Ciao a tutti, ho terminato da un bel po' la lettura del libro (edizione Minimammut che stavolta non ha fatto proprio schifo, tradotto da Paolo Falcone). Si tratta di una rilettura parziale, da ragazzina ho letto Peter Pan e soltanto adesso che l’ho riletto ho appreso che si trattava di
Peter e Wendy, quindi tutta la prima parte, diciamo la genesi di Peter che si trova in
Peter Pan nei giardini di Kensington non la conoscevo.
Anche in questo caso ho trovato molto interessante la biografia dell’autore, sono molto curiosa di vedere
Neverland. Un sogno per la vita, e magari di leggere qualche testo sulla vita dell’autore, ma non saprei da dove iniziare!
Ho visto che comunque sono in molti ad aver scritto in generale sulla figura di Peter Pan, con rielaborazioni moderne, analisi varie, saggi psicologici e non so cos’altro..
Io credo siano due libri molto diversi, nel primo ho apprezzato il lato, se così possiamo dire, mitologico che ruota attorno a Peter: Pan, il flauto, la capra, il fare avanti e indietro sul fiume come Caronte, le uova che per i cristiani rappresenta la resurrezione e per i pagani la fertilità, comunque due concetti legati alla vita. Sicuramente un bambino si perde tutti questi simboli, e sicuramente anche io avrò perso per strada qualche significato. Ad esempio, non so se è un caso ma sia in Alice nel Paese delle meraviglie che su Peter Pan ho notato che viene regalato un ditale e non so se dietro al ditale c'è un significato.
Probabilmente no ma ho trovato la cosa curiosa.
Il primo libro è inquietante, diciamolo. Già ho il terrore di qualsiasi specie di volatile, dopo aver letto che
"le rondini domestiche sono gli spiriti dei neonati morti. Questi uccelli costruiscono sempre i loro nidi sulle grondaie delle case in cui vivevano quando erano bambini, e talvolta tentano di entrare nelle loro camerette dalla finestra" la mia situazione è peggiorata!
Sono d'accordo con chi scrive che sembra una di quelle storielle per bambini un po' terrificante che ha lo scopo di farli comportare bene.
Un'altra cosa che mi ha colpita in questo primo libro di Peter è che sapere che la sua mamma ha un altro bambino gli fa male. Nel capitolo "La capra di Peter" l'autore scrive:
quel dolore era ancora cocente. Anche perchè lui aveva intenzione di ritornare, solo che ha perso troppo tempo... un insegnamento di si dovrebbe fare tesoro.
Anche in
Peter e Wendy ho avuto la sensazione che Peter nascondesse il suo dolore dietro il suo atteggiamento. La cosa che mi ha colpito di più sono stati i sogni dolorosi di Peter:
"A volte, non spesso però, Peter sognava e i suoi sogni erano più angosciosi di quelli della maggior parte degli altri bambini. Per ore non riusciva a svegliarsi e gemeva pietosamente. Avevano a che fare, credo, con il segreto della sua esistenza." qui mi ha fatto tenerezza.
Una cosa che invece non ho apprezzato è stato il ripetersi della storia tra Peter e Maimie e Peter e Wendy, lo stesso dialogo con il bacio, lo stesso regalo.. Avrei preferito fosse un rapporto esclusivo tra Peter e Wendy, l'ho trovato molto tenero.
Per quanto riguarda il sessismo a cui fate riferimento, secondo me lo abbiamo notato perché siamo adulti e sappiamo cose che i bambini non sanno. Non è strano che una bambina gioca a fare la mammina, non ci trovo nulla di male se guardo la storia con gli occhi da bambina.
Poi ci sono state alcune scene il quale mi hanno portata a pensare che in realtà Peter non è proprio piccolo, ha dei valori che nei bambini si trovano poche volte, ad esempio la lealtà, nella scena della lotta con Uncino non può minimamente pensare di ucciderlo in un momento in cui il suo avversario si trova in difficoltà, per lui appunto non sarebbe leale, quindi aiuta Uncino a ritrovare una posizione di parità con lui e lo affronta. Oppure quando, sempre nella stessa scena, sa che sta per morire:
"Benché Peter non fosse come gli altri bambini, anch'egli alla fine cominciò ad avere paura. [...] Un momento più tardi era di nuovo in piedi, con quel suo sorriso sulle labbra e un tamburo che gli rullava in petto: <<Morire sarà una grande e straordinaria avventura>> disse."
Quale bambino pensa che la morte sia un'avventura?!
A me è piaciuta molto questa lettura, Peter Pan è il primo libro che ho preso in prestito in biblioteca e avrò sempre un poste nel mio cuoricino per lui.
Per Trilly no! Che antipatica!