Lunedì, 03 Novembre 2025

Aprile 2025 - Effi Briest

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25/04/2025 19:30 #70841 da margherita.luciano2@gmail.com
Risposta da margherita.luciano2@gmail.com al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Mi è piaciuto abbastanza. 
E' un romanzo che si insinua lentamente nell’animo del lettore, con una narrazione pacata che riflette il ritmo della vita borghese nella Prussia di fine Ottocento. Inizialmente, alcuni dialoghi e descrizioni possono sembrare ridondanti, ma con il progredire della lettura si apprezza la profondità dei personaggi e la sottile critica sociale.
Particolarmente toccante è l’ultimo soggiorno di Effi nella casa dei genitori. Qui, la protagonista, ormai segnata dalla malattia e dalle delusioni, trova un momento di riconciliazione con la vita. Anche il personaggio di Innstetten, inizialmente rigido e ambizioso, appare alla fine deluso e privo di felicità, vittima delle convenzioni sociali e del proprio orgoglio
Le descrizioni dei paesaggi sono delicate e suggestive, contribuendo a creare l’atmosfera del romanzo. La lentezza della narrazione non è un difetto, ma una scelta stilistica che permette di immergersi completamente nell’epoca e nella psicologia dei personaggi.

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29/04/2025 11:50 #70858 da GigiMala
Risposta da GigiMala al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Lettura terminata. Libro complesso, non troppo agevole da leggere, per quanto mi riguarda. Nondimeno sono contento di averlo terminato, perché vi ho trovato diversi spunti interessanti. L'aspetto che più mi ha colpito è l'impossibilità dell'espiazione per Effi, condannata in modo irreversibile da una società che non può perdonare la sua colpa in nessun modo. Non c' alcuna possibilità di redenzione. Effi è come stretta in una morsa, soffocata da un senso di colpa che trae origine più che dall'adulterio in sé, dalle menzogne ad esso connesse. In più commenti, anche autorevoli, leggo che la protagonista tradisce per noia, e non tanto per un intimo desiderio di evasione o per passione. Al riguardo, mi permetto di integrare di questa considerazione - a mio avviso un tantino banale - riflettendo sul fatto che Fontane, mi sembra, esprime una condanna piuttosto netta delle rigide convenzioni sociali del suo tempo; e lo fa presentando il tradimento di Effi come un qualcosa di assolutamente prevedibile, ovvio, inevitabile. Detto altrimenti, cos'altro avrebbe potuto fare una giovane donna di nemmeno vent'anni in quelle assurde condizioni? Su chi è giusto che ricada la colpa, se ammettiamo l'irragionevolezza di un'unione tra un uomo maturo e una ragazzina poco più che adolescente? Il romanzo, pertanto, è allo stesso tempo un atto di accusa e un invito alla tolleranza. Ne è prova, a mio parere, la constatazione che ogni personaggio, alla fine, avverte il peso di una responsabilità che può dirsi condivisa. Innstetten è infelice, vittima anch'egli di una convenzione sociale che gli ha imposto un gesto tutt'altro che necessario; il padre sente di avere fatto mancare l'amore che un genitore deve a una figlia; e infine anche la madre, la più rigida e calcolatrice dei tre, ammette "che forse avremmo dovuto educarla in modo diverso". La sconfitta è totale, da parte di tutti. E la fine di Effi - spentasi lentamente e mestamente di tisi - non ha nulla di eroico o ribelle: è semplicemente l'inevitabile, tragico epilogo di una vicenda meschina.
I seguenti utenti hanno detto grazie : davpal3, lisa_96, Partenope

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30/04/2025 16:30 - 30/04/2025 16:32 #70877 da Partenope
Risposta da Partenope al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Ho finito ieri sera il libro e devo dire anch'io che le ultime cento pagine sono scorse in modo molto intenso. Mi e' arrivato forte il senso di grande oppressione moralistica di una società rigida e impassibile, pronta a far valere sopra ogni cosa le norme borghesi dell'onore e della convenienza sociale, anche a costo di calpestare umanità e sentimenti. È davvero triste e fa molta rabbia seguire la parabola discendente della giovane Effy, la cui grande energia e gioia di vivere viene mortificata e "punita" da un contesto sociale in cui non c'è spazio per indulgenza o vie d'uscita per una donna che non si conforma al ruolo che gli altri si aspettano da lei. Certo, rispetto alle sue "sorelle" Emma Bovary e Anna Karenina, Effy non porta il suo dramma fino al baratro del suicidio, anzi, per alcuni anni riesce anche a ritagliarsi una vita dignitosa insieme alla fedele Roswhita.... ma Fontane non riesce a costruire per lei un futuro diverso, cosa del resto impensabile nell'epoca in cui scrive.
Molto bella la costruzione della storia, il disegno di personaggi e ambienti, lo stile concreto e elegante insieme.
Ultima Modifica 30/04/2025 16:32 da Partenope.

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02/05/2025 08:40 #70887 da Francesca.Rizzo
Risposta da Francesca.Rizzo al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Io ho appena superato la metà del libro (prima o poi ce la farò a mettermi in pari). Per il momento posso dire che la lettura è abbastanza scorrevole e ci sono molte tematiche interessanti che commenterò non appena lo avrò terminato (spero entro questo weekend :)) Intanto grazie per avermi dato l'opportunità di leggere questo autore! A presto 

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04/05/2025 17:30 #70900 da Francesca.Rizzo
Risposta da Francesca.Rizzo al topic Aprile 2025 - Effi Briest
Ho terminato il libro poco fa. Ho trovato la seconda parte è stata molto più scorrevole della prima. E' un libro che ti costringe a guardare le "cose" in modo diverso. La società dell'epoca era moralista e giudicante, infatti gli stessi genitori di Effi, quando vengono a conoscenza del suo tradimento la tengono lontana da casa perché "vivere senza società è difficile", hanno il timore di essere emarginati (si sa, il paese è piccolo e la gente mormora). Instetten mi è parso di una crudeltà inaudita sfidando Crampas a duello (che senso aveva vendicarsi dopo anni?). E dopo, non contento, ha ripudiato la moglie e privato la stessa della compagnia della figlia. Purtroppo tutto era permesso e legale (anche se sulla questione duello ci sono versioni contrastanti), lui era il coniuge "ferito" e lei la colpevole. Sinceramente per un attimo ho sperato che Effi avrebbe potuto vivere una vita dignitosa ( in parte l'ha vissuta a Berlino con  Roswhita), poi però arriva la malattia a sconvolgere tutto. I genitori la riaccolgono in casa, fregandosene delle convenzioni sociali (per fortuna) e lei sembra essere più serena. E' un libro toccante, che non dà speranza. Per Effi non c'è perdono, nessuna speranza di poter ricominciare. L'ho immaginata guardare fuori dalla finestra della sua camera negli ultimi giorni, pensando probabilmente alla figlia e alla sua vita che è stata così infelice e breve. Il romanzo termina con le riflessioni dei genitori davanti alla lapide della figlia, la madre con i sensi di colpa si chiede se poteva evitare alla figlia così giovane un simile epilogo, Fontane non ci dà la risposta. A me piace credere che dopo la tragedia di Effi, qualcosa in quella società sia iniziata a cambiare. 

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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