Martedì, 04 Novembre 2025

Gennaio 2014 - Vergogna

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11/01/2015 19:02 - 11/01/2015 19:11 #14922 da Katya
Risposta da Katya al topic Gennaio 2014 - Vergogna

EmilyJane ha scritto: L'ho recuperato anch'io ed ho finito di leggerlo ieri.
Che dire...iniziandolo dopo la statua di sale di Vidal, ho subito pensato...ecco...un altro libro privo di amore, con un protagonista che non mi piace per nulla.
Invece poi ho cambiato idea, dopo che David è arrivato dalla figlia.

Attenzione: Spoiler!

Ho letto più che volentieri anche gli approfondimenti dentro al libro: sempre molto curati!



Attenzione: Spoiler!

Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Ultima Modifica 11/01/2015 19:11 da Katya.

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17/01/2023 14:49 #61919 da Cinzi@
Risposta da Cinzi@ al topic Gennaio 2014 - Vergogna
Ho letto questo libro in un paio di giorni, in previsione del prossimo incontro a Milano del gruppo di lettura. E' un libro molto bello, che trasmette emozioni diverse: dalla rabbia verso David, un uomo maturo di età, ma che si fa sopraffare dagli istinti, paura, quando Lucy e David vengono aggrediti, tenerezza e pena quando David va a lavorare in officina, rabbia quando Lucy decide di non denunciare ed accettare la situazione, quasi immolandosi per qualcosa.

E' un libro che va molto ben contestualizzato, perché ambientato in Sud Africa, una terra dalla storia difficile, dolorosa, una terra di neri e di bianchi, che pur non essendoci più l'Apertheid, ne portano ancora il segno, soprattutto nelle differenze sociali. 

Attenzione: Spoiler!


L'autore è davvero molto fine. Non svela facilmente il colore della pelle: io ci sono diventata matta su questa cosa, perché pensavo io di perdermi dei pezzi dove se ne parlava, perché era chiaro che tra i personaggi ci fossero delle differenze: appunto, in realtà era chiaro per via di quello che facevano, della posizione in cui si trovavano. In questo romanzo il colore della pelle è tanto importante quanto poco casuale. Eccellente l'autore nella scelta appunto di non dare conferme sul colore della pelle o di darle molto avanti nel racconto, in modo voluto, tale da passare in modo più chiaro il messaggio delle differenze sociali. Credo fosse proprio questo l'obiettivo.
Un altro messaggio che ho recepito è che la ricca città è la terra dei bianchi, mentre la povera campagna, dove si lavora la terra, è dei neri. Quindi finchè si sta in città a farla da padrone è l'uomo bianco, ma in campagna le parti si invertono. Lucy, che decide di affermarsi in campagna quindi opta per una strada ricca di insidie, considerato il colore della sua pelle (bianca!). Quindi è per un fattore razziale che il padre non vede di buon occhio la sua scelta. Fattore razziale che è importante però, da un altro lato per capire la posizione di Melanie, che oltre ad essere una studentessa di David e di età moooolto più giovane (almeno 30 anni), è anche di colore, dove il potere lo hanno i bianchi. 
Sia Lucy che Melanie quindi devono sottomettersi a chi ha il potere.
Molto bello come libro, da leggere cercando di coglierne davvero ogni messaggio e sfumatura.
 

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17/01/2023 18:57 - 17/01/2023 19:05 #61931 da Kheper
Risposta da Kheper al topic Gennaio 2014 - Vergogna
Ciao Cinzi@!
Lo sto leggendo anche io, sono a poco meno di metà, e per qualche motivo di cui nn sono ancora sicuro, mi sta piacendo!
Ho trovato un po' fastidiose le prime pagine perchè facevo fatica ad empatizzare con il personaggio e con la situazione, più avanti invece pensieri e sensazioni sono descritte in modo secondo me molto autentiche. Per il momento ho evitato di leggere il tuo e gli altri messaggi perché in un modo o nell'altro si spoilera sempre qualcosa, ma lo farò non appena finito.
Mi piace anche il modo in cui descrive i fatti salienti, in tempo presente; in alcuni punti sembra di leggere una cronaca, per cui è tutto più immediato.
Dai riferimenti che fa nel testo, si vede inoltre che dev'essere un autore (e un uomo - che non conoscevo!) di enorme cultura.
Ultima Modifica 17/01/2023 19:05 da Kheper.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Cinzi@

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19/01/2023 12:43 #61949 da Kheper
Risposta da Kheper al topic Gennaio 2014 - Vergogna
L'ho finito di leggere ieri sera e lo sto ancora metabolizzando. Mi ha lasciato sensazioni contrastanti e un po' d'amore e odio. Ho riletto anche tutti i commenti precedenti e ovviamente con qualcosa mi ritrovo e con qualcos'altro no.
Non voglio rispondere a tutti i commenti, però a qualcosa devo. 
Alcuni hanno scritto che le cose si fanno in 2 e che la studentessa, maggiorenne e consenziente, ha la stessa percentuale di colpa. Un tempo la pensavo così anche io, ora invece sono convinto che questa sia solo una fiacca giustificazione morale.
Se accetto di andare con una donna che ha un'infatuazione per me, e per la quale io non provo nulla, mettere le cose in chiaro fin dall'inizio non giustifica niente. Non mi da un salvacondotto morale, sto approfittando della mia posizione dominante ed è comunque una forma di sopraffazione. Uno stupro emotivo.
Un rapporto psicologo-paziente, professore-studente, carceriere-carcerato, non sarà mai paritario, per cui non possono esserlo nemmeno le conseguenze. 
Lo sintetizza il padre della studentessa quando va ad affrontarlo: "Vi mandiamo i nostri figli perchè ci fidiamo di voi [...] se fossi in lei mi vergognerei profondamente di me stesso".

Detto questo (che comunque non c'entra molto col tema del libro), David ammette di essere colpevole ma non di aver sbagliato. In alcuni dei primi commenti in questo post, ci si chiedeva che differenza c'è. 
La differenza è che sottoposto al suo giudizio morale, David non sente di aver sbagliato, ma sa, ancora prima di farlo, che sottoposto al giudizio altrui risulterà colpevole. Accetta quindi la colpa ma non chiede scusa. Non si difende nemmeno perchè tanto non ha senso combattere una battaglia del genere contro il mondo, parlando di Eros, di poeti romantici, della fiamma della passione e dell'Amore che non ha età. 
Posso anche essere d'accordo con questa visione romantica delle cose. Anche io credo che l'amore (o qualche sua forma) non abbia età, ma credo anche che 100 volte su 100 quando incontri una coppia con 20-30 anni di differenza, puoi strizzare quanto vuoi ma di amore non ne uscirà una goccia.

Fino a circa la metà del libro, ho pensato che l'autore volesse fare un parallelo tra ciò che aveva fatto David e ciò che è accaduto alla figlia, in una sorta di percorso di risveglio della coscienza maschile, invece poi mi pare vada a parare da tutt'altra parte. 
Da questo momento in poi, i personaggi mi sembrano inverosimili. Costruiti a tavolino. Anche la figlia. Soprattutto la figlia. In alcuni momenti sembrava già consapevole di quello che sarebbe accaduto e già predisposta a pagare questa "tassa", come lei la chiama alla fine. 
Qui viene fuori l'autore, il suo orientamento e il suo impegno politico: gli uomini bianchi hanno stuprato questa terra e questa terra ha stuprato l'uomo bianco. E così dev'essere se vuoi vivere qui, se vuoi avere un equilibrio con questo posto. La "redistribuzione", come la chiama lui più volte, sulla pelle della figlia immaginaria, a cui fa quasi bramare ciò che è successo, come se ufficializzasse il suo diritto di sangue (così ottenuto), per poter abitare quel luogo e vivere di quella terra.
Per me da questo punto in poi ha smesso di essere un romanzo ed è diventato qualcos'altro. Che non mi è piaciuto.

Dalla trama viene fuori anche il tema del maltrattamento degli animali, verso cui l'autore sembra essere molto coinvolto (da quello che ho letto in qualche sua biografia), ma anche questo è solo accennato. Forse 200 pagine sono troppo poche per affrontare temi così diversi e così tante chiavi di lettura e questo romanzo, finale compreso - e proprio come il suo Byron in Italia - a me sembra un'opera incompiuta.

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28/01/2023 22:58 #62088 da Giacovet
Risposta da Giacovet al topic Gennaio 2014 - Vergogna
E' un libro a cui mi sono avvicinata paventando una gran pesantezza, ma in realtà è stato molto più veloce e allo stesso tempo incisivo, di quello che mi aspettassi. Il protagonista, per me, resta una brutta persona. Non considera le donne con cui va a letto "persone" ma più delle sorte di oggetti per sfogare i suoi bisogni maschili. Le giudica in base all'aspetto fisico in modo imbarazzante e infatti il suo coinvolgimento emotivo si vede solo nel caso di Melanie, avvenente ed esotiche. Anche l'aggressione alla figlia diventa una faccenda personale, sottolineando quando per lui sia difficile ascoltare e cercare di comprendere gli altri. Forse un barlume di comprensione comincia ad affacciarsi nel suo mondo con il lavoro con i cani, ma il finale è ambiguo e lascia spazio a varie interpretazioni.

Come già detto da Cinzi@, il colore della pelle per alcuni personaggi è sottinteso, un sotto-testo che ci fa capire alcune dinamiche ma se troppo esplicito ne diventerebbe l'unica spiegazione. Anche perché il razzismo o maschilismo interiorizzati sono così anche per noi: influenzano le nostre decisioni in modo sottile, anche solo nella fiducia istintiva che ci ispira in un estraneo, ma non sono l'unico motivo per cui facciamo qualcosa.

Kobo Glo, mi illumina d'immenso.
Sostenitrice della lettura digitale.

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

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