Mercoledì, 05 Novembre 2025

Maggio 2015 - Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

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10/05/2015 10:10 #16736 da Francis
ieri ho avuto la malaugurata idea di guardare il film tratto da questo romanzo...
tratto, in realtà, non è la parola esatta... liberamente ispirato, semmai, e anche male... :S

tranquilli, non spoilero sul libro. B)

mi rendo conto che trasporre in film un libro del genere, che abbraccia tanti decenni di storia e che punta sugli intrecci particolari tra i personaggi, può essere un'operazione complicata, ma questo non giustifica le procedure di eliminazione di scene e personaggi per sintetizzare il racconto modificando completamente la trama!! :blush:
della trama del romanzo resta ben poco nel film.. ad esempio nel film non c'è il finale, perché il personaggio di Amanda è soltanto abbozzato e mai presentato. In più nel romanzo il personaggio chiave, che dà la svolta a tutta la narrazione, è Bosse, che però nel film non c'è!! per evitare di usarlo come personaggio (chissà poi perché?), saltando dunque il cattivo rapporto tra i fratelli per colpa dell'eredità, nel film Gerdin perde la memoria ad un certo punto, mentre nel libro la sua memoria è intatta e proprio per questo è importante l'incontro con Bosse che darà la svolta finale alla storia!! :dry:
per non parlare della totale assenza nel film delle Bibbie (non posso dire altro per non spoilerare, ma sono importanti per il finale...)..
e poi i personaggi inventati appositamente per il film?? Oleg, figlio di Popov... o il ricco malavitoso balinese, (tra l'altro anche nel film non aveva motivo di esistere visto il suo ruolo e la sua fine)
e poi, ultima cosa, il personaggio di Caracas che nel libro (almeno nella mia traduzione, poi boh?) è un uomo innamorato segretamente di Gerdin, che però lo tratta sempre male, mentre nel film è una donna che Gerdin usa per sfogare i suoi bisogni sessuali e, nel momento della lite finale, recita un allontanamento pietoso che nel libro invece è delineato con molta forza...

insomma, se il film non è fatto male a livello di regia e scenografia, come contenuto io lo boccio assolutamente!! :dry:
meglio se gli avessero dato un altro nome: quasi non c'era rischio di plagio!!

...in medio stat virtus...

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11/05/2015 11:54 #16748 da DakotaRain
Letto il libro in 3 giorni! E' vero che la storia in alcuni punti è frivola e superficiale ma è anche vero che il personaggio di Allan è un Personaggio con la P maiuscola. In qualsiasi situazione si sia trovato nella sua vita ne è sempre uscito con escamotage quanto meno strampalati.

Vedi l'incontro con Franco o con Mao Tse Tung o ancora con i vari presidenti americani. Certo, il reale si mischia con l'invenzione ma a mio avviso il tutto è stato amalgamato alla perfezione. Il romanzo, nonostante continui a risultare strampalato, è scorrevole ed è una pausa relax meritata dopo alcune letture più impegnative.

Ho già messo in lista il secondo romanzo di Jonasson, L'analfabeta che sapeva contare.

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13/05/2015 14:20 #16759 da Francis
ho letto ora l'articolo biografico nella Home su Jonasson!!
avevo notato che il nome di Julius Jonsson era molto vicino al nome dell'autore, Jonas Jonasson, ma non sapevo che i riferimenti autobiografici fossero così tanti!!
le vicende ambientate nella sua stessa contea, intorno a Vaxjo...
il gatto di nome Molotov...
il quotidiano Expressen...
:huh: :huh: :huh:

...in medio stat virtus...

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16/05/2015 10:19 - 16/05/2015 10:20 #16787 da niggle
... rieccomi dopo una lunga assenza.
Allora. Non ho ancora finito questo libro, sono arrivata più o meno verso la metà o forse un pochino oltre ma niente: il Centenario proprio non mi piace :( In realtà dovrebbe, ha tutti gli elementi per piacermi (per esempio, per me scappare con un elefante vale già 100 punti simpatia) però poi, nel momento in cui lo leggo mi stanca :S
Non so se quello che scrivo ha senso.
L'ironia mi piace in un libro, e il surreale non mi disturba affatto, anzi... ma forse qui è troppo. O forse troppo lungo il libro così che, dopo un po', non riesco più a stare al gioco dell'autore, mi stanco e non lo seguo più.
Capisco che c'è una critica da qualche parte in questa storia troppo leggera - come un sorriso dell'autore riguardo al modo in cui facciamo memoria della nostra storia - ma io rimango ingolfata nelle vicende di Allan e non riesco a coglierla più di tanto :pinch:

Che dire? Rimarrà sul mio comodino ancora un po', ma temo che il suo destino sarà quello di essere leggiugghiato tra un libro e l'altro, niente di più :side:

:cheer:

" Amo solo ciò che difendo" Faramir in J.R.R. Tolkien, Il signore degli Anelli, Le due torri.
Ultima Modifica 16/05/2015 10:20 da niggle.
I seguenti utenti hanno detto grazie : pierbusa

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16/05/2015 10:53 #16788 da porthosearamis
:laugh: :laugh:

bene ieri sera ho dato un bel colpo di mano a questo libro....
sono quasi arrivato alla fine....
la scena è questa:
ore 23,25 circa...Anita che guarda la tv, la replica di uomini e donne :sick: :sick: :sick: :sick:
ore 23,35 circa.....due giovani pulzelle...non ricordo i nomi...diciamo Aldobrandina e Gertrudina :pinch: :pinch: cominciano a sbraitare l'una contro l'altra...ma la sensazione è che parlassero ognuna con se stessa, con il proprio super-io.... :dry: :dry: a fianco a me una terza pazzoide, :ohmy: la sopra citata mia fidanzata, comincia ad agitarsi e a spiegarmi perchè l'una ha ragione e l'altra no, perchè l'una è falsa e l'altra no.... :dry:

a questo punto in rapida successione i miei pensieri:

a) Emiliano, se dici qualcosa va a finire che se la prende con te :pinch:
b) meglio darle ragione B)
c) anzi no, resta in silenzio e annuisci ;)
d) no...questo è il momento giusto...mollala e scappa...ora o mai più :evil: :evil:
e) ma dove scappi che sei a casa tua...e poi che succede? lasci la tigre in casa con i tuoi libri? :( :( :(
f) ah come sarebbe bello saltare dalla finestra :silly:
g) però dal secondo piano rischio di farmi male :S :S
h) ah ah ah come il centenario :lol: :lol: :lol:
i) vado a leggere il centenario B) B) B) B)

dunque dicevo...quasi finito e ho una gran voglia di scrivere il mio pensiero ma poi brucerei il mio articolo per la rubrica e non ho tempo per riscriverne uno nuovo...quindi...aspetto qualche giorno e poi vi dico le mie impressioni

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16/05/2015 11:40 - 16/05/2015 11:41 #16789 da pierbusa

niggle ha scritto: ... rieccomi dopo una lunga assenza.
Allora. Non ho ancora finito questo libro, sono arrivata più o meno verso la metà o forse un pochino oltre ma niente: il Centenario proprio non mi piace :( In realtà dovrebbe, ha tutti gli elementi per piacermi (per esempio, per me scappare con un elefante vale già 100 punti simpatia) però poi, nel momento in cui lo leggo mi stanca :S
Non so se quello che scrivo ha senso.
L'ironia mi piace in un libro, e il surreale non mi disturba affatto, anzi... ma forse qui è troppo. O forse troppo lungo il libro così che, dopo un po', non riesco più a stare al gioco dell'autore, mi stanco e non lo seguo più.
Capisco che c'è una critica da qualche parte in questa storia troppo leggera - come un sorriso dell'autore riguardo al modo in cui facciamo memoria della nostra storia - ma io rimango ingolfata nelle vicende di Allan e non riesco a coglierla più di tanto :pinch:

Che dire? Rimarrà sul mio comodino ancora un po', ma temo che il suo destino sarà quello di essere leggiugghiato tra un libro e l'altro, niente di più :side:

:cheer:


Niggle io l'ho finito ma a parte questo piccolo particolare concordo, sottoscrivo e firmo in calce quanto da te detto...

... ha tutti gli elementi per piacermi (per esempio, per me scappare con un elefante vale già 100 punti simpatia) però poi, nel momento in cui lo leggo mi stanca :S
Non so se quello che scrivo ha senso.
L'ironia mi piace in un libro, e il surreale non mi disturba affatto, anzi... ma forse qui è troppo. O forse troppo lungo il libro così che, dopo un po', non riesco più a stare al gioco dell'autore, mi stanco e non lo seguo più.
Capisco che c'è una critica da qualche parte in questa storia troppo leggera - come un sorriso dell'autore riguardo al modo in cui facciamo memoria della nostra storia - ma io rimango ingolfata nelle vicende di Allan e non riesco a coglierla più di tanto


Ecco fate conto che le abbia scritte io quelle cose...e punto karma a niggle. :P :P :P

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!
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16/05/2015 15:36 #16792 da Mattia
Anche io questa mattina ho finito il libro. Devo dire che mi è davvero servito come "recupero" da un paio di letture abbastanza importanti. La storia mi è piaciuta,simpatiche le varie avventure di Allan e della ciurma di amici svedesi,ma in certi tratti le soluzioni trovate per superare le varie peripezie mi sembravano così banali,al limite del ridicolo,da smorzare pienamente l'entusiasmo per la lettura.
Comunque il libro è scritto molto bene,scorrevole,ideale per una pausa rigenerativa:)
Ciao a tutti!!!

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17/05/2015 11:49 #16798 da Claudia1221
Secondo me è un errore il voler trovare a tutti i costi un significato molto più profondo. A volte i libri vanno presi così, come una lettura rilassante che non per forza deve avere chissà quali significati dietro. Per quanto mi riguarda il libro mi ha divertito, è stata una lettura veloce e gradevole ( soprattutto dopo gli ultimi libri del mese ). Ritengo che nel testo ci sia una critica ai sistemi dittatoriali, senza alcuna differenza tra schieramenti di destra, sinistra o qualunque altra fazione politica. Allan ci ha fatto fare un giro ( molto fantasioso ) nella storia, mostrando con ironia gli orrori, complotti e tradimenti che hanno accompagnato le vicende storiche di quel tempo.


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17/05/2015 17:01 #16804 da niggle

pierbusa ha scritto: Ecco fate conto che le abbia scritte io quelle cose...e punto karma a niggle. :P :P :P

Grazie! :)

Claudia hai ragione, i libri possono servire a rilassarsi, divertirsi, distrarsi... e non necessariamente deve esserci qualcosa di 'serio' dietro. Sono d'accordo e non intendevo dire il contrario. Quello che cercavo di dire è che sì, è un libro leggero e ironico ma che - per i miei gusti! - è troppo leggero e ironico e che, alla fine, mi sfugge :cheer:

" Amo solo ciò che difendo" Faramir in J.R.R. Tolkien, Il signore degli Anelli, Le due torri.

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20/05/2015 20:49 #16858 da vanna
Libro deludente, superficiale e noioso almeno per me, ma ho visto anche per altri. Anche se scorre velocemente non ho capito del tutto il messaggio: affrontare la vita alla leggera fra bevute di acquavite, bugie e idee fantasiose oppure non arrendersi di fronte alle situazioni più difficili e sperare in una buona dose di fortuna?
L'inizio incuriosisce ma pian piano subentra la noia e la voglia di mollare, neppure i ricordi del vecchietto che ha girato un po' tutto il mondo conoscendo grandi personaggi del Novecento mi hanno conquistato, anzi hanno indebolito il desiderio di sapere come andrà a finire la sua fuga. Tutto mi è sembrato troppo irreale. Anche gli incontri di Allan con i maggiori leader del secolo passato non mi sono piaciuti e non mi hanno divertito; ho letto di Follet I giorni dell'eternità e complessivamente le vicende storiche dal racconto emergono in modo più convincente, mentre qui tutto si basa su un'ironia debole e banale.

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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