Pensavo non sarei riuscita ad unirmi alla lettura del mese perchè temevo non fosse molto nelle mie corde: mi sbagliavo!
per fortuna ho letto i vostri commenti e mi sono ricreduta, iniziando e terminando le lettura in meno di 24 ore! Questo piccolo libro tocca talmente tanti temi che se ne potrebbe parlare per ore, l'ho trovato davvero una lettura gradevole dall'inizio alla fine, apprezzando anche molto il fatto che siano storie brevi e slegate tra loro. La mia preferita è Il gatto, perchè mi sembra quella più "reale": ho avuto l'impressione che il gatto sia davvero morto (a questo punto si fa fatica a distinguere cosa sia immaginario e cosa no) e che, in seguito, Peter abbia immaginato questa storia per vendicare il gattone, per fargli vivere un'ultima entusiasmante avventura prima della sua dipartita e penso che questo sogno abbia aiutato Peter a elaborare il lutto quindi mi ha emozionata. Al secondo posto metto I grandi, dove secondo me Peter ha elaborato le emozioni che prova crescendo, all'inizio di una delle storie (forse Il ladro ma non ricordo bene), per esempio, Peter è disgustato dall'idea di doversi alzare per andare a scuola e di doverlo poi fare praticamente per il resto della sua vita, ha quindi una sorta di rifiuto e di paura per l'età adulta, mentre nell'ultimo capitolo capisce che in fondo crescere è inevitabile, ma che può comunque ancora vivere delle avventure diverse e altrettanto magiche. Non ho invece trovato per nulla quella sensazione di vaga inquietudine o di horror nelle storie, mi sembrano tutte sulla stessa scia, la cosa più inquietante del capitolo Le bambole, secondo me, è che la sorella ne possegga ben sessanta!
Ricollegandomi un po' ai vostri commenti, trovo che Peter sia un bambino che si annoia, sì, penso che il motivo principale sia il fatto che non abbia amici (non mi pare ne vengano menzionati, a parte durante l'estate ma sono comunque amicizie limitate nel tempo della vacanza) ma anche che i suoi genitori siano un po' assenti: non gli chiedono mai a cosa pensa, cosa sente davvero, come quando è stato inserito in un corso di recupero di matematica e andava male anche a quello perchè gli esercizi erano troppo semplici per lui, perchè nessun adulto gli ha mai chiesto come mai non riesce a portare a termine i compiti in classe ad esempio? Quindi mi sembra un bambino un po' ignorato, solo, che si annoia e si intrattiene con la sua immaginazione, ma non ci vedo null'altro di male oltre a questo, anche per quanto riguarda il discorso del rifiuto del suo corpo, credo che non sia questo il caso, penso che semplicemente Peter si diverta ad immaginare scenari un po' inquietanti perchè le cose spaventose da bambini sono un po' adrenaliniche e un po' piacciono, per esempio io immaginavo molto spesso la mia morte, nei modi più disparati, e il conseguente funerale, su chi ci sarebbe stato e come l'avrebbero celebrato
Sempre riallacciandomi ai vostri commenti, anch'io ero e sono una grande sognatrice ad occhi aperti, non sono una persona creativa per cui i miei sogni (sia ad occhi aperti che non) partono sempre dal mio vissuto e dalla mia quotidianità, da lì poi mi diverto ad immaginare persone e scenari più disparati ma senza andare nell'impossibile, e anch'io come Peter ogni tanto mi perdo o faccio fatica a prendere sonno!
In conclusione, è stata una lettura sorprendentemente molto piacevole, per un attimo ho pensato che mi piacerebbe leggerla ad un mio eventuale e futuro figlio, sia per sapere cosa ne pensa ma anche per stimolargli la fantasia e l'empatia. Lo stile di McEwan mi è piaciuto moltissimo, ho Espiazione in readlist da una vita per cui se qualcuno volesse leggerlo mi faccia sapere! Concludo il commento trascrivendo una citazione del libro che mi è piaciuta moltissimo:
"Oltre tutto questo umano fermento, l'oceano si gonfiava e si ripiegava, perchè a nulla e nessuno è dato di restare fermo, non agli uomini, non all'acqua e neppure al tempo."
Sondaggio fatto, bellissima idea e bellissimo il format!