passato formato da diversi passati compreso il trapassato).

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01/01/2021 09:03 #48792 da mulaky

SARA1984 ha scritto: appena letta la rcenzione di Giorgia , sinceramente mi ha lasciata senza parole ....mi è sembrato un vero attacco al libro deduco che non ti sia piaciuto ...

Sara. sinceramente non capisco il tuo commento. Io sono stata abbastanza obiettiva nella recensione, per quanto si possa essere obiettivi esprimendo il proprio parere, ovviamente! Ho letto il libro, mi sono fatta una mia idea, l'ho commentato con il mio gruppo di lettura scambiandoci pareri e poi, solo dopo, ho scritto la recensione.
Il libro mi aveva intrigato, pur avendo già notato difetti, il problema è che sono esplosi sul finale come ho scritto nella recensione. Non è mia abitudine "attaccare" e infatti non penso di averlo fatto, ho semplicemente evidenziato tutte le cose che, a mio parere, non hanno funzionato nel romanzo. Poi i gusti sono gusti, ovviamente, ma c'è chi storcerà il naso perché abituato ad un altro livello di gialli e c'è chi amerà il romanzo.... ma questo vale per qualsiasi libro, anche i più famosi, i più classici, i più osannati: è normale perché i gusti sono gusti (anche se possono cambiare nel tempo).

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01/01/2021 17:20 #48803 da SARA1984
Sono sicura che tu sia stata obbiettiva nella recensione e altrettanto sicura che tu l'abbia letto il libro ma non mi sono trovata con le tue parole prima che avevo da pico iniziato ed ora ancor di più.... Nella recensione parli di numerevoli storie che potevano essere evitate messe lì giusto per far pagine ma secondo me ed è un mio parere ogni storia è proprio deve dovrebbe essere nel senso che ogni storia mette un tassello in più alla storia cardine quindi tutte fondamentali.... Non sono ancora arrivata alla fine ma appena termino scriverò la mia impressione sul finale così potremmo confrontarci

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02/01/2021 01:45 #48828 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic "La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joël Dicker
Io questo libro l'ho letto, come il primo di Dicker e confesso che pure anche questa volta non ha sbagliato colpo. Libro ricchissimo di suspense, impossibile annoiarsi e che tiene il lettore con il fiato sospeso fino alla fine, tanto che rende pressoché difficile indovinare il colpevole, se non a poche pagine delle oltre 700 scritte mirabilmente da Dicker.

Rimango invece molto perplesso dalla recensione di mulaky, tanto che mi sono domandato se abbiamo letto lo stesso libro. Ad esempio, non trovo la narrazione "spezzettata e poco dinamica", tutt'altro. Pur sbalzando nell'arco temporale, tra un capitolo e l'altro, ha il grandissimo merito di non confondere mai il lettore.

Il recensore scrive che il lettore non e' invogliato a simpatizzare per i personaggi del libro. Niente di piu' falso, almeno per me. Io ho adorato la esuberanza, il classico snob, il divismo del critico letterario come invece ho mal sopportato i capricci e le richieste esose di Alice.

Inoltre ho notato nella recensione, certe frasi troppo "tout court", senza appello e fin troppo sbrigative per liquidare in maniera quasi fallimentare il libro, oltre una palese contraddizione, cioè quando ha affermato che il lettore difficilmente troverà il colpevole, se non verso la fine del libro. Non e' gia' una grande merito da parte di Dicker, esserci riuscito?

Concludo, rivolgendo una domanda anch'io a Mulaky, ovverosia cosa intende per "gialli fatti a regola d'arte" e se puo' elencare qualche esplicito esempio letterario.

”NON RINNEGARE, NON RESTAURARE”

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02/01/2021 12:15 - 02/01/2021 12:34 #48854 da mulaky

SARA1984 ha scritto: Sono sicura che tu sia stata obbiettiva nella recensione e altrettanto sicura che tu l'abbia letto il libro ma non mi sono trovata con le tue parole prima che avevo da pico iniziato ed ora ancor di più....

Ma ci sta, ripeto, sono gusti :D

SARA1984 ha scritto: Nella recensione parli di numerevoli storie che potevano essere evitate messe lì giusto per far pagine ma secondo me ed è un mio parere ogni storia è proprio deve dovrebbe essere nel senso che ogni storia mette un tassello in più alla storia cardine quindi tutte fondamentali.... Non sono ancora arrivata alla fine ma appena termino scriverò la mia impressione sul finale così potremmo confrontarci

Alcune storie, non numerevoli. Più che altro, secondo me, Dicker ha abbondato di pagine per confondere le idee ma poteva usarle, sempre a mio modesto parere, per caratterizzare meglio i personaggi o, anche, decidere di "accorciare" e di "stringere" un po' perché nulla avrebbe tolto a quanto già scritto.

VFolgore72 ha scritto: Rimango invece molto perplesso dalla recensione di mulaky, tanto che mi sono domandato se abbiamo letto lo stesso libro. Ad esempio, non trovo la narrazione "spezzettata e poco dinamica", tutt'altro. Pur sbalzando nell'arco temporale, tra un capitolo e l'altro, ha il grandissimo merito di non confondere mai il lettore.

Proprio perché si cambia arco temporale a ogni capitolo (o quasi), la narrazione è spezzettata. Se prima si parla del presente, con l'idea che la narrazione di quel fatto continui, al capitolo successivo invece si parla del passato. A me non dà proprio l'idea di una narrazione unitaria.

VFolgore72 ha scritto: Il recensore scrive che il lettore non e' invogliato a simpatizzare per i personaggi del libro. Niente di piu' falso, almeno per me. Io ho adorato la esuberanza, il classico snob, il divismo del critico letterario come invece ho mal sopportato i capricci e le richieste esose di Alice.

Se avessi letto anche lo scambio che abbiamo avuto alla Marcia, avresti visto che non sono stata l'unica a non provare empatia con i personaggi e non per mancanza mia, l'empatia è una cosa che non mi manca. E' che manca, a mio parere, una caratterizzazione più profonda dei personaggi e ciò non me li fa conoscere per bene né apprezzare (e neanche disprezzare).

VFolgore72 ha scritto: Inoltre ho notato nella recensione, certe frasi troppo "tout court", senza appello e fin troppo sbrigative per liquidare in maniera quasi fallimentare il libro, oltre una palese contraddizione, cioè quando ha affermato che il lettore difficilmente troverà il colpevole, se non verso la fine del libro. Non e' gia' una grande merito da parte di Dicker, esserci riuscito?

Frasi "sbrigative" sono dovute al fatto che ho cercato di non fare spoiler o comunque di non farne troppi. Forse anche tu sei stato sbrigativo a leggere la recensione perché ho scritto, anche chiaramente, che la lettura mi aveva preso nonostante alcuni nei che avevo riscontrato, ma che poi Dicker si è perso nello spiegone finale: troppo breve, troppo sbrigativo a fronte di quasi 700 pagine. Il fatto che non si sia scoperto il colpevole o, comunque, sia difficile arrivarci da soli è un pregio? Sì, ma non cancella le cose che a mio parere non hanno funzionato.
Ad ogni modo, ricordo a VFolgore che le recensioni sono personali e che ci vengono richieste così, cioè soggettive :)

VFolgore72 ha scritto: Concludo, rivolgendo una domanda anch'io a Mulaky, ovverosia cosa intende per "gialli fatti a regola d'arte" e se puo' elencare qualche esplicito esempio letterario.

Mi riferisco soprattutto alla Christie con 10 piccoli indiani, L'assassinio di Roger Ackroyd, Assassinio sull'Orient Express, E' un problema; ma anche Il mastino dei Baskerville di Doyle. Oggi posso anche aggiugerci "La donna in bianco" di Collins.

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Ultima Modifica 02/01/2021 12:34 da mulaky.
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02/01/2021 19:51 - 02/01/2021 19:57 #48884 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic "La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joël Dicker

mulaky ha scritto:

VFolgore72 ha scritto: Rimango invece molto perplesso dalla recensione di mulaky, tanto che mi sono domandato se abbiamo letto lo stesso libro. Ad esempio, non trovo la narrazione "spezzettata e poco dinamica", tutt'altro. Pur sbalzando nell'arco temporale, tra un capitolo e l'altro, ha il grandissimo merito di non confondere mai il lettore.

Proprio perché si cambia arco temporale a ogni capitolo (o quasi), la narrazione è spezzettata. Se prima si parla del presente, con l'idea che la narrazione di quel fatto continui, al capitolo successivo invece si parla del passato. A me non dà proprio l'idea di una narrazione unitaria.

Scusami, ma non e' certo il primo scrittore che usa la tecnica del flashback, senza per questo motivo rendere spezzettata la trama ... anzi! Forse sarebbe stato piu' corretto da parte tua, riconoscere che non ami la tecnica del flashback.

VFolgore72 ha scritto: Il recensore scrive che il lettore non e' invogliato a simpatizzare per i personaggi del libro. Niente di piu' falso, almeno per me. Io ho adorato la esuberanza, il classico snob, il divismo del critico letterario come invece ho mal sopportato i capricci e le richieste esose di Alice.

mulaky ha scritto: avessi letto anche lo scambio che abbiamo avuto alla Marcia, avresti visto che non sono stata l'unica a non provare empatia con i personaggi e non per mancanza mia, l'empatia è una cosa che non mi manca. E' che manca, a mio parere, una caratterizzazione più profonda dei personaggi e ciò non me li fa conoscere per bene né apprezzare (e neanche disprezzare).

Io mi sono limitato a leggere la recensione e commentare quello che tu hai scritto. Poi che ci siano state altre persone che non e' piaciuto il libro di Dicker, non e' certo un problema. Mi sto solo confrontando con te e non capisco perche' citi gli scambi avvenuti alla "Marcia", che non sono nemmeno cosa sia o chi siano.

VFolgore72 ha scritto: Inoltre ho notato nella recensione, certe frasi troppo "tout court", senza appello e fin troppo sbrigative per liquidare in maniera quasi fallimentare il libro, oltre una palese contraddizione, cioè quando ha affermato che il lettore difficilmente troverà il colpevole, se non verso la fine del libro. Non e' gia' una grande merito da parte di Dicker, esserci riuscito?

mulaky ha scritto: Frasi "sbrigative" sono dovute al fatto che ho cercato di non fare spoiler o comunque di non farne troppi. Forse anche tu sei stato sbrigativo a leggere la recensione ...

Sara', ma cio' non toglie che hai avuto un parere comunque negativo, tale da invogliare i curiosi ad evitare questo libro. Correggimi se sbaglio. Io ho avuto questa impressione, in cui sono stati evidenziati piu' gli aspetti negativi, che quelli positivi, ad essere sincero.

mulaky ha scritto: Ad ogni modo, ricordo a VFolgore che le recensioni sono personali e che ci vengono richieste così, cioè soggettive :)

Ci mancherebbe altro, chi mette in discussione questo???

VFolgore72 ha scritto: Concludo, rivolgendo una domanda anch'io a Mulaky, ovverosia cosa intende per "gialli fatti a regola d'arte" e se puo' elencare qualche esplicito esempio letterario.

mulaky ha scritto: Mi riferisco soprattutto alla Christie con 10 piccoli indiani, L'assassinio di Roger Ackroyd, Assassinio sull'Orient Express, E' un problema; ma anche Il mastino dei Baskerville di Doyle. Oggi posso anche aggiugerci "La donna in bianco" di Collins.

Grazie! Sul romanzo "La donna in bianco", romanzo che mi era piaciuto ma che quanto a momenti vuoi di stanca, li ho riscontrati molto di piu' che ne "La scomparsa di Stephanie Mailer".

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Ultima Modifica 02/01/2021 19:57 da VFolgore72.

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