Ho letto i primi tre capitoli, lettura scorrevole ma non banale e che dà quella sensazione che sia sì una storia per ragazzi, ma che lascia in un adulto sensazioni non sempre piacevoli. Forse a volte cerco qualcosa in più di quello che è, ma in molte scene ho avuto proprio una sensazione di disagio perchè mi era impossibile non pensare a cosa può esserci dietro queste fantasie, a questa voglia di estraniarsi. Io sono una persona dalla scarsa fantasia, molto poco creativa, a scuola già alle elementari andavo molto bene nei temi e ho avuto addirittura "riconoscimenti" perchè le maestre erano colpite dalle storie di cui scrivevo, ma secondo me erano date praticamente esclusivamente dal fatto che leggevo tanto e quindi mi veniva spontaneo pensare a delle storie, ma in realtà odio scrivere e soffro della sindrome di paura della pagina bianca: quando devo scrivere qualcosa mi viene un'angoscia e sono in grado di passare giorni a pensare a quella pagina bianca che mi aspetta, perchè non mi vengono per niente idee. Quindi sono sempre stata molto invidiosa di bambini, ragazzi, adulti che invece hanno molta fantasia e una forte creatività. Però sono una sognatrice seriale, nel senso brutto del termine, fin da piccola ho problemi col dormire perchè il mio è più un dormiveglia, in cui la mente vaga e faccio incubi e sogni in cui però la mente continua a essere attiva e quindi riposo male; ho quindi pensato negli anni da cosa dipende, perchè faccio spesso sogni che non hanno alcun legame con la mia quotidianeità, spesso cose completamente assurde e irreali, molto creative, con posti in cui non sono mai stata, persone che non ho mai visto.
Voi invece che persone siete? Susy si è rivista in Peter quindi suppongo sei una persona creativa e fantasiosa e devo dire che in effetti lo avrei detto anche da alcuni messaggi, dove usi metafore e astrazioni che io non sarei in grado di fare manco se chiedessi l'aiuto a chatgpt
E secondo voi la creatività che alcuni di noi hanno nei sogni non c'entra niente?
Tornando concretamente al libro, il capitolo sulle bambole l'ho trovato un po' inquientante perchè esprime la paura per le bambole molto frequente nei bambini, per esseri che di giorno sono inanimati ma che temiamo possano svegliarsi quando siamo più fragili, ovvero addormentati, o al buio. Mentre il capitolo sul gatto anche mi ha un po'inquietato, perché è come se Peter dimostrasse un'insofferenza per il suo corpo e cercasse la pace nel corpo di qualcun altro, di qualcuno che ai suoi occhi ha una vita migliore, ma anche nel corpo di qualcuno dove lui, Peter, potrebbe dimostrare di essere qualcuno e farsi valere, cosa probabilmente più difficile nel suo corpo. Proprio all'inizio del capitolo dice qualcosa tipo che gli sembra che la sua vita consista unicamente nel svegliarsi la mattina per andare a scuola, tutti i giorni uguale, che é il pensiero che fanno molte persone di mezza età quando si rendono conto di aver sprecato la propria vita, che la vita non riserva più sorprese
Quindi queste fantasie a me sembrano una sorta di fuga dalla realtà, uan realtà in realtà per lui opprimente.