Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Povere creature!" di Alasdair Gray

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05/04/2024 08:58 #66750 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Re:"Povere creature!" di Alasdair Gray
Ciao Alice, io sono poco più avanti di te! Nel capitolo 18 Bella torna a casa, e si capisce che si aprirà una nuova fase del racconto.

Attenzione: Spoiler!


Sono d'accordo con te sul fatto che Bella è stata mal protetta, anche e soprattutto dal punto di vista sessuale. Per questo dicevo che secondo me Godwin l'ha educata, se non altro, in maniera incompleta: non è capace di trattenerla e quindi mette delle pezze, tutto qua. Si accenna qualcosa all'inizio che data la sua avidità le sono state insegnate le basi della contraccezione (non si capisce come o con che metodi, ma diamolo per buono) ma... le malattie veneree? Ne vogliamo parlare? 

A questo proposito, mi chiedevo quanto fosse giusto che Bella abbia conosciuto la sessualità fin dal principio della sua nuova vita: ha un corpo da donna, sì, (God stesso dice che, ovviamente, aveva un ciclo mestruale e di conseguenza tutta una serie di ormoni e di maturità sessuale a livello anatomo-fisiologico) ma non ha la maturità intellettuale per capire cosa significhi avere un rapporto, cosa implichi sia a livello di salute fisica che psicologica, oltre al fatto che chiaramente viene esposta alla mercé di uomini che vogliono solo un pezzetto di lei.


In generale è molto interessante il discorso (o meglio, i vari discorsi) intorno al sesso che pone questo libro, essendo quasi privo di filtri a riguardo. La trovo un'ottima scelta per questo tipo di libro, forte, senza troppi fronzoli. Il fatto che Bella riesca a usare il sesso a suo vantaggio è divertente, in un certo senso, ma non va preso alla lettera come segnale della sua indipendenza, anzi... 

Un esempio che trovo significativo: il comportamento masturbatorio nei bambini, per esempio, è un comportamento normalissimo, e ormai si sa (spero). Tra le varie funzioni più innocue che ha, scoperta del corpo, del senso di piacere ecc., c'è quella di autoconsolazione/autoregolazione degli stati emotivi negativi. Quindi sì, è un comportamento normalissimo, ma è molto ricorrente o eccessivo è una spia che qualcosa non va: il bambino sta male, si sente solo e non sa come stare meglio.

Io il comportamento erotomane di Bella l'ho spiegato così: una disregolazione, non avendo tanti altri strumenti per regolarsi ricorre a questo. Si vede bene quando corre dal suo amante, dopo lo shock subito ad Alessandria vedendo la folla di mendicanti, e ci si unisce finché non ha la nausea. Ovviamente anche in età adulto il sesso può essere utilizzato "male", nel senso per una varietà di scopi che non hanno nulla a che vedere col sesso in sé (sopraffazione, competizione, lotta di potere, consolazione, modo per non pensare ecc.)

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
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05/04/2024 09:27 #66751 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Povere creature!" di Alasdair Gray
@Alice sono contenta che hai accennato all'evoluzione di Bella perchè tu hai visto il film e quindi puoi fare un confronto e ad esempio io nel libro ho trovato quest'aspetto trattato troppo frettolosamente! Quindi non metto questo commento sotto spoiler perchè evidentemente è solo una mia interpretazione visto che Alice ha avuto un'impressione diversa; nel libro mi sembra che la crescita di Bella sia decisamente troppo repentina, che salti delle tappe, come s eil suo corpo ricordasse praticamente tutto e deve solo svegliarsi, mentre nel film mi sembra ci sia un vero e proprio processo di evoluzione.
La questione sessuale invece secondo me è espressa bene in entrambi i media, ma in modo diverso, mi sembra che nel film sia più la scoperta del sesso con gli occhi ingenui di un bambino, senza le costrizioni morali imposte dalla società, mentre nel libro il tema viene affrontato in modo più completo e dà spazio alle interessanti riflessioni che avete appena argomentato benissimo. Leggendo i vostri commenti mi è venuto in mente quanto forse l'educazione sessuale venga data ancora oggi troppo per scontata, dati i tanti casi recenti di violenza sessuale tra giovanissimi si è riparlato del fatto che nelle scuole questo aspetto non venga minimamente affrontato, i genitori continuano a essere le uniche persone che potrebbero informare, ma credo che nella maggior parte dei casi il lavoro lo faccia internet, film, social, ecc, non insegnando quindi come dice Maria Chiara a diventare preparati su come affrontare diverse dinamiche.

Nel capitolo 22 ad esempio
Attenzione: Spoiler!


A questo proposito mi vengono in mente il film Hysteria, molto carino e divertente, che parla appunto di come a fine 800 donne inglesi si sentivano affette quasi da una malattia se avevano questi istinti e finalmente c'è un medico che le ascolta, che non ci vede niente di male, e le "aiuta"; e poi la grafic novel "Bastava chiedere!", che riprende un pochino alcuni aspetti trattati nel libro di gennaio, "i monologhi della vagina", ovvero che il piacere e gli organi femminili sono stati ignorati per secoli, è un qualcosa di cui non bisogna parlare, e questo comporta non solo ignoranza da entrambi le parti (tipo voler rinchiudere in manicomio una moglie frustrata sessualmente) ma anche un rapporto di forza dell'uomo verso la donna, perchè é un atto di repressione indiretto, la donna deve contenere i suoi istinti, non deve parlarne, è educata a reprimersi e a sentirsi in colpa se volesse di più. Secondo me sono aspetti che in Bella vengono fuori molto bene!

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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08/04/2024 19:27 #66793 da nautilus
Risposta da nautilus al topic "Povere creature!" di Alasdair Gray
Sono arrivata alla fine e devo dire che sul libro mi sono ricreduta, dal ritorno di Belle in Scozia il racconto per me ha preso tutto un altro ritmo
Attenzione: Spoiler!

A me il finale è piaciuto molto, quella presa in giro del lettore di cui parla Giorgia
Attenzione: Spoiler!

Diciamolo, questo libro non è un capolavoro, ma si lascia leggere, a me sembra più una furbata editoriale che altro.
A questo punto chiedo, vale la pena vedere il film?

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08/04/2024 19:32 #66794 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Povere creature!" di Alasdair Gray
Ho letto la prefazione e vengono spiegate cose su cui ci eravamo confrontate già qui, come i rimandi a Shelley. Leggendola ho poi pensato a un'altra cosa che ho apprezzato della lettura, ovvero la componente "scozzese": secondo me emerge in modo forte il contesto e anche la città, mentre nel film non ci avevo fatto molto caso, nel libro si percepisce invece il legame che secondo me l'autore aveva con la sua città!

Tornando al discorso su cui ci siamo confrontate io e giorgia negli ultimi commenti, nella prefazione c'è una frase che mi è piaciuta e che mi conferma che sono convinta che a me il finale così è piaciuto, ovvero (non è nessuno spoiler): "Ed è questo ciò che sanno fare i grandi artisti del linguaggio: mostrare consapevolezza che lo strumento principe a nostra disposizione per descrivere il mondo è colonizzato dai virus innati dell'ambiguità e dell'arbitrarietà". Mi riconosco infatti anche io nell'apprezzare un'opera non perchè mi racconta una storia lineare, priva di interpretazioni, ma perchè invece mi pone dubbi e fa vedere la stessa storia da prospettive diverse, magari semplicemente anche diversa dalla mia, e quindi facendomi porre delle domande; non mi interessa che una storia dica "la verità" perchè ogni verità è arbitraria e ambigua, soggetta a interpretazione.

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08/04/2024 19:37 #66795 da nautilus
Risposta da nautilus al topic "Povere creature!" di Alasdair Gray

bibbagood post=66794 userid=1044Ho letto la prefazione e vengono spiegate cose su cui ci eravamo confrontate già qui, come i rimandi a Shelley. Leggendola ho poi pensato a un'altra cosa che ho apprezzato della lettura, ovvero la componente "scozzese": secondo me emerge in modo forte il contesto e anche la città, mentre nel film non ci avevo fatto molto caso, nel libro si percepisce invece il legame che secondo me l'autore aveva con la sua città!

Tornando al discorso su cui ci siamo confrontate io e giorgia negli ultimi commenti, nella prefazione c'è una frase che mi è piaciuta e che mi conferma che sono convinta che a me il finale così è piaciuto, ovvero (non è nessuno spoiler): "Ed è questo ciò che sanno fare i grandi artisti del linguaggio: mostrare consapevolezza che lo strumento principe a nostra disposizione per descrivere il mondo è colonizzato dai virus innati dell'ambiguità e dell'arbitrarietà". Mi riconosco infatti anche io nell'apprezzare un'opera non perchè mi racconta una storia lineare, priva di interpretazioni, ma perchè invece mi pone dubbi e fa vedere la stessa storia da prospettive diverse, magari semplicemente anche diversa dalla mia, e quindi facendomi porre delle domande; non mi interessa che una storia dica "la verità" perchè ogni verità è arbitraria e ambigua, soggetta a interpretazione.

Concordo ho apprezzato anch'io questo, Gray ha raccontato una storia dandoci diversi punti di vista, certo sarebbe stato bello conoscere anche quello di God!

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08/04/2024 19:49 #66796 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Povere creature!" di Alasdair Gray

nautilus post=66793 userid=5018Sono arrivata alla fine e devo dire che sul libro mi sono ricreduta, dal ritorno di Belle in Scozia il racconto per me ha preso tutto un altro ritmo

Attenzione: Spoiler!

A me il finale è piaciuto molto, quella presa in giro del lettore di cui parla Giorgia
Attenzione: Spoiler!

Diciamolo, questo libro non è un capolavoro, ma si lascia leggere, a me sembra più una furbata editoriale che altro.
A questo punto chiedo, vale la pena vedere il film?



Abbiamo scritto insieme e mi ritrovo perfettamente nei tuoi spoiler, la penso così anche io!
Secondo me il film merita di essere visto per tanti aspetti, ad esempio per la recitazione degli attori, secondo me è anche interessante vedere come hanno reinterpretato i personaggi; poi per come il regista ha deciso di interpretare l'opera, perchè a parte un elemento fondamentale del libro per il resto il film è secondo me molto fedele al libro, ovviamente mancano delle scene o ne vengono accorpate altre, ma mentre leggevo ero un po'delusa perchè mi sembrava veramente troppo uguale rispetto al film....senza l'originalità del film! Perchè è vero che nel libro c'è un elemento un po' fantastico dato dall'esperimento in sè, però in realtà potrebbe di base essere una storia piuttosto realistica, in un contesto già visto, dialoghi già sentiti. Nel film invece secondo me il regista è riuscito a dare un taglio originale alla rappresentazione della storia, che di base è la stessa, ma le impressioni che ti trasmette son secondo me molto diverse.
Inoltre (non è un grande spoiler, bensì solo la mia opinione, ma se vuoi vedere il film facendoti solo un'opinione tua senza che magari ti faccio inevitabilmente pensare ad alcuni aspetti mentre lo guardi, leggi il commento sotto dopo che lo hai visto ;-))

Attenzione: Spoiler!


Ecco, forse l'unica cosa su cui ti "avvertirei" è la componente sessuale, non sono scene frequenti, ma sicuramente molto dirette, molto esplicite, e magari a qualcuno possono dare fastidio!
E poi ti consiglierei di vederlo anche per fare un confronto tra i personaggi e le relazioni descritte nel libro e rese nel film, ad esempio nel film

Attenzione: Spoiler!

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09/04/2024 10:28 #66800 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Povere creature!" di Alasdair Gray
Ciao a tutte! Ho finito il libro in treno, mentre stavo tornando a Pisa, per cui finalmente lo posso commentare per bene.

Siccome il mio commento deriva dall'opera nella sua interezza, da qui in poi è tutto SPOILER, non lo metto nell'apposito box perché verrebbe un papiro! :D

Dunque... che dire! Un libro troppo bislacco per non piacermi, come dicevo: il fatto che ci siano così tanti narratori e che siano tutti "inscatolati" l'uno nell'altro lo rende un gioco finissimo, che mi è piaciuto tanto; ma anche cervellotico, con tutte le difficoltà che ne conseguono.

Mi è piaciuta la trovata della lettera di Victoria McCandless alla fine? Diamine, sì! Spiega un sacco di cose, principalmente il modo infantile di raccontare di McCandless. Con questo non mi riferisco alla prosa di per sé ma alle strane relazioni tra personaggi che grazie alla lettera di Victoria assumono un senso: Godwin per esempio era fin troppo grottesco, ma la cosa è ben spiegata se si interpreta come un ritratto macchiettistico fatto per gelosia! Così come Bella era un po' troppo sopra le righe, e di nuovo si spiega se il narratore è ignaro di come funzioni una donna, mettiamola così. I fatti narrati da Victoria sono molto più comprensibili, per quanto anticonvenzionali, perciò me la sono gustata molto.

Le note di Gray però aggiungono un'ulteriore livello di lettura, facendo fare al lettore un'altra giravolta mentre scopre che anche Victoria è in parte inaffidabile... dall'autopsia sul suo cadavere si scopre che veramente il suo cervello era più giovane del suo corpo! Quindi? È tutto vero, oppure (com'è più plausibile) solo in parte?

E... se fosse Gray a mentire? Ormai non ci fidiamo più di nessuno! :D :D :D (Tra l'altro accenna in introduzione proprio che ha litigato con il tizio che ha ritrovato il manoscritto, e che i due hanno opinioni diverse sulla veridicità della storia... penso che sia un indizio a non fidarsi nemmeno di lui!)

Insomma, questo gioco mi è piaciuto moltissimo, però... ecco, il libro è molto "scozzese" e io non lo sono abbastanza per capire certe dinamiche, specialmente quelle politiche che entrano alla fine della storia, perciò mi sono un po' stancata. Rimane un'esperienza di lettura assai bizzarra che mi sono divertita a fare.

Menzione d'onore ai discorsi sulla medicina come igiene e prevenzione, che non si sentono spesso, era un tema raffinato da trattare. Magari è finito in secondo piano in tutto l'intrigo, ma secondo me meritava.

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09/04/2024 11:43 #66802 da nautilus
Risposta da nautilus al topic "Povere creature!" di Alasdair Gray

lettereminute post=66800 userid=6958Ciao a tutte! Ho finito il libro in treno, mentre stavo tornando a Pisa, per cui finalmente lo posso commentare per bene.

Siccome il mio commento deriva dall'opera nella sua interezza, da qui in poi è tutto SPOILER, non lo metto nell'apposito box perché verrebbe un papiro! :D

Dunque... che dire! Un libro troppo bislacco per non piacermi, come dicevo: il fatto che ci siano così tanti narratori e che siano tutti "inscatolati" l'uno nell'altro lo rende un gioco finissimo, che mi è piaciuto tanto; ma anche cervellotico, con tutte le difficoltà che ne conseguono.

Mi è piaciuta la trovata della lettera di Victoria McCandless alla fine? Diamine, sì! Spiega un sacco di cose, principalmente il modo infantile di raccontare di McCandless. Con questo non mi riferisco alla prosa di per sé ma alle strane relazioni tra personaggi che grazie alla lettera di Victoria assumono un senso: Godwin per esempio era fin troppo grottesco, ma la cosa è ben spiegata se si interpreta come un ritratto macchiettistico fatto per gelosia! Così come Bella era un po' troppo sopra le righe, e di nuovo si spiega se il narratore è ignaro di come funzioni una donna, mettiamola così. I fatti narrati da Victoria sono molto più comprensibili, per quanto anticonvenzionali, perciò me la sono gustata molto.

Le note di Gray però aggiungono un'ulteriore livello di lettura, facendo fare al lettore un'altra giravolta mentre scopre che anche Victoria è in parte inaffidabile... dall'autopsia sul suo cadavere si scopre che veramente il suo cervello era più giovane del suo corpo! Quindi? È tutto vero, oppure (com'è più plausibile) solo in parte?

E... se fosse Gray a mentire? Ormai non ci fidiamo più di nessuno! :D :D :D (Tra l'altro accenna in introduzione proprio che ha litigato con il tizio che ha ritrovato il manoscritto, e che i due hanno opinioni diverse sulla veridicità della storia... penso che sia un indizio a non fidarsi nemmeno di lui!)

Insomma, questo gioco mi è piaciuto moltissimo, però... ecco, il libro è molto "scozzese" e io non lo sono abbastanza per capire certe dinamiche, specialmente quelle politiche che entrano alla fine della storia, perciò mi sono un po' stancata. Rimane un'esperienza di lettura assai bizzarra che mi sono divertita a fare.

Menzione d'onore ai discorsi sulla medicina come igiene e prevenzione, che non si sentono spesso, era un tema raffinato da trattare. Magari è finito in secondo piano in tutto l'intrigo, ma secondo me meritava.

Concordo con te, la parte più divertente dell'opera è proprio la sua costruzione e questo senso di non potersi fidare di nessuno. Un vero e proprio intrigo

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10/04/2024 10:15 #66813 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Povere creature!" di Alasdair Gray
Anche a me è piaciuta la lettera perchè dà una prospettiva completa diversa su storia e personaggi, McCandless alla fine sembrerebbe essere veramente un uomo meschino e inetto, geloso di Godwin e del successo della moglie, che vuole quindi far passare per un esperimento. Di fatto esercita lo stesso controllo che l'ex marito di Bella pretendeva di esercitare, e alla fine anche se Bella lo lascia fare, è lei a manipolarlo, nel senso che lei continua a fare la sua vita, ad avere successo, a portare avanti le sue idee, e a relegarlo nel posto che lui si è scelto, essere un uomo inutile.
Se vedete il film, fateci sapere se le vostre impressioni sui personaggi e i loro rapporti li percepite in modo diverso rispetto al libro!

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11/04/2024 20:30 #66843 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:"Povere creature!" di Alasdair Gray
Terminata la lettura, ho ripreso i vostri commenti e riguardato il film in modo da lasciare un commento a 360 gradi :laugh: posso dire con certezza che a me il libro è piaciuto molto, più del film in realtà, anche se non l'avrei mai detto! È un libro che mi ha fatta riflettere, ridere ed emozionare, nonostante le stranezze che lo compongono. Anche per quanto riguarda il finale
Attenzione: Spoiler!


Mi è piaciuta tantissimo, in particolare, la fine del capitolo 22 in cui Bella ringrazia i presenti per tutto quello che le hanno dato e trasmesso, buono o cattivo che sia, perché ha contribuito a renderla la persona che è adesso. Non ho invece ben capito e apprezzato le note a fine testo, alcune sono state interessanti altre invece piuttosto noiose e inutili a mio parere.

Infine, provo a fare un paragone col film, almeno nei punti salienti:

Bea ha notato delle differenze in cui è stata trattata la crescita di Bella, onestamente io non ho avuto quest'impressione, penso che nel film si noti di più a livello visivo mentre il libro lascia un po' di più all'intuizione tramite le parole di Bella, oltretutto in realtà nel libro non conosciamo i primi anni di Bella, poiché in viaggio per il mondo con God, ed è lì che probabilmente avviene la maggior parte della crescita (che comunque è rapidissima sia nel libro che nel film proprio come caratteristica del personaggio), mentre nel film vediamo solo un arco di tempo, probabilmente di qualche mese, dalla sua nascita alla sua partenza con Wedderburn.

Per quanto riguarda le figure maschili, nel film ho apprezzato di più God perché sembra essere più paterno rispetto al God del libro, anche il fatto stesso che nel film sia lui a proporre il matrimonio con McCandless probabilmente solo perché voleva proteggerla. McCandless invece appare ancora più debole e invertebrato nel film, addirittura all'inizio sembra disgustato e spaventato da Bella seppur contemporaneamente attratto da lei e la cosa mi ha inorridita ancora di più di quanto non l'abbia fatto nel libro. Wedderburn, invece, secondo me è il personaggio che è rimasto più simile in entrambe le versioni, azzeccatissima la scelta di Ruffalo per interpretarlo, anche se non viene dato modo di conoscere direttamente il suo punto di vista come invece è stato nel libro, si percepisce lo stesso in egual modo.
Ma la differenza più grande tra film e libro sta tutta nel finale (lettera di Victoria a parte): nel film Bella/Victoria sceglie di seguire il suo ex marito nella sua vecchia casa dopo l'interruzione delle nozze con McCandless ed è stata una parte che non mi è piaciuta molto già al cinema, ho trovato più coerente e soddisfacente invece il comportamento che ha attuato Bella nel libro.
Stranamente l'aver visto prima il film non mi ha rovinato l'esperienza di lettura, che ho apprezzato comunque se non di più, ma sarei comunque curiosa di conoscere le opinioni di chi invece ha fatto il contrario!

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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