Francis post=71166 userid=411
Tuttavia c'è una cosa che vorrei appuntare: a me non sta piacendo molto, anche se trovo i momenti tra Ivan e Margaret molto dolci, semplicemente perché non vedo tutta questa grande problematica legata alla differenza d'età, che sembra essere la questione fondante e quindi il motore del romanzo...
che poi dieci anni di differenza, tra 22 e 36... cioè, dove sta il problema? perché è la donna più matura dell'uomo? cioè, non so...
Interessante, a me non sembra affatto nè il tema principale nè il motore del romanzo
Non ci avrei proprio pensato se non lo avessi detto... mi sembra la cosa abbia un ruolo marginale...sento molto di più il fatto che Ivan, giovane, non sa bene che direzione dare alla sua vita, non sa bene cosa voler fare di professione e non ha mai avuto una relazione, vede secondo me in Margareth una possibilità di avere un punto fermo, che non avendo mai avuto spaventa e attrae. In Margareth ci vedo le tante persone che alla fine dei trent'anni devono rimettere in discussione la propria vita (come il li bro discussione per Il maggio dei libri, La magia dei momenti no), che non ha offerto quella stabilità sperata e bisogna sempre essere aperti a nuove occasioni se si spera di andare avanti, ma questo, di nuovo, è un sentimento che preoccupa, perché nuove occasioni vuol dire anche andare incontro a un qualcosa che non si conosce e che potrebbe deluderci altrettanto. E poi Peter, il classico personaggio rooneyano, che a inizio 30 anni non riesce a prendere decisioni, fa un lavoro per motivazione teorica morale mentre nella pratica non é quello che avrebbe voluto, non riesce a impegnarsi in una relazione perchè dovrebbe scegliere e scegliere ha con se sempre qualcosa di definitivo che fa paura. Non so, io finora ho percepito di più questi come temi
Ma son curiosa di vedere che dicono le altre che stanno leggendo!
Anche io in alcune parti sono un po'insofferenza, soprattutto dopo il capitolo 3 mi son cominciata a chiedere se arriverà prima o poi il momento in cui ci capiremo un po'di più della loro storia, di chi sono, di cosa é successo. Sempre nel capitolo 3 ho apprezzato molto la descrizione di quel che gli animali possono rappresentare per una persona; io non sono un amante degli animali perchè non li ho mai avuti ma la descrizione del ruolo che il cane ha avuto durante l'adolescenza di Ivan, quasi come l'unica cosa che quando tornava a casas lo faceva sentire a casa, è quello che vedo in tanti amici che hanno un legame fortissimo con il loro animale domestico.
E sempre in questo capitolo finalmente si svela chi è Christine, a cui si era già accennato negli altri capitoli ma io non avevo capito fosse la madre! Interessante come rispetto al padre non venga chiamata "mamma/madre" ma col nome proprio, a indicare secondo me la distanza affettiva. Io conosco due casi in cui i figli chiamano la madre con il nome di persona: uno secondo me é molto simile a questo caso e mi è sempre sembrato un segnato evidente e concreto dello scarso rapporto tra la madre e i figli in questioni; un altro invece è il figlio piccolo (4 anni) di una delle mie migliori amiche e lei ci soffre moltissimo