Tra i propositi per il 2019 (in realtà riciclato da quelli del 2018 ) c'era Espiazione di Ian McEwan e finalmente qualche settimana fa, spronata da Erica, ho deciso di comprarlo, iniziarlo, e in giro di pochi giorno finirlo . In alcuni libri si riesce a capire meglio che in altri il concetto secondo cui la trama non conta molto se è il libro in sè ad essere un'opera molto ben riuscita. E per me questo è uno di quelli: c'è una trama, che prende anche abbastanza, seppure a momenti altalenanti, e che tocca anche argomenti che portano alla riflessione (ingiustizia, debolezza, legami familiari, apparenza, guerra, rimorsi), ma secondo me il punto di forza è il modo in cui il romanzo è scritto e il modo in cui la narrazione viene stutturata. Nella prima parte si percepisce che sta per succedere un evento che cambierà tutto, e le pagine scorrono in un climax non di ansia, ma di coinvolgimento. Lo stile, seppur a volte forse troppo calcolato nella sua accuratezza strutturale, mi ha dato l'impressione di avere davanti a me un'opera bella: periodi della lunghezza giusta, scelte lessicali varie e mai scontate. Leggerò sicuramente altro di lui, e se anche voi avete letto qualcosa di suo mi farebbe piacere sapere le vostre opinioni