Ciao a tutti! Anche per me è la prima lettura in questo club del libro e, come molti di voi hanno già detto, quasi sicuramente non l'avrei affrontata se non mi fossi unita al vostro gruppo.
Dire che questo libro mi è piaciuto è un po' eccessivo, così come dire che non è stato assolutamente di mio gradimento. Sicuramente è stata una lettura impegnativa (credevo di liquidare le 90 pagine nel giro di breve e invece ho impiegato diverso tempo), probabilmente proprio per gli spunti di riflessione che offre ai lettori e che meritano quindi una meditazione.
Per me i capitoli più illuminanti per comprendere il libro (e anche quelli che mi sono piaciuti di più in realtà) per sono stati il secondo e il già citato terzo capitolo. Nel secondo Eguchi ancora si interroga sulle ragioni che possono spingere un anziano e lui stesso a entrare in quella casa, dove "la purezza delle ragazze rispecchiava inversamente la bruttezza dei vecchi". Il passaggio che più mi ha colpito, alla luce anche delle riflessioni che sorgono nel corso della lettura e da molti di voi poste in evidenza in merito ai rapporti decisamente claudicanti con le donne della sua vita (moglie, figlie e amanti varie), è che proprio lì dove la sua vecchiaia viene ben evidenziata dal confronto coi giovani corpi delle belle addormentate, proprio lì dove Eguchi si rende conto che più tanto giovane non è e il tempo per recuperare qualcosa nella sua vita è scarso, lì lui cerca dei rapporti più profondi di quelli solitamente tenuti nella casa e pare non accettare il sonno delle fanciulle, farebbe di tutto per svegliarle, non vuole accettare le regole di quel posto segreto. Tant'è vero che quando la ragazza parla nel sonno il vecchio Eguchi ha un moto di speranza, vuole che lei continui a parlare, anche se si rende conto che le sue parole sono causate da un sogno che sta facendo sulla madre, cerca di immaginare la sua vita, vorrebbe sapere di più. Tant'è che nel finale chiede alla padrona di poter restare fino al risveglio della ragazza
"Posso stare qui fino a quando si sveglia?" "Che dice! Qui da noi non si usa!" si agitò la donna. "Per quanta familiarità possa avere nessun cliente lo fa" "Ma è tanto una brava ragazza" "Non è meglio mettere da parte il sentimentalismo e contentarsi semplicemente di essere stati in compagnia di una ragazza addormentata? La ragazza ignora d aver riposato con lei e così non ci potranno essere mai complicazioni." "Ma io la ricorderò. Anche se la incontrassi per strada..." "No! Avrebbe magari intenzione di fermarla? Voglia astenersene. Sarebbe una crudeltà non le pare?"
Parrebbe quasi paradossale no? Ma forse rientra tutto nella "ricerca del perduto irreversibilmente", un po' come la giovinezza...
In seguito Eguchi credo che trovi il suo modo di creare un rapporto con le ragazze, semplicemente abbandonandosi ai suoi ricordi e accettandole per le "tabulae rasae" che sono: giovani belle, vergini, dalla pelle bianca, bianca come un foglio di carta su cui ci si può scrivere la storia che ciascuno preferisce.
Nel terzo capitolo le riflessioni continuano fino a un passaggio per me veramente cruciale: i vecchi, si rende conto Eguchi, non andavano nella casa solo per il terrore della morte che si avvicina o la tristezza della gioventù perduta, ma, come altri prima hanno già citato, per trovare i loro Buddha personali, le ragazze addormentate, a cui confessare e chiedere perdono in silenzio delle proprie immoralità.
Stingendosi al petto le nude bellezze, versavano fredde lacrime, si abbandonavano al pianto e quand'anche urlassero, le ragazze non sapevano nulla, non si svegliavano neppure. I vecchi così non dovevano provare vergogna e umiliazione. Si pentivano e si rattristavano in completa libertà.
Per questo la casa delle belle addormentate è diverso da un comune bordello: c'è uno spazio per l'interiorità e l'introspezione difficilmente ravvisabile in posti dove è il solo piacere sessuale l'esigenza primaria. Concordo quindi con chi in precedenza ha detto che le esigenze dei frequentatori di questi due posti differiscono palesemente.
Il finale mi ha spiazzato: diversamente dal resto del libro è stato rapidissimo, gli eventi si sono susseguiti in modo incalzante, spiazzando e lasciando sia Eguchi che noi lettori nuovamente soli con profonde riflessioni questa volta però senza le belle addormentate a farci compagnia.
è stato interessantissimo leggere i vostri commenti, alcuni sono stati veramente uno spunto molto stimolante per approfondire la lettura. Chiedo scusa se non sono riuscita a citare passaggio per passaggio le persone che avevano fatto riflessioni simili alle mie, ma purtroppo essendo nuova faccio fatica a ricordare i vostri nomi (prossima volta me li segno mentre leggo  

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