Mercoledì, 05 Novembre 2025

Aprile 2012 - Veronika decide di morire

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21/01/2015 13:39 - 21/01/2015 13:43 #15173 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Aprile 2012 - Veronika decide di morire
Non smetterò mai di dire che si apprezza una cosa solo quando la si sta perdendo, e Veronika comincia ad aver voglia di vivere solo quando sa che presto la morte verrà a prendersela. Ma quanta forza ci vuole per decidere di morire? Quando sento di storie suicide, penso sempre se l’attimo dopo il gesto suicida l’individuo si pente, se vorrebbe tornare indietro, e mi chiedo cosa si provi quando arrivi a un punto di non ritorno. Affronti la morte o diventi codardo e ti penti del gesto che hai fatto?
Veronika è una privilegiata. Primo perché non è morta e secondo perché – grazie alla menzogna del dottor Igor- ha vissuto più in una settimana che in ventiquattro anni, e in quella settimana ha avuto il coraggio di fare tutto quello che nella sua vita ha temuto. Ricomincia a suonare, ad amare, ad osare.
Mi piace moltissimo il personaggio di Eduard e come Coelho racconta le storie di ognuno di loro. A volte mi sento un po’ Eduard. E poi c’è Mari, che mi ha ricordato tante notti passate impalata nel letto a credere di poter morire, a sentire la morte proprio alla mia destra, sdraiata nell'altra metà del letto. C’è chi come me aspetta - con la bocca che sa di fango - e controlla il respiro, e stringe i pugni nelle lenzuola o chi come mamma scappa, in cerca di un po’ d’aria da acchiappare e cacciare in bocca e spingere a forza nei polmoni. Ma questo è tutto un altro discorso.
Non so come ma Coelho in ogni suo libro ci fa entrare di mezzo Dio.
Per me Coelho, come ho detto ai ragazzi sul gruppo di WhatsApp, è una frase fatta umana, nel senso più logico che possa esistere. Lo leggo volentieri, faccio tesoro delle storie che incontro nei suoi libri ma so che se dovessi trovarmi in una situazione dove dovrei fare una scelta importante, non sceglierei mai di agire nel modo in cui agirebbe uno dei personaggi dei suoi libri, non perché sia sbagliato, ma perché viviamo su due linee rette parallele; ci guardiamo, ci scrutiamo, ci rispettiamo, facciamo lo stesso percorso ma non ci incrociamo mai. Se Veronika ha deciso di morire, tu, Paulo Coelho, perché la lasci vivere? E soprattutto perché la lasci vivere con la consapevolezza che molto presto morirà?
E’ una storia folle, che parla di persone folli, che di folle hanno ben poco. E’ una storia folle che ci fa capire che per essere noi stessi dobbiamo essere di conseguenza folli, e che se per un motivo che non conosco decidiamo di non essere noi stessi, siamo folli lo stesso.
Ultima Modifica 21/01/2015 13:43 da Bibi.

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21/01/2015 14:14 - 21/01/2015 14:16 #15174 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Aprile 2012 - Veronika decide di morire

Bibi ha scritto: Non smetterò mai di dire che si apprezza una cosa solo quando la si sta perdendo, e Veronika comincia ad aver voglia di vivere solo quando sa che presto la morte verrà a prendersela. Ma quanta forza ci vuole per decidere di morire? Quando sento di storie suicide, penso sempre se l’attimo dopo il gesto suicida l’individuo si pente, se vorrebbe tornare indietro, e mi chiedo cosa si provi quando arrivi a un punto di non ritorno. Affronti la morte o diventi codardo e ti penti del gesto che hai fatto?
Veronika è una privilegiata. Primo perché non è morta e secondo perché – grazie alla menzogna del dottor Igor- ha vissuto più in una settimana che in ventiquattro anni, e in quella settimana ha avuto il coraggio di fare tutto quello che nella sua vita ha temuto. Ricomincia a suonare, ad amare, ad osare.
Mi piace moltissimo il personaggio di Eduard e come Coelho racconta le storie di ognuno di loro. A volte mi sento un po’ Eduard. E poi c’è Mari, che mi ha ricordato tante notti passate impalata nel letto a credere di poter morire, a sentire la morte proprio alla mia destra, sdraiata nell'altra metà del letto. C’è chi come me aspetta - con la bocca che sa di fango - e controlla il respiro, e stringe i pugni nelle lenzuola o chi come mamma scappa, in cerca di un po’ d’aria da acchiappare e cacciare in bocca e spingere a forza nei polmoni. Ma questo è tutto un altro discorso.
Non so come ma Coelho in ogni suo libro ci fa entrare di mezzo Dio.
Per me Coelho, come ho detto ai ragazzi sul gruppo di WhatsApp, è una frase fatta umana, nel senso più logico che possa esistere. Lo leggo volentieri, faccio tesoro delle storie che incontro nei suoi libri ma so che se dovessi trovarmi in una situazione dove dovrei fare una scelta importante, non sceglierei mai di agire nel modo in cui agirebbe uno dei personaggi dei suoi libri, non perché sia sbagliato, ma perché viviamo su due linee rette parallele; ci guardiamo, ci scrutiamo, ci rispettiamo, facciamo lo stesso percorso ma non ci incrociamo mai. Se Veronika ha deciso di morire, tu, Paulo Coelho, perché la lasci vivere? E soprattutto perché la lasci vivere con la consapevolezza che molto presto morirà?
E’ una storia folle, che parla di persone folli, che di folle hanno ben poco. E’ una storia folle che ci fa capire che per essere noi stessi dobbiamo essere di conseguenza folli, e che se per un motivo che non conosco decidiamo di non essere noi stessi, siamo folli lo stesso.


Veronika vuole morire perché non trova il senso della propria esistenza. Coelho attraverso il dottor Igor gli suggerisce di non pensare al senso ma all'attimo successivo. Se sai di poter morire da un momento all'altro ogni istante diventa prezioso ogni momento non va sprecato.

Si è una riformulazione del Carpe Diem, un invito antico ma che è utile che qualcuno c'è lo rinnovi.

Le cose che hai scritto Bibi sono molto profonde e pensate nell'impeto e nella foga dello scrivere. E rispondere a tutte le domande che fai non è semplice. Anzi direi impossibile.

A questo mondo forse è più opportuno non farsi tante domande. Per questo serve la follia. A porci dei quesiti senza temere di sembrare inopportuni. Chi si lamenterebbe infatti di una domanda folle da da un pazzo?

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!
Ultima Modifica 21/01/2015 14:16 da pierbusa.

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21/01/2015 17:02 #15176 da Francis
Risposta da Francis al topic Aprile 2012 - Veronika decide di morire
pierbusa

A questo mondo forse è più opportuno non farsi tante domande. Per questo serve la follia. A porci dei quesiti senza temere di sembrare inopportuni. Chi si lamenterebbe infatti di una domanda folle da da un pazzo?


su questo sono completamente in disaccordo..
si, è vero che nessuno si lamenterebbe delle domande folli fatte da un pazzo, ma se non sfruttassimo l'uso della ragione rifugiandoci in questo saremmo quasi bestiali...
farsi delle domande è essenziale nella vita e anzi la vita secondo me è il risultato dei tentativi di rispondere a queste domande..
ad esempio io mi sono interrogato tante volte sull'esistenza di Dio, soprattutto perché ho avuto un'educazione strettamente cattolica.. oggi il mio ateismo è il risultato di quelle domande, delle risposte sbagliate o incongruenti che mi sono state date, dei risultati a cui sono arrivato da solo..
e così vale per la ricerca interiore di ognuno di noi.. ecco, mi viene in mente Terzani e il suo viaggio, la sua ricerca interiore che abbiamo affrontato qui sul Club a dicembre..

quoto Katya quando scrive che il primo impulso era quello di dare un bel ceffone a Veronika!! :woohoo:

...in medio stat virtus...

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21/01/2015 17:20 - 21/01/2015 17:22 #15177 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Aprile 2012 - Veronika decide di morire

Francis ha scritto: pierbusa

A questo mondo forse è più opportuno non farsi tante domande. Per questo serve la follia. A porci dei quesiti senza temere di sembrare inopportuni. Chi si lamenterebbe infatti di una domanda folle da da un pazzo?


su questo sono completamente in disaccordo..
si, è vero che nessuno si lamenterebbe delle domande folli fatte da un pazzo, ma se non sfruttassimo l'uso della ragione rifugiandoci in questo saremmo quasi bestiali...
farsi delle domande è essenziale nella vita e anzi la vita secondo me è il risultato dei tentativi di rispondere a queste domande..
ad esempio io mi sono interrogato tante volte sull'esistenza di Dio, soprattutto perché ho avuto un'educazione strettamente cattolica.. oggi il mio ateismo è il risultato di quelle domande, delle risposte sbagliate o incongruenti che mi sono state date, dei risultati a cui sono arrivato da solo..
e così vale per la ricerca interiore di ognuno di noi.. ecco, mi viene in mente Terzani e il suo viaggio, la sua ricerca interiore che abbiamo affrontato qui sul Club a dicembre..

quoto Katya quando scrive che il primo impulso era quello di dare un bel ceffone a Veronika!! :woohoo:


Ma quale disaccordo Francis!!! Non scherziamo... :blink:

Ceeertoooo che dobbiamo usare la ragione ci mancherebbe, sempre e comunque. Il fatto è che per il "sistema" sarebbe meglio che non ci ponessimo tante domande. Dovremmo essere una specie di automi consumistici. Un po' alla Truman Show per capirci.

E se questa anzi quel "tipo" società la sentiamo come "estranea" siamo matti, l'unica è ricoverarci in una clinica per disadattati... :S

Il mio iter è stato simile al tuo da fervente cattolico a fervente dubbioso. Io non sono ateo, non mi definisco tale, perché non mi piace la parola (un po' come Jim di Vidal che non si definisce omosessuale pur essendolo) e perché non voglio uscire da una chiesa per infilarmi dentro un altra. Coltivo il dubbio, voglio essere uno spirito libero per quanto inquieto.

Libero soprattutto dalle superstizioni.

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
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Ultima Modifica 21/01/2015 17:22 da pierbusa.

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21/01/2015 18:52 #15183 da Francis
Risposta da Francis al topic Aprile 2012 - Veronika decide di morire
pierbusa

Ceeertoooo che dobbiamo usare la ragione ci mancherebbe, sempre e comunque. Il fatto è che per il "sistema" sarebbe meglio che non ci ponessimo tante domande. Dovremmo essere una specie di automi consumistici. Un po' alla Truman Show per capirci.


aaah ecco!! ho frainteso le tue parole!!
se si parla del sistema, allora assolutamente si!! è sicuramente più facile governare un popolo, guidare una comunità o una chiesa se la gente non si pone delle domande..
vale lo stesso con la politica.. e sicuramente era il modo di pensare dei dottori di un istituto psichiatrico..

ecco, visto che ne stiamo parlando, io non ricordo se ne abbia già parlato nel topic dedicato a Qualcuno volò sul nido del cuculo, ma a dicembre ho avuto modo di conoscere l'autore di un saggio intitolato I matti del Duce che a questo punto vi consiglio e che si inserisce proprio in questo discorso..
i manicomi utilizzati più come centri di prigionia e di contenimento che come centri assistenziali per i malati.. gente che veniva rinchiusa soltanto per non essere fascista..
se si parla di Sistema e manicomi, questo libro ve lo consiglio!!

...in medio stat virtus...

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15/04/2020 21:13 #43399 da Audrey
Risposta da Audrey al topic Aprile 2012 - Veronika decide di morire
Ciao a tutti.
Ho terminato il libro il mese scorso (sono forse un tantino in ritardo??!! :cheer: ) e confesso che mi è piaciuto molto. L'ho letto tutto d'un fiato.
Ogni personaggio ha suscitato il mio interesse. Ne ho sentito i problemi e ho percepito i sentimenti di ciascuno.
Questo libro, per quanto mi riguarda, ho avuto il merito di portare la mia attenzione sull'importanza di essere realmente se stessi e sulla distinzione tra "vivere" e "sopravvivere".
Coelho però mi ha lasciata con un gran bel dilemma: come si fa a comprendere il vero io? Spesso siamo talmente intrisi dei condizionamenti provenienti dall'esterno, che è difficile capirlo.
Possibile che l'unica strada sia passare per Villette?

Ci sono due momenti in cui un prigioniero non è in prigione: quando dorme e quando legge un libro. Con le pagine davanti al naso spariscono le sbarre, i muri, il chiasso e l'oppressione. (Erri De Luca)

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16/04/2020 14:53 #43405 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Aprile 2012 - Veronika decide di morire
Ciao Audrey!
Non si è mai in ritardo qui sul Club! Tranquilla ;)
Lasciamo tutte le discussioni sui Libri del Mese aperte, da sempre, proprio per dare modo a tutti di recuperare anche vecchie letture e di tornare a parlarne qui, come a ricordare un vecchio viaggio :)

La domanda che ti fai, in merito alla comprensione del nostro vero io è davvero difficile... direi una domanda esistenziale. Io mi accontenterei di capire almeno qualche piccola parte del mio vero io in tutta la vita... :laugh:

A parte gli scherzi, non è facile rispondere ma secondo me dovremmo partire da concetti basilari, pilastri inamovibili (o quasi) che ci contraddistinguono come persona tra le persone e partire da quello... direi che quei pilastri potrebbero essere i nostri valori, ciò in cui crediamo. Esercizio davvero complicato però, lo ammetto...

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
I seguenti utenti hanno detto grazie : Audrey

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Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

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