Sono arrivata al capitolo IX MI fermo qui. Buon proseguimento. carina la storia della più bella che per orgoglio dopo aver fatto il rito del matrimonio, piuttosto che andare sposa nella casa del marito si getta dal ponte nel fiume.
Graziella dopo tutta la fatica fatta per farlo vincere non avrei mai creduto che saresti stata tu la prima a mollarlo!
Così va per i libri come per le relazioni amorose: meglio chiudere il prima possibile se non c'è intesa.
Mi dispiace davvero Federico, anche perchè seguo sempre i tuoi post e commenti sulle letture che trovo sempre ben scritti, e interessanti. Per quanto invece riguarda la voce "Libri di storia" preferisco letture biografiche che riguardano un personaggio particolare che ha vissuto in un certo periodo storico che conosco e che voglio approfondire. Ho acquistato "Io Claudio" e il divino Claudio di Graves ma dopo solo 4 pagine ho chiuso il volume e ho deciso che non fa per me. L'io narrante che si esprime come un nostro contemporaneo, lo scrittore secondo me ha sbagliato. Tu mi avevi parlato bene di Graves, ma forse non abbiamo gli stessi gusti.
Non così posso dire dello scrittore "del Ponte" scritto bene, senza dubbio, belle descrizioni, riflessioni filosofiche giuste, considerazioni di saggezza popolare corretta. Un buon scrittore, senza dubbio. Mio figlio mi ha chiesto una copia in regalo. Io lo sto leggendo su un volume preso in prestito dalla biblioteca.
Ma mi annoia e sono andata avanti fino a pag. 150 circa. Mi sono accorta che pur di non leggerlo ho guardato, alla sera, la TV che trovo un passatempo sterile. Il problema è che la storia dei balcani e del conflitto fra due religioni non mi interessa.
Per dieci e più anni sono passata dalla ex Jugoslavia, da cima a fondo, ogni estate, per andare in Grecia. Facevo tre tappe. Lubiana, Zagabria e Belgrado, a volte anche una un po' prima del confine greco.
Ho visto montare l'odio dei croati, nei confronti dei serbi, che dicevano le stesse cose che si sono dette in italia da parte del nord nei confronti della nostra capitale. Nel 1990, (mi pare questa la data) a fine agosto, siamo passati e abbiamo potuto vedere già i mezzi di guerra. Quelli di Lubiana erano già pronti a sparare contro i croati. Siamo passati per un pelo.
Insomma la questione serbo croata, la conosco abbastanza.
Quello che comunque mi ha ancora una volta sconcertato, è l'abisso che c'è fra quelli che comandano e si fanno le guerre per i confini e che poi li segnano, e gli abitanti di quelle terre che improvvisamente cambiano nazionalità solo perchè si è vinta una guerra da parte di stati o imperi al potere che hanno ridisegnato i confini. Vedi la storia della Lorena - Alsazia. Il nostro sud Tirolo, che giustamente continua a parlare in tedesco, ma sta con l'Italia perchè gli conviene.
In Svezia il territorio non appartiene allo stato. Quando vado in Svezia io posso parcheggiarmi per la notte con il camper dove voglio. La terra è di tutti. Così anche in Norvegia, e in Danimarca e Filandia.
Non guardo con disprezzo quello che è successo in Jugoslavia, non disprezzo nessuno, conosco molto bene anche la Turchia, ci sono stata per parecchie anni. Io entro in un paese e rispetto, mi adeguo, quella è la cultura, e so che certe carneficine sono avvenute in tutto il mondo, anche in Europa, solo in epoche diverse. Le stragi sono inevitabile, fanno parte dell'uomo, più o meno "civilizzato".
E dunque, Il Ponte sulla Drina mi ha mosso dentro e per ogni storia, c'è stato un filo che l'ha collegata al mio vissuto, alla mia memoria, che ormai è grande.
I paesi islamici "turchi" dell'interno della ex Iugoslavia, li ho passati spesso con l'auto e la caravan, e le tende, quando non avevo ancora il camper. Proprio quelli descritti dal libro.
Quando comunque vedo che tutto è come al solito, potere, potere, razzismo, uso della religione in modo sbagliato, poveri, poveri, miserandi, uccisi senza motivo, uccisi, carneficine, sangue, sangue, fin dalla nascita di quella che sarà poi una nazione, sorta su cataste di cadaveri di uomini donne e bambini, mi dico, va bene, ho capito, è sempre la stessa storia. E questo scrittore, ci fa vedere un ponte nato con sangie e coperto sempre di sangue. Perchè devo sguacciarci dentro?