Sabato, 06 Settembre 2025

Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera

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16/11/2016 12:51 #27810 da Claudia1221
Risposta da Claudia1221 al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera
Io ho terminato la lettura qualche tempo fa. Devo dire che nel finire il libro ha presentato a mio avviso parecchi problemi, tutta la ricerca è a parer mio troppo lunga, ed essendo basata su trucchetti e trabocchetti ho percepito come se l'autore non fosse stato in grado di rendere merito alla sua inventiva, troppo confusionario e poco chiaro. Insomma avrebbe dovuto o scriverlo meglio, o accorciare questa parte. Concordo con chi ha scritto che si capisce il perché a livello teatrale/cinematografico ottenga così tanto successo, sicuramente più semplice da rendere la meraviglia delle ambientazioni e delle invenzioni. Una cosa che non mi è piaciuta è che la storia del fantasma viene gettata così, quasi a caso, nelle ultime pagine, forse sarebbe stato meglio scoprirla a poco a poco nel corso della lettura, insomma metterla alla fine della storia toglie un po' di curiosità e mistero. Il finale secondo me è stato molto approssimativo e poco credibile, dopo tutto quello che è successo e che è stato fatto, la decisone del fantasma è assurda. Premio senza dubbio la prima metà, anzi i primi 3/4 del romanzo, ma l'ultima parte mi lasciata insoddisfatta. L'idea è molto bella ma avrebbe potuto far meglio :-)


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"Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?"
Harper Lee, Il buio oltre la siepe .
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16/11/2016 23:05 #27815 da rocco
Risposta da rocco al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera
Mi devo ricredere assolutamente per quanto ho detto nel primo post.
Molto romantico e drammatico, il romanzo è stata una lettura piacevole. Ho incontrato qualche difficoltà in diversi passaggi e soprattutto all’inizio, visto che non ho mai letto un romanzo così datato, ma alla fine è stata tutt’altro che un’impresa. Il modo in cui la voce narrante si rivolge al lettore mi ha divertito. La lettura diventava meno noiosa e più interessante a mano a mano che i dilemmi aumentavano e si cominciava a dover scoprire assolutamente che cosa ci fosse dietro tutto quello che stava accadendo. I personaggi poco caratterizzati e quelli di cui si parla meglio solo in un secondo momento rispetto alla loro prima comparsa nella storia, non mi hanno creato problemi, anzi mi piace leggere queste storie proprio perché lasciano molto spazio alla fantasia. Ad ogni modo, la scena dei direttori, quella dove Richard “indietreggia” e Moncharmin gli sta alle calcagna dicendo a chiunque di “non toccare il sig. direttore” mi ha fatto morire dalle risate. Non ho potuto fare a meno di immaginare tutta la scena con una comicità che mi ha fatto davvero ridere di gusto. Ovviamente la rappresentazione teatrale o cinematografica di un’opera spesso viene meglio dello scritto, però, appunto, è tratta pur sempre da uno scritto e dovrebbe attenersi ad esso, altrimenti non si può fare più un paragone tra l’uno e l’altro essendo diventati due cose diverse. I messaggi più importanti che ho apprezzato della storia e che spesso ho visto nella vita, è che le apparenze ingannano e i pregiudizi fanno male agli altri quanto a noi stessi. Per non parlare della crudeltà di una situazione in cui si aliena un individuo in modo consapevole, per motivi che non hanno motivo di essere chiamati tali. La scelta che compie Erik alla fine è assurda, è vero, ma solo perché uomini di una nobiltà d’animo simile si possono solo immaginare in modo esclusivamente ideale. Quale persona al mondo, simile a Erik in tutto, oltre a riconoscere i propri errori, sarebbe disposta a sacrificare quello per cui ha lottato e per la quale si è ulteriormente umiliata (cioè, amore e attenzione, tra l'altro non ricambiate)? Come se la propria condizione già non bastasse. Forse in più passaggi non sono stato molto chiaro, comunque vediamo che ne pensate voi; strada facendo avremo modo di parlarne meglio.
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17/11/2016 05:29 #27817 da Katya
Risposta da Katya al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera
Rocco sono contenta che alla fine hai avuto modo di iniziare ad ampliare la tua lettura e che ciò ti sia piaciuto! Sono d'accordo con ciò che dici, soprattutto sul finale. Data la situazione è la vita vissuta da Erik per me era la fine migliore, proprio perché dimostra non solo la diversità ma come il fantasma era stato ridotto a causa del suo aspetto, a partire dalla madre che lobbligava alla maschera.

Io leggendo ho avuto risposta alle mie curiosità e se qualcosa mancava l'ho colmata con la fantasia, ma Chiara spiega dove si sono conosciuti il persiano e il fantasma, quando avrai finito tutto il libro ne parleremo. L'unica cosa che non sono riuscita a capire, forse mi è sfuggito ma non credo, è l'acchiappa topi infuocato, qualcuno sa spiegarmi? La mia fantasia non è arrivata fa nessuna parte :D Non parlano di una torcia infuocata ma di una testa o ricordi male?

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Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.

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17/11/2016 17:24 #27827 da hallerina37
Risposta da hallerina37 al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera
Sono arrivata a fine lettura a forza di cucci e spintoni. Ero partita molto carica ( non avevo visto musical e film) e la trama sembrava così coinvolgente.
Purtroppo non sono mai riuscita a trovare un filo logico. L'ho trovato molto frammentato e ripetitivo in alcuni dialoghi. Tante volte non riuscivo a capire neanche chi avesse preso la parola in un determinato momento. Anche la descrizione dei personaggi l'ho trovata molto superficiale ( come diversi hanno segnalato in primis "Il Persiano").
Non ho molte parole da spendere, perché mi ha lasciato davvero poco se non un senso di libertà per la fine della lettura.

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17/11/2016 17:44 #27828 da vanna
Risposta da vanna al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera
Finalmente portato a termine ma con fatica e noia. Non ricordo il film , lo rivedrò e farò un confronto . L'unico apprezzamento per la descrizione minuziosa dei sotterranei dell'Opera di Parigi , uno dei più grandi teatri del mondo. È' un genere misto: fantasy, noir, romantico, gotico, d'appendice.... per cui mi sono trovata immersa in un minestrone poco appetitoso! La narrazione scorre ma non cattura
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17/11/2016 17:55 #27829 da rocco
Risposta da rocco al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera

Rocco sono contenta che alla fine hai avuto modo di iniziare ad ampliare la tua lettura e che ciò ti sia piaciuto! Sono d'accordo con ciò che dici, soprattutto sul finale. Data la situazione è la vita vissuta da Erik per me era la fine migliore, proprio perché dimostra non solo la diversità ma come il fantasma era stato ridotto a causa del suo aspetto, a partire dalla madre che lobbligava alla maschera.

Io leggendo ho avuto risposta alle mie curiosità e se qualcosa mancava l'ho colmata con la fantasia, ma Chiara spiega dove si sono conosciuti il persiano e il fantasma, quando avrai finito tutto il libro ne parleremo. L'unica cosa che non sono riuscita a capire, forse mi è sfuggito ma non credo, è l'acchiappa topi infuocato, qualcuno sa spiegarmi? La mia fantasia non è arrivata fa nessuna parte :D Non parlano di una torcia infuocata ma di una testa o ricordi male?

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Il mio post precedente l'ho scritto conoscendo tutte le parti della storia, visto che il libro l'ho finito. Grazie per il tuo commento positivo. Mi fa piacere che ci troviamo d'accordo su temi abbastanza delicati. Comunque l'acchiappa topi viene descritto bene, nell'edizione che ho letto, mediante una nota di Leroux:

"l'ex direttore dell'Opera Pedro Gailhard mi ha raccontato un giorno a Cap d'Ail, in casa della signora Pierre Wolff, dell'immensa depredazione sotterranea provocata dalle devastazioni dei topi, fino al giorno in cui l'amministrazione sancì un accordo, del resto per un prezzo piuttosto elevato, con un individuo che assicurava di poter sopprimere quel flagello andando a fare un giro nei sotterranei ogni quindici giorni"

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17/11/2016 18:01 #27830 da rocco
Risposta da rocco al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera
....... però non so perché ha la testa di fuoco :laugh:
Forse è un travestimento tattico XD

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17/11/2016 21:15 #27834 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera
Sia all'inizio della discussione sia nel commento di Rocco ho notato che alcuni di voi hanno interpretato la figura del fantasma come la vittima, colui che a causa del suo aspetto fisico ha dovuto subire il disprezzo del prossimo e che è quindi da compatire. Io in realtà non sarei riuscita a dare spontaneamente quest'intepretazione (e ancora una volta si conferma la bellezza di leggere libri insieme, mi date sempre la possibilità di fare attenzione a cose che non avrei mai notato :blush: :) ), per il semplice fatto che è stato lui alla fine a scegliersi la vita che voleva; la vita gli sarà apparsa più difficile rispetto agli altri, avrà dovuto subire il dolore del disprezzo della madre, ma questo non giustifica il diventare un assassino per divertimento. L'odio genera odio e il fatto di essere ddisprezzato lo avrà portato a disprezzare il resto dell'umanità, ma sono dell'opinione che se avesse voluto avrebbe potuto scegliersi una vita diversa, come ad esempio vivere alla luce del giorno con la maschera. Non vedo perchè non avrebbe potuto guadagnarsi il rispetto e l'affetto delle persone che gli sarebbero state accanto. Anche la decisione finale la vedo in chiave meno altruistica di voi, secondo me era un po' partito di testa dopo aver vissuto tutti quegli anni nei sotteranei di un teatro, aveva perso il contatto con la realtà e si è immedesimato in un protagonista delle opere che ormai conosceva a memoria (e che la sua vita ruotasse unicamente intorno all'opera, sia come struttura che come arte, è evidente da come parla, dal momento che ogni due frasi doveva citare qualche pezzo). Inoltre credo che in ogni caso non ce la facesse più di quella vita e preferiva finirla in modo più plateale.
Vabeh, per riassumere: non credo che il ricevere odio e disprezzo giustifichino il diventare una persona cattiva, in nessun caso.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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17/11/2016 21:28 - 17/11/2016 21:29 #27835 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera
Leggo i vostri commenti e provo a pensare in modo diverso da come ho percepito leggendo il libro alla figura del fantasma ma proprio non riesco ad immaginarlo come vittima. Forse se l'autore avesse approfondito meglio il suo passato, magari la sua infanzia e adolescenza, avrei potuto entrare un pò più in empatia con lui, capire le sue scelte, ma allo stato attuale non ci riesco. Il ricatto ed estorsione di soldi ai direttori, gli incidenti, anche mortali, per far capire chi comanda, il comportamento con Christine soprattutto i suoi ricatti psicologici non me lo fanno apparire come una vittima, anzi.

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Non si mette la vita nei libri, la si trova - Alan Bennett (la sovrana lettrice)
Ultima Modifica 17/11/2016 21:29 da Kira990.
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17/11/2016 21:51 #27836 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Novembre 2016 - Il fantasma dell'opera

Leggo i vostri commenti e provo a pensare in modo diverso da come ho percepito leggendo il libro alla figura del fantasma ma proprio non riesco ad immaginarlo come vittima. Forse se l'autore avesse approfondito meglio il suo passato, magari la sua infanzia e adolescenza, avrei potuto entrare un pò più in empatia con lui, capire le sue scelte, ma allo stato attuale non ci riesco. Il ricatto ed estorsione di soldi ai direttori, gli incidenti, anche mortali, per far capire chi comanda, il comportamento con Christine soprattutto i suoi ricatti psicologici non me lo fanno apparire come una vittima, anzi.

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Esatto! Oh, allora non sono io ad essere cinica :laugh: Anzi, le informazioni sulla sua vita passata secondo me accentuano proprio come lui sia sia scelto la vita di odio e violenza che ha condotto.

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