Martedì, 04 Novembre 2025

Giugno 2016 - Cecità

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02/06/2016 12:50 #24961 da Katya
Risposta da Katya al topic Giugno 2016 - Cecità

Claudia1221 ha scritto: Che rabbia! :angry: al momento non mi viene altro da dire... Questo libro mi lascia perplessa e irritata.

Attenzione: Spoiler!


Ma sono strana io? Io non vedo nulla di strano e no perché credo che sia corretto come stanno gestendo la cosa ma perché conosco la storia dell'uomo. Ovviamente in base al rischio che corrono non c'è altro da fare. L'uomo si è comportato peggio per molto meno

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02/06/2016 20:44 - 02/06/2016 20:47 #24972 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic Giugno 2016 - Cecità
Anche in questo libro vediamo il peggio dell'animo umano che viene fuori. Sono meno impressionata di quando leggevo il signore delle mosche, probabilmente perché non si tratta di bambini ma di adulti. Però fa rabbia il trattamento iniziale riservato ai ciechi, soprattutto dall'esercito e ora mi fanno rabbia le lotte interne tra i ciechi stessi. Anziché sopravvivere collaborando si lotta per essere i più forti sempre :(

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Ultima Modifica 02/06/2016 20:47 da Kira990.

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02/06/2016 21:37 - 02/06/2016 21:52 #24974 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Giugno 2016 - Cecità
Sono intorno al 20% della lettura, quindi sempre all'inizio. L'autore sta iniziando ad introdurre svariati personaggi e la cosa "divertente" è che non se ne conoscono i nomi. Quando mai capita di imbattersi in un romanzo in cui ci sono così tanti personaggi e non ne sappiamo il nome? :huh:

Le persone si distinguono in base alle loro caratteristiche (es. la donna con gli occhiali), al loro lavoro (es. il medico, il tassista, ecc.) o agli eventi di cui siamo stati messi a conoscenza che li riguardano (es. il primo cieco).

Ora, nonostante questo approccio di scrittura mi lasciasse inizialmente un po' perplesso, devo dire che comunque non è difficile seguire la storia. Anzi... stranamente mi viene da pensare che se tutti questi personaggi avessero avuto un nome, con l'avanzare della storia probabilmente mi sarei dimenticato chi erano e cosa avevano fatto.

E proprio durante la narrazione, l'autore, facendo parlare i suoi personaggi, ci spiega un perché di quanto sopra.

"Siamo talmente lontani dal mondo che fra poco cominceremo a non saper più chi siamo, neanche abbiamo pensato a dirci come ci chiamiamo, e a che scopo, a cosa ci sarebbero serviti i nomi, nessun cane ne riconosce un altro, o si fa riconoscere, dal nome che gli hanno imposto, è dall'odore che identifica o si fa identificare, noi, qui, siamo come un'altra razza di cani, ci conosciamo dal modo di abbaiare, di parlare, il resto, lineamenti, colore degli occhi, della pelle, dei capelli, non conta, è come se non esistesse".

Così mi sono messo come al solito a cercare, ad approfondire... e ho trovato conferma nella tesi allegata a questo post, per la precisione nel capitolo 4, relativo proprio a "Cecità" di Saramago.

"Il fatto che i personaggi manchino d’identità comporta la creazione di un’immagine ancora più efficace di degrado e di debolezza", scrive l'autrice della tesi.

E ci riporta che Saramago stesso, definendosi "Apprendista", disse a tal proposito:

"L’apprendista pensò “Siamo ciechi”, e si mise a scrivere Cecità per ricordare a chi l’avesse letto
che usiamo perversamente la ragione quando umiliamo la vita, che la dignità dell’essere umano
è insultata tutti i giorni dai potenti del mondo, che la menzogna universale ha occupato il posto
delle verità plurali, che l’uomo ha smesso di rispettare se stesso quando ha perso il rispetto che
doveva al suo simile
".

E direi che, a conferma di quanto sopra, la dodicesima regola per la permanenza nel manicomio, è emblematica:

"In caso di morte, qualunque ne sia la causa, gli internati sotterreranno senza formalità il cadavere nel recinto".

Senza formalità? Perché? Danneggerebbe qualcuno? Rientra tutto secondo me nella logica di spersonalizzazione di cui scrivevo qualche riga fa. La mancanza di rispetto di cui parla Saramago che ci rende dei robot senza anima. Assurdo.

Quanti spunti di riflessione!! La tesi è interessantissima. Ne consiglio la lettura, se non altro almeno del capitolo 4. Ma alla fine della lettura del libro! Non prima... o comunque via via... altrimenti rischiate l'auto-spoiler :laugh: :laugh:

File allegato:

Nome del file: 815663-1165342.pdf
Dimensione del file:900.89 KB

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Ultima Modifica 02/06/2016 21:52 da guidocx84.
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03/06/2016 16:28 #25003 da Katya
Risposta da Katya al topic Giugno 2016 - Cecità
Io non sono ancora riuscita a finirlo, non faccio altro che pensare al libro ma qualcosa mi interrompe sempre. Ormai manca poi.

Questa assenza di nome rende tutto più semplice nell'avvicendarsi della storia anche secondo me ed è anche vero che praticamente nella storia tutto ciò a cui si è abituati inizia a sfaldarsi e non avere più un senso. Si conosce la voce ma non più io viso, che importa saperne i nomi per noi?
Io credo che realmente l'autore voglia farci aprire gli occhi sulla cecità dell'essere umano, ma dell'umano che vede ma non osserva.

Aspetto ti finire la lettura

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04/06/2016 16:32 #25057 da Clody
Risposta da Clody al topic Giugno 2016 - Cecità
Ho letto il libro diverse volte e devo dire che mi ritrovo in praticamente tutto ciò che state dicendo. Non avevo mai trovato la tesi proposta in allegato da Guido, quindi mi appresto a leggere almeno il capitolo che riguarda Cecità. In linea di massima le tematiche che emergono sono proprio quelle evidenziate da voi: la spersonalizzazione e il degrado del genere umano. Ognuno può vedere nella storia narrata, qualsiasi periodo buio della civiltà umana. Ci si apre verso molti collegamenti anche alla situazione contemporanea che rendono il libro molto attuale e al contempo può essere visto anche come chiave di interpretazione di eventi passati.
Lo stile mi ha colpito davvero moltissimo e l'ho trovato veramente interessante e rivoluzionario, ha perfettamente un suo senso nel contesto e di sicuro non riuscirei mai a concepire il libro con una punteggiatura più convenzionale. La riflessione che si può aprire in merito alla punteggiatura come elemento espressivo mi sembra davvero molto interessante!

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04/06/2016 20:03 #25063 da Katya
Risposta da Katya al topic Giugno 2016 - Cecità
Stamattina ho finito Cecità e l'autore secondo me voleva sottolineare la cecità quotidiana dell'essere umano che riesce ad aprire veramente gli occhi solo davanti alla gravità delle certe situazioni.

Attenzione: Spoiler!


Ottima lettura, sicuramente da leggere e consigliare!

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04/06/2016 22:11 #25070 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Giugno 2016 - Cecità
Sto andando avanti con la lettura. Saramago affronta un tema importantissimo sfruttando quello che credo possa essere uno tra i più potenti strumenti a disposizione degli scrittori ovvero la figura retorica, nello specifico l'allegoria. La cecità "bianca", questa nebulosa di cui ci parla lo scrittore, è il mondo.
Una dei protagonisti, la moglie del dottore, è l'unica non affetta da cecità a mio parere perché, come diceva Katya qualche post fa, è l'unica che osserva invece di guardare. E' empatica, si prende cura delle persone. Di suo marito, cosa forse più scontata, ma anche degli altri. Persino del ladro, occupandosene fino alla sepoltura.

Relativamente all'allegoria ed al suo utilizzo in "Cecità" ho trovato in rete questo approfondimento: www.letteratura.rai.it/articoli/lallegor...o/15542/default.aspx

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05/06/2016 14:58 #25088 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic Giugno 2016 - Cecità
Finito stamattina di leggere Cecità. Ho sentimenti contrastanti, non so se alla fine mi sia piaciuto oppure no, mi ha lasciata inquieta, tanto che ancora non sono riuscita a prendere in mano altri libri. Mi ha fatto pensare "cosa farei io se fossi cieca come loro?" "Avrei la forza della moglie del medico al suo posto?". Trovo molto realistico purtroppo quanto accade nella quarantena, le lotte per il cibo e il resto e la disperazione del vagare dopo alla ricerca di cibo per sopravvivere. Però mi ha sorpreso un pò trovare non solo desolazione e miseria al di fuori della quarantena ma anche assenza di violenza evidente come nel manicomio. Sembra che l'esser ciechi nel mondo abbia messo tutti sullo stesso piano

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06/06/2016 09:50 #25098 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Giugno 2016 - Cecità
Io sono a circa metà libro, lo sto accompagnando con l'audiolibro quindi il problema della punteggiatura non ce l'ho. In questo l'audiolibro aiuta veramente tantissimo e ve lo consiglio. Nemmeno a me sconvolge la situazione che si è venuta a creare, mi ha toccato di più l'esperimento di Golding con i bambini che quello di Saramago. Non ho ancora finito però la sensazione è questa. Forse perché in quanto bambini non ci sia aspetta quel comportamento, alla cattiveria e al menefreghismo dell'uomo adulto invece ci siamo abituati.
Sono curiosa di leggere i documenti che ha allegato Guido perché non riesco ancora a capire il senso del libro, cosa vuole dirci Saramago con questa grande metafora? Aspetterò di finire il libro però prima di leggerli ;)

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06/06/2016 12:17 #25103 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Giugno 2016 - Cecità
Io sono poco oltre un terzo della lettura e al momento non potrei dire né che mi stia piacendo né che mi stia spiacendo. Lo stile è particolare, lo vedrei fantastico per una sceneggiatura di un film ma come libro in sé mi tiene un po' a distanza, sarà anche a causa della spersonalizzazione, forse, che rende difficile affezionarsi ai personaggi ed essere partecipi delle loro disgrazie ed angosce.
Non lo trovo pure tanto realistico, il modo in cui viene organizzato il contenimento della contaminazione e quindi come vengono sistemati i ciechi mi lascia un po' dubbiosa. Poi è così strana questa paura che assale i militari al solo vedere un cieco apparirgli davanti, nemmeno fosse uno zombie, tanto da fargli sparare subito. Boh, sono un po' perplessa, continuo la lettura e poi sen'altro appena finito leggerò gli approfondimenti postati da Guido. ;)

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