Sabato, 06 Settembre 2025

Aprile 2025 - Effi Briest

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16/04/2025 10:42 #70764 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Aprile 2025 - Effi Briest

bibbagood post=70762 userid=1044Sì,ma il suo personaggio non si riduce solo a quello 

Se ripenso a Mme Bovary, potrei anche darti ragione. Confrontata ad Anna, faccio però fatica a trovare Effi così più complessa: posto che di passioni amorose non ne prova, mentre sicuramente ama i genitori e la casa natia cos'altro rimane? Interessi culturali? Amicizie profonde? Sentimenti materni? Viaggi d'istruzione? Con questo non voglio dire che sia una persona vuota (anzi, a me sinceramente  piace), ma più che una donna Effi mi è sembrata un'eterna ragazzina, con pregi e difetti tipici e legati a quell'età.


  

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16/04/2025 10:46 #70766 da GigiMala
Risposta da GigiMala al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Ho appena iniziato la lettura. Sbaglio, o la traduzione dell'edizione Mondadori è più scorrevole di quella Feltrinelli? Quando leggo un classico straniero, perdo sempre un po' di tempo a scegliere la traduzione che, soggettivamente, reputo più adatta alle mie esigenze di lettura. Qualcun altro ha avuto questa impressione? Grazie.

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16/04/2025 11:11 #70768 da lisa_96
Risposta da lisa_96 al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Non so la traduzione della Mondadori, ma la traduzione della Feltrinelli mi sta impegnando più del dovuto . Strano perché di solito è la Mondadori a essere più "pesante" da digerire, almeno per quanto mi riguarda, con i classici. 

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16/04/2025 11:20 #70771 da GigiMala
Risposta da GigiMala al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Concordo: è la prima volta che mi trovo perplesso con una edizione Feltrinelli. Ma a questo punto penso proprio che leggerò Mondadori. Grazie mille del feedback. 
Ringraziano per il messaggio: lisa_96

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16/04/2025 11:52 #70772 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Aprile 2025 - Effi Briest

Se ripenso a Mme Bovary, potrei anche darti ragione. Confrontata ad Anna, faccio però fatica a trovare Effi così più complessa: posto che di passioni amorose non ne prova, mentre sicuramente ama i genitori e la casa natia cos'altro rimane? Interessi culturali? Amicizie profonde? Sentimenti materni? Viaggi d'istruzione? Con questo non voglio dire che sia una persona vuota (anzi, a me sinceramente  piace), ma più che una donna Effi mi è sembrata un'eterna ragazzina, con pregi e difetti tipici e legati a quell'età.
 
 


ma sai che io invece ho avuto la sensazione opposta? ovvero che Anna sia una ragazzina, egoista ed egocentrica, senza una maturazione, l'evoluzione del personaggio è solo in negativo, mentre Effi mi sembra faccia un percorso di crescita e consapevolezza. Ad esempio i sentimenti materni li ho trovati molto più forti in Effi che in Anna: oltre al fatto che Effi sceglie la famiglia e non se stessa, mette da parte se stessa anche nell'incontro con la figlia, con un grande amore per essa, preferisce soffrire e non usare la figlia come sfogo, mentre Anna non si fa problemi a coinvolgere il figlio per riversargli la sua infelicità, riesce a pensare solo a sè. Certo, Instettten e Karenin son anche diversi e di conseguenza é diverso il rapporto che figlia e figlio hanno con i relativi genitori e non li si può paragonare al 100%, mi limito al fatto che a me sembra che Effi dimostri invece molto amore materno.
Non so, a me Effi non è dispiaciuta affatto, ma è sempre interessante vedere come uno stesso libro riguardo agli stessi aspetti possa suscitare reazioni esattamente opposte

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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16/04/2025 12:59 #70774 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Non ho letto Anna Karenina (conosco più o meno la storia per via dei film ecc.), ma se non fosse un po' razzista, direi che la differenza tra i due personaggi (o meglio tra i due autori) è che Anna è russa, mentre Effi è tedesca. 

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16/04/2025 17:26 #70776 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Aprile 2025 - Effi Briest

bibbagood post=70772 userid=1044Ad esempio i sentimenti materni li ho trovati molto più forti in Effi che in Anna: oltre al fatto che Effi sceglie la famiglia e non se stessa, mette da parte se stessa anche nell'incontro con la figlia, con un grande amore per essa, preferisce soffrire e non usare la figlia come sfogo, mentre Anna non si fa problemi a coinvolgere il figlio per riversargli la sua infelicità, riesce a pensare solo a sè. Certo, Instettten e Karenin son anche diversi e di conseguenza é diverso il rapporto che figlia e figlio hanno con i relativi genitori e non li si può paragonare al 100%, mi limito al fatto che a me sembra che Effi dimostri invece molto amore materno.

A proposito di reazioni opposte   : a mio avviso, entrambe le donne (Anna ed Effi) accusano la mancanza dei figli ed entrambe sentono di avere la loro parte di colpa nella separazione. Entrambe, dopo un forzato distacco, cercano un riavvicinamento (Anna, in realtà, vorrebbe Sereza tutto per sé, mentre ad Effi parrebbe bastare una frequentazione), ma entrambe sono costrette alla definitiva rinuncia. Nessuna delle due finisce per pensare solo a sé, ma entrambe hanno quella dignità che impedisce loro di umiliarsi oltre il dovuto. Solo che per Anna la separazione è talmente lacerante da imprimere una ferita mortale; non così per Effi, che come dimostra il rapporto coi genitori si è sempre sentita forse molto più figlia che madre. 

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20/04/2025 18:47 #70794 da lisa_96
Risposta da lisa_96 al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Ho appena finito il romanzo e devo dire che come molti di voi, le ultime 100-150 pagine sono state le migliori da leggere (sicuramente le più scorrevoli). A fine lettura, avendo un'opinione più completa del tutto, posso dire che Effi ha fatto tutto quello che ha fatto, effettivamente, per noia o per monotonia. La figura della madre è quella che mi ha irritato di più, soprattutto nelle ultime righe del libro, quando si chiede se tutto ciò che è successo non sia dipeso anche da loro e dalla loro scelta di far sposare la figlia così giovane (Pensarci prima no?). Ovvio che la morale e la posizione sociale allora era tutto, ma un po' più di comprensione non avrebbe fatto male a nessuno dei personaggi. Concludo dicendo che alla fine, Effi mi ha fatto molto pena; è stata una pedina bella, carina e giovane usata un po' da tutti, non prendendo in considerazione che prima di tutto era anche lei una persona, con una sua volontà e autodeterminazione. Sono contenta che la vicenda da cui è tratto il romanzo abbia avuto un finale molto più felice.  

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21/04/2025 18:04 #70802 da Spartacor
Risposta da Spartacor al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Ho finito anche io.Concordo con davpal. Anche io non sono sicuro che Effi non abbia avuto passione, o provato sentimenti, o entrambi. Se ne parla poco in tutto il racconto ed è vero che è Effi stessa a definire Crampas quel “poveretto che non amavo neppure e che avevo dimenticato appunto perché non l’avevo amato”, ma lo dice dieci anni dopo il tradimento. Il corteggiamento di Crampas si protrae per mesi, la successiva relazione si prolunga anh’essa nel tempo, gli incontri sono molteplici e vi è una nutrita corrispondenza epistolare tra i due. Corrispondenza che Effi porta con se a Berlino e conserva nel tempo – “a che scopo ci sono le stufe e i camini?”. Da una lettera di Crampas Innstetten scopre che Effi aveva proposto a Crampas di fuggire con lei - Tu scrivi: “Via, fuga - e che Crampas aveva rifiutato non potendo piantare in asso la moglie, proponendo di prendere la cosa “alla leggera” altrimenti sarebbero stati poveri e perduti - La leggerezza è ciò che abbiamo di meglio. E’ solo a questo punto che Effi vede il trasferimento a Berlino come la loro salvezza dovendo “benedire la mano che ci ha destinati a questa separazione”. Secondo me era seriamente coinvolta.Non ho visto Effi immolarsi per il bene della figlia. Per tre anni non la ricerca. La rivede dopo tre anni e la inonda di domande senza nemmeno tentare di mettere dapprima a suo agio la bambina. Al terzo “se mi sarà permesso” va su tutte le furie e la rispedisce al mittente. Tutto l’incontro si conclude in una manciata di minuti e non ne resta altro che il suo disprezzo per Innstetten. Troppo facile prendersela con Innstetten. Cosa si aspettava da una bambina che rivede sua madre dopo tre anni? In tutto il libro, ed anche questo episodio lo conferma, la maternità rimane per Effi una esperienza superficiale che non la penetra nel profondo dell’essere.Alla fine perdono tutti. Crampas viene ucciso. Effi muore nella coscienza dell’errore commesso. Dopo il duello Innstetten entra in una spirale di infelicità che i suoi avanzamenti di carriera non colmano minimamente, anzi la accentuano. La madre di Effi si chiede se e cosa ha sbagliato e in cuor suo sa di aver sbagliato. Per me si salva il padre di Effi. Nonostante la poca stima della moglie - “Quando filosofeggi in tal modo… non avertene a male, Briest, ma non ci arrivi. Tu hai buon senso, ma non puoi affrontare certi problemi…”, è l’unico che se ne infischia della morale, dei diritti e dei giudizi della società, in nome di quella che ritiene la cosa più importante di tutte: “l’amore dei genitori verso i figli”. E, risoluto, decide di far rientrare la figlia a casa, nonostante l’iniziale contrarietà della moglie. Contrarietà della moglie che forse ha influito in maniera determinante già nel primo allontanamento.Ringrazio Elisa per la proposta di lettura. A me è piaciuta molto, perché in fondo “Effi è una deliziosa e fragile creatura, è come un inafferrabile pulviscolo d’oro sospeso a mezz’aria, che pervade di sé le pagine del romanzo” (tratto dall’introduzione di M.G. Nasti Amoretti). O, per dirla con le parole di Von Briest, perché dare un giudizio su Effi “è un campo troppo vasto...”.
Ringraziano per il messaggio: davpal3

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21/04/2025 22:52 #70803 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Aprile 2025 - Effi Briest

Ho finito anche io.Concordo con davpal. Anche io non sono sicuro che Effi non abbia avuto passione, o provato sentimenti, o entrambi. Se ne parla poco in tutto il racconto ed è vero che è Effi stessa a definire Crampas quel “poveretto che non amavo neppure e che avevo dimenticato appunto perché non l’avevo amato”, ma lo dice dieci anni dopo il tradimento. Il corteggiamento di Crampas si protrae per mesi, la successiva relazione si prolunga anh’essa nel tempo, gli incontri sono molteplici e vi è una nutrita corrispondenza epistolare tra i due. Corrispondenza che Effi porta con se a Berlino e conserva nel tempo – “a che scopo ci sono le stufe e i camini?”. Da una lettera di Crampas Innstetten scopre che Effi aveva proposto a Crampas di fuggire con lei - Tu scrivi: “Via, fuga - e che Crampas aveva rifiutato non potendo piantare in asso la moglie, proponendo di prendere la cosa “alla leggera” altrimenti sarebbero stati poveri e perduti - La leggerezza è ciò che abbiamo di meglio. E’ solo a questo punto che Effi vede il trasferimento a Berlino come la loro salvezza dovendo “benedire la mano che ci ha destinati a questa separazione”. Secondo me era seriamente coinvolta.Non ho visto Effi immolarsi per il bene della figlia. Per tre anni non la ricerca. La rivede dopo tre anni e la inonda di domande senza nemmeno tentare di mettere dapprima a suo agio la bambina. Al terzo “se mi sarà permesso” va su tutte le furie e la rispedisce al mittente. Tutto l’incontro si conclude in una manciata di minuti e non ne resta altro che il suo disprezzo per Innstetten. Troppo facile prendersela con Innstetten. Cosa si aspettava da una bambina che rivede sua madre dopo tre anni? In tutto il libro, ed anche questo episodio lo conferma, la maternità rimane per Effi una esperienza superficiale che non la penetra nel profondo dell’essere.Alla fine perdono tutti. Crampas viene ucciso. Effi muore nella coscienza dell’errore commesso. Dopo il duello Innstetten entra in una spirale di infelicità che i suoi avanzamenti di carriera non colmano minimamente, anzi la accentuano. La madre di Effi si chiede se e cosa ha sbagliato e in cuor suo sa di aver sbagliato. Per me si salva il padre di Effi. Nonostante la poca stima della moglie - “Quando filosofeggi in tal modo… non avertene a male, Briest, ma non ci arrivi. Tu hai buon senso, ma non puoi affrontare certi problemi…”, è l’unico che se ne infischia della morale, dei diritti e dei giudizi della società, in nome di quella che ritiene la cosa più importante di tutte: “l’amore dei genitori verso i figli”. E, risoluto, decide di far rientrare la figlia a casa, nonostante l’iniziale contrarietà della moglie. Contrarietà della moglie che forse ha influito in maniera determinante già nel primo allontanamento.Ringrazio Elisa per la proposta di lettura. A me è piaciuta molto, perché in fondo “Effi è una deliziosa e fragile creatura, è come un inafferrabile pulviscolo d’oro sospeso a mezz’aria, che pervade di sé le pagine del romanzo” (tratto dall’introduzione di M.G. Nasti Amoretti). O, per dirla con le parole di Von Briest, perché dare un giudizio su Effi “è un campo troppo vasto...”.


Concordo e aggiungo che la conservazione delle lettere è il segno del significato che la storia con Crampas aveva per Effi. È un ulteriore sintomo del conflitto interiore che lei provava, tra la volontà di dimenticare e l’esigenza di mantenere un contatto con il passato.

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