Ho finito di leggere il libro alcuni giorni fa. All'inizio avevo in mente di alternarlo con la maratona de Il conte di Montecristo, ma poi ho deciso di finirlo tutto d'un fiato così potevo dedicarmi di nuovo pienamente all'altro senza più distrazioni.
Inizio subito col dire che il libro mi è piaciuto, anche se tra tutti i libri che ho letto negli ultimi mesi è quello che ho preferito di meno, però è senza dubbio quello più psicologicamente introspettivo, il modo in cui esplora i sentimenti più profondi dei personaggi, soprattutto i loro dubbi e le loro insicurezze.
Lo conoscevo da anni perché appunto considerato scandaloso all'epoca in cui era stato pubblicato. Sinceramente, proprio per l'epoca, non mi aspettavo che le
scene (inutile dire quali) fossero così esplicite, ma un po' più velate, anche se l'autore le ha descritte in modo così, ehm,
poetiche che non sono risultate troppo scabrose.
Il modo di scrivere di Lawrence (l'ho letto in lingua originale) è molto fluido, non troppo pretenzioso ma al contempo capace di evocare immagini molto vivide, come le passeggiate di Connie nel bosco, i fiori, il profumo dell'aria, la cupezza di Wragby (cosa che mi ha colpito perché di solito le dimore dei nobili inglesi si trovano immerse nel verde della campagna e lontane dal rumore e dalla puzza)...
Il tema principale, oltre all'emancipazione sessuale femminile, è sicuramente la differenza e il derivante conflitto tra le classi sociali, onnipresente nei pensieri e nelle conversazioni dei personaggi, come anche la critica alla società industriale, l'ossessione per il denaro, che aliena gli individui e li rende infelici e frustrati. Quasi quasi si può dire che Lawrence ha voluto proporre un'alternativa a tutto ciò, una società basata sul contatto con la natura e il rispetto per chi è diverso da noi. Infatti la storia d'amore tra Connie e Mellors può sembrare solo quello, ma in realtà è un messaggio di ribellione alle convenzioni sociali e morali dell'epoca. Riguardo proprio alla relazione tra Connie e Mellors, Lawrence non si limita a descrivere la passione fisica tra i due, ma anche il loro legame emotivo e spirituale, che si sviluppa mano mano che scorrono le pagine e li porta a scoprire se stessi. Un altro tema che viene trattato, anche se troppo poco, è il concetto di virilità, impersonato da Mellors con la sua idea irremovibile sul sesso tra uomo e donna, la sua riserva nel mostrare apertamente affetto e tenerezza, e il suo scetticismo verso la possibilità di una nuova vita, felice, accanto a un'altra donna,
Nei primi capitoli non riuscivo proprio a provare simpatia per i personaggi, mi sembravano tutti dei gusci vuoti, superficiali, privi di amore o affetto sincero. Le relazioni, che sia quella tra Connie e Clifford, Connie e Mellors (almeno all'inizio) o Clifford e i suoi "amici", mi sono apparse prive di significato. Sembrerò esagerata, ma questo mi ha turbata non poco. E poi era tutto un "né pesce né carne", tipo: "Questa persona mi piace, ma allo stesso tempo no.", come se nessuno fosse capace di avere le idee chiare su chi gli/le stava di fronte. Senza parlare della continua sensazione di Connie di non sentire un vero "contatto" con niente e nessuno, che l'ha spinta a cercare nuovi stimoli per non morire dentro. Il matrimonio tra Connie e Clifford era già fragile di suo, ma...
Per concludere, il romanzo può piacere o no, ma merita di essere letto e apprezzato per la sua capacità di stimolare la riflessione e il dibattito su argomenti tutt'oggi attuali.
Mi ha colpito particolarmente una frase che a parere mio descrive perfettamente anche i giorni nostri:
Un'altra frase che mi ha stuzzicato:
Ho visto che esistono diverse trasposizioni su schermo del romanzo, tra film e serie TV. Se ne avete visti, ce ne nessuno alcuni che mi consigliate particolarmente? Ho letto recensioni contrastanti su ciascuno di essi, soprattutto sull'ultima trasposizione andata in onda su Netflix e quella fatta dalla BBC negli anni '90.
Chiedo scusa per la recensione troppo lunga e caotica, e ringrazio chi ha proposto la lettura di questo libro