Ciao a tutte! Allora, io sono più indietro rispetto a voi (ho appena concluso il capitolo 13) perciò vi ho lette un po' a spizzichi e bocconi... credo che vi rileggerò più attentamente e commenterò meglio alla fine, dato che ho visto che l'avete letto molto velocemente!
Allora, io all'inizio ho fatto un po' di fatica e i primi capitoli, creazione di Bella inclusa, non mi hanno suscitato granché, anche se il ritmo molto veloce certamente non ti annoia. Sono andata avanti per curiosità e perché il libro, oggettivamente, è troppo strampalato per non piacermi.
Mi riferisco specialmente a quel "pasticcio" di introduzioni, note editoriali, resoconti, parti autobiografiche, lettere ecc., che da che ho visto vanno avanti sino alla fine, perciò è una specie di libro-collage, anche se in realtà è tutta opera dello stesso autore che gioca con questa tecnica.
All'inizio tutta questa attenzione da parte di uomini grandi e grossi verso una donna inerme mi ha un po' inquietato, vi dico la verità: non ho capito, tanto per cominciare, perché ne sono tutti così affascinati e attratti, dato che all'inizio il modo di comportarsi di Bella è molto grottesco (ed è comprensibile, se si pensa al suo anomalo sviluppo). Non so, dico una cosa spiacevole ma mi ha suggerito tutte quelle situazioni in cui gli uomini abusano delle donne in condizioni di inferiorità mentale (disabili, bambine ecc.) anche se per fortuna nulla del genere accade nella prima parte della sua vita: emotivamente, però, entrambi gli uomini (McCandless e Godwin Baxter) hanno mooolte aspettative su di lei, troppe per i miei gusti.
Andando avanti ho apprezzato di più Godwin, specialmente durante la lettura della lettera di Wedderburn che, devo ammetterlo, mi ha fatto morire dal ridere. Per ora è il mio capitolo preferito e anche quello che mi ha un po' svoltato la lettura. Qui l'umorismo per me è fortissimo, il modo in cui Bella ribalta completamente la prospettiva della fanciulla sedotta e buttata in disgrazia è veramente comicissimo. E poi ho trovato originale l'interpolazione del testo della lettera con i commenti o riassunti di Godwin e McCandless, è stata una lettura molto vivace.
Per ora il discorso "libero arbitrio" di Godwin mi sembra nobile, sì, ma non troppo convincente: se contiamo il suo temperamento depressivo, specialmente nella delusione di non essere amato da Bella, mi fa pensare più che altro che sia incapace di trattenerla... e qui mi inserisco con un commento genitoriale, anche se non sono madre, ma dato che è un tema saltato fuori più volte anche con Frankenstein: siamo sicuri che lasciarti fare tutto quello che ti pare sia un comportamento educativo da parte di un genitore? Viva la libertà, ma... Bella è stata un po' gettata allo sbaraglio, o no?
Vedo come va avanti perché ovviamente non so tutto, ma per ora Godwin mi pare un genitore sì migliore di Victor, sicuramente (che era completamente disingaggiato e rifiutante) ma mi pare più di polso debole che magnanimo. Mi sbaglierò...