Per prepararmi al raduno del club in cui sarà presente anche Christian Mascheroni, ho deciso di leggere anch'io questo libro anche se mi incuriosiva poco. In parte mi sono ricreduta.
La parte iniziale, quasi fino a metà, è stata una lettura scorrevole ma in cui sentivo qualcosa di artificioso, le stesse citazioni che avete riproposto voi a me risultavano come qualcosa di costruito per descrivere il favoloso mondo di Eva, una bella fiaba edulcorata.
Da metà in poi mi sembra invece che l'autore riesca a trovare il coraggio di tirare fuori il dolore, gli avvenimenti negativi che hanno segnato la sua vita.
E' stata una buona lettura, non appassionante come è sembrato ad altri, nonostante in alcune cose avrei senz'altro potuto riconoscermi, nei suoi dolori, nella sua mancanza di fiducia in sé, nella rabbia...
Il fatto è però che c'è forse un eccesso di tutto in questo libro: un eccesso di libri, titoli buttati lì a capofitto, come avete detto voi "bulimia letteraria" che però non si limita alla letteratura perché qui c'è anche tanto cinema, tanta musica e soprattutto urlata a squarciagola, tanto cibo ingurgitato, tanto alcool....tante tante cose per riempire dei vuoti...e in effetti credo che questa narrazione sia stata molto utile come rielaborazione personale del dolore, un modo per tirar fuori quello che fa più male se rimane dentro e in qualche modo venire a patto con se stesso e con i suoi genitori.
Questo amore viscerale per la madre, che a volte si trasformava in identificazione, come fossero un tutt'uno, questo doverla difendere e salvare sempre e poi la rabbia e la frustrazione perché in realtà gli ha condizionato l'esistenza...nel bene e nel male....questo padre poco presente che delega spesso al figlio il suo ruolo perché forse non ce la fa a reggere o forse nonn viene ammesso nel rapporto simbiotico tra madre e figlio...
Si, è una storia molto triste ed è l'ennesima dimostrazione che le sofferenze familiari continuano a tramandarsi di generazione in generazione se qualcuno non ha il coraggio (e la forza) di spezzare la catena. Eva aveva ereditato la sua tristezza dai problemi della madre e del padre e loro probabilmente a loro volta dai genitori...e via così... mi auguro solo che Christian con questo libro sia riuscito a trovare un equilibrio per sé e una giusta felicità.
"Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato" (Il signore degli anelli - Tolkien)