VFolgore72 ha scritto: Mi rincuora molto il post di Sara1984, oltre quelli precedenti di Blache che ha sempre il grossissimo merito di sottolineare aspetti che vengono sottaciuti e che possono passare inosservati ad una prima lettura veloce, perché almeno qualcun altro ha avuto il coraggio di apprezzare il libro per quello che è e sopratutto di non classificarlo frettolosamente come la classica ciambella senza buco.

Come ti è stato già fatto presente in questa discussione, i gusti sono gusti e non vedo cosa c'entri il coraggio solo perchè non a tutti piace un libro che è piaciuto a te. Quindi direi di limitarsi ad argomentare la propria opinione confrontandola con quella degli altri, aggiungendo un contributo alla discussione come hanno fatto ad esempio Sara1984 e Blache, dal momento che lo scopo del club è questo . Spero che questa ennesima inutile polemica possa ritenersi così conclusa

Comunque come attenuante per VFolgore72 (perlomeno nei miei confronti), nel mio gruppo "locale" mi hanno insultato più severamente per la mia "classificazione frettolosa"

nel mio gruppo "locale" mi hanno insultato più severamente per la mia "classificazione frettolosa"

Raccontaci! Vogliamo sapere tutto!!!

Blache_Francesca ha scritto:

nel mio gruppo "locale" mi hanno insultato più severamente per la mia "classificazione frettolosa"

Raccontaci! Vogliamo sapere tutto!!!

Assolutamente!!!

E che caspita!!!

No vabbè, niente di particolare

Come ho detto prima, io ho trovato un forte ostacolo alla lettura del libro nel modo in cui venivano descritti e "usati" i personaggi. La storia non mi ha preso nemmeno all'inizio, quindi arrivato all'8% del libro ho deciso di smettere di auto-torturarmi.

Quando poi all'incontro mi sono lamentato degli aspetti per me negativi del libro, sono stato universalmente accusato di aver dato un giudizio affrettato, avendo letto così poco. Non so che dire, per me era abbastanza per valutare - non dico la qualità del libro nel suo complesso, ma se avevo piacere a leggerlo o meno.

Faccio due esempi delle cose che mi avevano disturbato:
- Sulla trama, mi sembrava una caccia al tesoro. Andavano in un punto, trovavano un collegamento ad un altro posto/persona; si recavano lì, trovavano un altro collegamento ad un altro posto/persona; si recavano lì, ecc. ecc.
- In uno dei primissimi dialoghi tra il protagonista e la poliziotta, lei dice una cosa normale e lui resta folgorato da questa intuizione. Mi è sembrata una cosa senza senso.

Di nuovo, sono consapevole di non aver letto un campione significativo del libro e ammetto la possibilità che se fossi andato avanti mi sarei ricreduto. Ma io sono dell'idea (anch'essa criticabilissima e criticatissima) che se un libro non ti prende, in buona parte dei casi continuare a leggerlo non è un'attività né piacevole, né utile.

lascindo da parte polemiche inutilie puntualizazioni altrettanto inutili e parliamo del libro e di tutti i suoi aspetti..
...uesto libro mi rimbomba da quando lho finito e mi ha fatto porre una marea di domande ...non è la storia in se che mi interessa analizare ma ogni singolo personaggio con le sue storie ,è li che vedo il reale lavoro dello scrittore a creato un profilo per ogni personaggio adando a toccare un infinità di temi sociali ...
primo fra tutti tra latro ho notato che è di molto intresse sul forum è " le quote rosa" qui lo scrittore con il personaggio di Anna ci fa una sintesi del nostro tempo ... creano per lei una posizione ad ok gli promettono la luna e poi si ritrova a far conti con colleghi stupidi a sgobbare piu di tutti e alla fine niente promozione solo perchè il sindaco vuole una quota rosa nella sua polizia inssoma solo fumo negli occhi
poi c'è la storia di Dakota dopoaverla letta mi sono domandata cosa avrei fatto al suo posto è sono stata terrorizata da me stessa perchè avrei fatto lo stesso qui tratta bullismo e suicidio
prendiamo poi Magan per avere la sua avventura per uscire dalla noia tradisce l'amica tadisce il marito ed è causa della sua morte
e vogliamo parlare della figura dell'assasino ?
nel suo profilo viene definito come un uomo che in realta svolge una vita normale senza nessun problema di sorta e non è unserial killer anche se uccide piu volte lo fà perche codstreto dagli eventi . per chi di voi ha letto "uccideresti l'uomo grasso? "qui il concetto è lo stesso in un punto preciso della tua vita c'è una scelta da fare uccideresti?o chi uccideresti?...ma quello che mi ha sconvolto di piu è la risposta dell'assassino su tutti quelli omicidi lui afferma che ll brutto sta nel primo poi diventa sempre piu semplice
insomma lo scrittore è entrato nella mente di ogni suo personaggio descrivendone un profile e ci pone davanti lo stesso i vari quisiti che sono alla bse di ogni storia TU COSA AVRESTI FATTO?

Grazie Sara1984, per questo bellissimo post, nel senso che mi porta a riflettere: e alla domanda "cosa avrei fatto", non saprei rispondere.
Mi sono identificata molto in Steven: il "cattivo" della storia e non riuscivo a trovarlo negativo: spiega così bene tutte le sue sensazioni che mi sono immedesimata in lui.
Idem per tutti i personaggi, ecco perché per me diventa difficile rispondere alla domanda.

SARA1984 ha scritto: lascindo da parte polemiche inutilie puntualizazioni altrettanto inutili e parliamo del libro e di tutti i suoi aspetti..

Ben detto!

Comunque stupisce come lo stesso libro possa donarci considerazioni illuminanti, riflessioni e contaminazioni di vario genere, coinvolgendo altre tematiche e da altri sia invece ritenuto una semplice perdita di tempo.

Comunque stupisce come lo stesso libro possa donarci considerazioni illuminanti, riflessioni e contaminazioni di vario genere, coinvolgendo altre tematiche e da altri sia invece ritenuto una semplice perdita di tempo.

È questo il bello di un libro!!! Abbiamo letto tutti lo stesso libro, ma i pareri sono divergenti, discordanti e contrapposti! Fantastico! E quante discussioni!
Insomma, una bella esperienza !